Email autenticata, la vogliono tutti

Email autenticata, la vogliono tutti

Almeno negli Stati Uniti: sono 35 le imprese di grandi dimensioni che hanno chiesto alla FTC di varare al più presto la neo-mail, che si narra possa distruggere lo spam
Almeno negli Stati Uniti: sono 35 le imprese di grandi dimensioni che hanno chiesto alla FTC di varare al più presto la neo-mail, che si narra possa distruggere lo spam


Roma – Gli scettici sulla possibilità che l’email autenticata possa togliere di mezzo la piaga dello spam sono davvero molti. Eppure sono decine le grandi imprese americane che hanno sottoscritto una lettera con cui chiedono alle autorità statunitensi di muoversi rapidamente in questa direzione.

La lettera è indirizzata alla Federal Trade Commission, l’autorità locale sul Commercio, ed è firmata da grandi della tecnologia, come Cisco o Symantec, da grossi nomi della rete, come VeriSign o Amazon.com, e da una pletora di società legate all’autenticazione e alla sicurezza.

Nella lettera, pubblicata tra gli altri anche dal sito di TRUSTe , si leggono una serie di cose masticate e rimasticate sui danni causati dallo spam. Alla posta spazzatura, dicono le società firmatarie, si aggiungono anche il phishing e le truffe in rete, “pratiche che sottraggono la sicurezza agli individui, la loro privacy e le loro risorse finanziarie. Nessuna azienda può risolvere da sola questi problemi ed è per questo che lavoriamo insieme per spingere l’adozione di tecnologie di autenticazione delle email”.

L’iniziativa, supportata dall’associazione Anti-phishing working group , sostiene l’infrastruttura Sender ID , l’autenticazione basata sulla firma elettronica e, soprattutto, chiede un maggiore coinvolgimento dei provider. “Come leader dell’industria – si legge nel testo – condividiamo la responsabilità di proteggere gli utenti dal dramma delle minacce online. Molti di noi sono in competizione l’uno con l’altro, ma siamo tutti uniti nella guerra contro lo spam e il phishing”.

Gli stessi promotori della lettera non sembrano farsi illusioni sul fatto che questo fermerà lo spam. Però, come ha spiegato ai reporter il CTO di CipherTrust , Paul Judge, “è incoraggiante vedere molte organizzazioni promuovere l’importanza di protocolli di autenticazione”.

Sender ID e le altre soluzioni antispam sono ancora all’inizio del loro sviluppo ed è per questo, sostengono i promotori, che proprio ora il supporto deve essere ampio ed esteso, possibilmente anche a livello regolamentare.

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Pubblicato il
17 nov 2004
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