Sarebbe stato commesso un abuso del tutto inaccettabile, contrario a qualsiasi principio a tutela della neutralità delle reti mobile . Il ministro degli Esteri britannico Alistair Burt ha così condannato le recenti strategie messe in atto dal governo egiziano, in seguito ai disordini scoppiati per le strade del Cairo.
Le autorità egiziane avrebbero obbligato l’operatore Vodafone ad inviare alcuni messaggi di testo favorevoli alla presidenza di Hosni Mubarak , appellandosi in particolare alle misure d’emergenza nazionali previste dalla legge locale sulle telecomunicazioni. Il governo avrebbe di fatto preso possesso dei network gestiti dagli operatori Etisalat e Mobinil , entrambi operativi in terra egiziana.
“L’esercito invita i leali cittadini egiziani a combattere i traditori e i criminali – si può leggere nel testo di uno degli SMS ottenuti dalla stampa internazionale – a proteggere le nostre famiglie, il nostro onore e il nostro amato Egitto”. Messaggi di chiara natura propagandistica, inviati per volere del governo del Cairo attraverso le reti mobile locali di Vodafone e France Telecom .
I due grandi operatori hanno successivamente condannato le azioni del governo di Mubarak, sottolineando soprattutto la loro estraneità alla natura dei messaggi inviati . I servizi di messaggistica di Vodafone sono tuttora bloccati nel paese egiziano, con il CEO Vittorio Colao ad attendere un’autorizzazione per il definitivo ripristino.
“Questi messaggi non sono stati scritti dagli operatori”, ha spiegato un portavoce di Vodafone. L’operatore britannico ha definito inaccettabile la mancata indicazione di un mittente all’interno dei messaggi , portando il popolo egiziano a credere che siano stati i carrier a farlo.
Mauro Vecchio