eLiza veglia sulla salute degli IBM xSeries

eLiza veglia sulla salute degli IBM xSeries

L'intelligenza artificiale dei tool auto-diagnostici di eLiza entra nei server Intel-based di IBM. Ora più economici da gestire
L'intelligenza artificiale dei tool auto-diagnostici di eLiza entra nei server Intel-based di IBM. Ora più economici da gestire


Milano – IBM ha annunciato una nuova tecnologia sviluppata per ridurre in modo drastico i costi di gestione dei server xSeries, i “piccoli” di casa IBM basati su architettura Intel.

Questa tecnologia, sviluppata in seno a eLiza – un progetto che si propone di creare nuovi sistemi intelligenti capaci di gestirsi e ripararsi in modo autonomo -. è stata integrata in Director 3.1, il software per la gestione dei sistemi eServer xSeries.

Il software di autoassistenza, ha spiegato IBM, è in grado di prevedere quando potrebbe verificarsi un guasto al server, di chiedere aiuto a un altro computer e di ordinare anche i componenti da sostituire in modo automatico. Questa tecnologia fornisce un’analisi automatica di un potenziale guasto di un componente, quale un hard disk, un alimentatore, una memoria o un processore, e tramite una “telefonata a casa” da parte del server è in grado di segnalare il problema direttamente a IBM.

In questo modo IBM è immediatamente in grado di contattare il cliente proponendo una soluzione al suo problema, di intervenire con un proprio tecnico per l’assistenza on site se necessario, oppure, consegnare un nuovo componente per la sostituzione della parte in caso di guasto reale.

Tutto questo, secondo Big Blue, si traduce in un sensibile risparmio, da parte delle aziende, sui costi ed i tempi di gestione dei propri server.

La suite di strumenti di amministrazione Director comprende ora funzionalità di autoassistenza quali:

– auto-protezione: monitoraggio costante delle risorse e ambientale del server (temperature e voltaggio) che notifica in automatico l’insorgere di situazioni che possono avere un impatto sui processi gestionali, compresi anche gli avvisi agli utenti relativi all’esaurimento della potenza di calcolo a causa di risorse hardware limitate quali la memoria;
– auto-configurazione: configurazione automatica in seguito al rilevamento di nuovi dispositivi hardware e nuovi profili utente
– auto-assistenza: sistema automatico che verifica il funzionamento di un server e mostra l’integrità del sistema con un codice colore che permette una gestione semplificata
– auto-ottimizzazione: diagnostica in tempo reale per garantire la disponibilità del server e risolvere potenziali problemi del sistema.

Quando lo scorso aprile IBM svelò il progetto eLiza, dichiarò che l’obiettivo finale era quello di “eliminare molte, se non tutte le interazioni umane con i computer aziendali e far sì che le reti globali di calcolo possano divenire facili da gestire quanto gli attuali elettrodomestici per la cucina”.

IBM non è la sola ad inseguire questo ambizioso traguardo: altri colossi del settore, come HP, Sun e Dell, stanno lavorando attivamente per minimizzare gli sforzi di gestione e amministrazione di singoli server o intere reti.

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Pubblicato il
13 feb 2002
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