EPIC: viva l'hacking del DVD

EPIC: viva l'hacking del DVD

Il più importante gruppo che si batte per la privacy nel mondo elettronico sottolinea l'importanza del crack che ha permesso di penetrare le difese volute da Hollywood sui videodischi digitali
Il più importante gruppo che si batte per la privacy nel mondo elettronico sottolinea l'importanza del crack che ha permesso di penetrare le difese volute da Hollywood sui videodischi digitali


San Francisco (USA) – “Il software di crack è perfetto. Un software Linux open source per vedere i film a monitor”: così John Gilmore, boss di EPIC, ha salutato la notizia dell’avvenuto cracking delle protezioni sui DVD. Un’azione resa nota pochi giorni fa basata su un softwarino che consente di registrare il contenuto dei videodischi digitali su computer.

L’operazione di cracking e reverse engineering viene considerata da Gilmore un passo necessario per una maggiore capacità di protezione dei diritti di proprietà intellettuale. E ha sottolineato che in questo modo gli utenti Linux potranno godere dei DVD sui propri computer, cosa fino ad oggi non possibile perché il DVD Forum, il gruppo industriale che si occupa degli standard di settore, non ha ancora rilasciato le specifiche tecniche per ottenere questo scopo.

E mentre Sony si indigna il DVD Forum accusa gli autori della “liberazione del DVD” di aver compiuto un’operazione illegale che secondo Gilmore non è tale visto che è stata condotta in Norvegia, paese nel quale ciò è legale. Non solo, secondo il cofondatore di EPIC è ora possibile costruire un lettore di DVD open source che il DVD Forum non sarà in grado di disabilitare.

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Pubblicato il
8 nov 1999
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