Roma – In un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Guardian , il chairman di Google Eric Schmidt ha sollevato la questione della necessità di una severa regolamentazione per l’utilizzo dei droni civili tra i cieli statunitensi . Le versioni in miniatura dei celebri velivoli militari non dovrebbero circolare così liberamente in ambito privato, ad uso incontrollato dei legittimi proprietari per i fini più disparati, in particolare nelle attività di sorveglianza in aree residenziali.
“Come si sentirebbe se il suo vicino acquistasse un drone d’osservazione da lanciare dal cortile di casa? – ha chiesto Schmidt nel corso dell’intervista – Mentre vola tutto il giorno sopra la sua abitazione, come si sentirebbe?”. Tra privacy e sicurezza, il chairman di BigG non sembra temere soltanto le beghe tra vicini di casa, con il costante rischio legato allo sfruttamento malevolo dei droni commerciali da parte di organizzazioni vicine al terrorismo internazionale .
Al vaglio della statunitense Federal Aviation Administration (FAA), l’introduzione sicura dei droni commerciali nello spazio aereo nazionale. Schmidt teme che criminali e terroristi possano approfittare del buco legislativo per trasformare i droni civili in pericolose bombe volanti, in modo da intercettare e distruggere quei velivoli usati in ambito militare .
I senatori Zoe Lofgren e Ted Poe hanno già introdotto il disegno di legge noto come Preserving American Privacy Act (PAPA) per frenare le attività di sorveglianza dei piccoli droni acquistabili dai privati cittadini negli States . ( M.V. )
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caso 0
hum... mi sa che qui ci si sta dimenticando di qualche cosa...siccome, purtroppo, esistono:- il cosiddetto diritto d'autore- la cosiddetta proprietà privata- gli stati e le legginon si capisce perché mai la cosiddetta eredità digitale dovrebbe essere "regolata" diversamente dall'eredità di tutto il resto...in altre parole, perché mai l'eredità digitale dovrebbe andare a un fornitore di servizi terzo o al pubblico dominio e non dovrebbe invece andare in primis agli eredi, come qualsiasi altro bene di chi viene a mancare?perché mai, per esempio, l'eredità digitale dovrebbe andare al pubblico dominio mentre i diritti su un testo pubblicato in forma cartacea vanno, per legge, agli eredi?per l'ennesima volta mantellino non mi ha minimamente convinto... e per una volta nenache cassandra mi pare convincente...-
Re: caso 0
Se parliamo di profili privati, email private,ti do ragione se è possibile identificare con certezza legale/giudirica il proprietario della casella email o profili vari. Ma per quanto riguarda articoli su blog post pubblici è normale che rimmaranno in giro per la rete nella memoria pubblica, collettiva; come giornali e libri cartacei, anche se l'autore muore rimangono in giro, vengono ristampati, scambiati, venduti come usato e le informazioni continuano a circolare.Comunque non puoi fare un paragone con l'eredità di beni fisici;Come fai a identificare il proprietario di una casella email tipo pippo75@libero.it o di un profilo facebook (ok su FB potrebbero esserci i dati reali ma come fai a provare giuridicamnete senza nessun dubbio a quale persona reale appartiene)?Gli unici profili associabili con una persona reale solo quelli certificati da chi eroga il servizio tipo la PEC, profili certificati da Twitter, Google+, ma i social network lo fanno solo per personaggi famosie ovviamente per i domini registrati.Per i servizi gratuti e/o con dominio di terzo livello è impossbile accertare legalmente chi è il proprietario.-
Re: caso 0
- Scritto da: thebecker
Se parliamo di profili privati, email private,ti
do ragione se è possibile identificare con
certezza legale/giudirica il proprietario della
casella email o profili vari.oksi tratta di una quota non certo trascurabile dell'insieme di "eredità dei netizen"
Ma per quanto riguarda articoli su blog post
pubblici è normale che rimmaranno in giro per la
rete nella memoria pubblica, collettiva; come
giornali e libri cartacei, anche se l'autore
muore rimangono in giro, vengono ristampati,
scambiati, venduti come usato e le informazioni
continuano a circolare.certo, ma -come per libri, giornali, film, musica ecc.- la morte dell'autore non estingue i diritti d'autore, che vanno agli eredi (e non al pubblico dominio)ps: non sto dicendo che questa sia la cosa migliore (anzi, tutt'altro), ma è quello che prevedono le normative in tutto il mondo...
Comunque non puoi fare un paragone con l'eredità
di beni fisici;purtroppo si deve fare, dal momento che copyright e diritto d'autore non fanno altro che questo: estendere ai beni immateriali il regime di proprietà dei beni fisici
Come fai a identificare il proprietario di una
casella email tipo pippo75@libero.it o di un
profilo facebook (ok su FB potrebbero esserci i
dati reali ma come fai a provare giuridicamnete
senza nessun dubbio a quale persona reale appartiene)?se pippo75@libero.it era in uso a mio padre defunto e sul suo pc ci sono account e password, allora io stesso (erede) sono il proprietario, giuridicamente (codice civile ecc.) e senza alcun dubbio (ho la password)... e allora perché mai gli scritti di mio padre dovrebbero finire al pubblico dominio o essere cancellati? perché mai non dovrei averne io la titolarità?-
Re: caso 0
- Scritto da: mr. no
- Scritto da: thebeckercut.....
se pippo75@libero.it era in uso a mio padre
defunto e sul suo pc ci sono account e password,
allora io stesso (erede) sono il proprietario,
giuridicamente (codice civile ecc.) e senza alcun
dubbio (ho la password)... e allora perché mai
gli scritti di mio padre dovrebbero finire al
pubblico dominio o essere cancellati? perché mai
non dovrei averne io la
titolarità?Perche' pippo75@libero.it non era tuo padre, era un account le cui credenziali d'acXXXXX (per un qualsiasi motivo) erano sul pc di tuo padre.Avere le chiavi di un appartamento ti rende automaticamente proprietario e/o legittimo erede ?Stesso discorso per utenze assortite sparse in giro per la rete: non c'e' modo di verificare che siano state utilizzate SEMPRE dalla stessa persona, di conseguenza dimostrare che quello che e' stato prodotto da quell'utenza "ti spetti in eredita'" e' impossibile.-
Re: caso 0
- Scritto da: Trollollero
- Scritto da: mr. no
- Scritto da: thebecker
cut.....
se pippo75@libero.it era in uso a mio padre
defunto e sul suo pc ci sono account e
password,
allora io stesso (erede) sono il
proprietario,
giuridicamente (codice civile ecc.) e senza
alcun
dubbio (ho la password)... e allora perché
mai
gli scritti di mio padre dovrebbero finire al
pubblico dominio o essere cancellati? perché
mai
non dovrei averne io la
titolarità?
Perche' pippo75@libero.it non era tuo padre, era
un account le cui credenziali d'acXXXXX (per un
qualsiasi motivo) erano sul pc di tuo
padre.
Avere le chiavi di un appartamento ti rende
automaticamente proprietario e/o legittimo erede
?
Stesso discorso per utenze assortite sparse in
giro per la rete: non c'e' modo di verificare che
siano state utilizzate SEMPRE dalla stessa
persona, di conseguenza dimostrare che quello che
e' stato prodotto da quell'utenza "ti spetti in
eredita'" e'
impossibile.ti ho già risposto in altro commento...
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