Eric Schmidt per il 2014

Eric Schmidt per il 2014

Il presidente di Google snocciola qualche previsione per l'anno che viene e ammette il suo più grande errore, vale a dire l'aver mancato l'esplosione del social in rete. Schmidt promette: non lo faremo più
Il presidente di Google snocciola qualche previsione per l'anno che viene e ammette il suo più grande errore, vale a dire l'aver mancato l'esplosione del social in rete. Schmidt promette: non lo faremo più

Sul finire del 2013 il presidente (ed ex-CEO) di Google Eric Schmidt ha consegnato online qualcuna delle sue riflessioni sul mercato hi-tech che verrà con il 2014: il mobile regna, sostiene Schmidt, l’intelligenza informatica è distribuita e Google sarà social sempre più. Per aver peccato in passato.

L’alto papavero di Mountain View considera infatti come il suo peggiore errore l’incapacità di aver anticipato l’affermazione del social networking, una rivoluzione tutta post di stato, tweet e messaggini che Google avrebbe dovuto cavalcare, invece di rincorrere Facebook con l’arruolamento coatto degli utenti all’uso di Google+.

A ogni modo Google non farà più lo stesso errore e infilerà il social in ogni anfratto del suo network di servizi, spiega Schmidt, e per il 2014 il manager prevede la conferma della “vittoria” dei gadget mobile su tutto il resto – e quindi la necessità di pensare prima ai telefonini e poi ai computer.

La pervasività dei gadget mobile si affiancherà alla presenza distribuita dell'”intelligenza informatica” (“machine intelligence” nelle parole di Schmidt), e con l’arrivo del fenomeno “big data” si potrà dare il La a nuovi servizi con la capacità di localizzare e “classificare” persone e cambiare “ogni business in tutto il mondo”.

Le previsioni di Schmidt non sono in realtà particolarmente circostanziate, né tantomeno il manager è disposto a scommettere su un singolo prodotto Google come invece fece nel 2011, puntando sull’affermazione di Google TV. Il futuro è imperscrutabile ma i trend, assicura Schmidt, sono quelli che detta Mountain View.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 gen 2014
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