AAA, astronauti cercansi. ESA, l’organizzazione inter-governativa europea che si occupa di progettazione, sviluppo e gestione delle missioni spaziali per conto delle nazioni rappresentate, ha bandito per la prima volta dopo 10 anni un concorso per il reclutamento di una nuova squadra di astronauti . Da destinare al completamento delle operazioni e delle sperimentazioni a bordo della stazione spaziale internazionale ( ISS ) e, forse, anche a qualcosa di più.
“C’è un problema di carta d’identità, gli attuali astronauti ESA iniziano ad invecchiare” spiega a Punto Informatico l’onorevole Umberto Guidoni , già impegnato in due missioni a bordo dello Space Shuttle e oggi euro-parlamentare : “Inoltre – prosegue – siamo in una fase in cui bisogna ripensare e rilanciare la strategia per i prossimi anni: siamo quasi alla fine del programma ISS, abbiamo ancora 10 anni di lavoro davanti e tanti esperimenti da portare a termine, e dobbiamo anche cominciare a pensare alle prossime tappe”.
Diverse le novità di questa tornata: “La selezione di quest’anno sarà svolta direttamente a livello europeo, mentre in passato la prima fase avveniva a livello nazionale – racconta Guidoni – Tutti potranno prendere parte alle selezioni, visto che in una prima fase sarà richiesto soltanto un certificato medico di classe 3 (lo stesso richiesto per i piloti che intendono conseguire un brevetto civile), che sarà lo strumento utile per effettuare una prima scrematura delle domande”
Una volta che queste ultime saranno state analizzate, si passerà ad una seconda fase più approfondita. Coloro che saranno selezionati dovranno affrontare prove mediche più specifiche, sottoporsi ad una serie di prove psicoattitudinali: “Quanti supereranno la prima fase saranno invitati a partecipare alle sessioni successive, che verranno sovvenzionate da ESA”. L’intero processo dovrebbe durare circa un anno, e già nel 2009 sarà dunque possibile conoscere i nomi dei 4 o 5 fortunati che inizieranno il programma di addestramento: “Ma probabilmente ci sarà spazio anche per qualche idoneo ” suggerisce Guidoni, che lascia intendere che l’impegno spaziale europeo potrebbe crescere.
Sul piatto non c’è solo la stazione spaziale: c’è anche il programma Aurora , che dovrebbe portare sulla Luna e su Marte le sonde automatiche ESA, ma in prospettiva ci potrebbe essere uno passo ancora più ambizioso: “Il programma potrebbe anche comprendere l’esplorazione umana di Marte – prospetta – e anche se l’Europa difficilmente potrà fare tutto questo senza una adeguata collaborazione internazionale, noi continueremo comunque ad andare avanti su questa strada”.
“I compiti e le attività diventano sempre più complessi, e c’è bisogno di personale scientifico specializzato, con un buon background scientifico”: se poi ESA e la UE decidessero di puntare decisamente all’esplorazione umana , allora “serviranno piloti, soprattutto se si deciderà di avere una piattaforma di lancio completamente indipendente”. I presupposti per questi progetti di ampio respiro sono ottimi: ATV , il veicolo automatizzato sviluppato per rifornire la ISS, è un modulo pressurizzato che potrebbe essere anche adattato al trasporto degli esseri umani. Resta il problema del vettore, visto che al momento Ariane 5 non è ancora abbastanza maturo per poter essere utilizzato nelle missioni con equipaggio umano, ma l’accordo stipulato con l’agenzia russa per realizzare una rampa di lancio Sojuz a Kourou (Guyana Francese), ovvero nella base di lancio per l’attività spaziale ESA, rassicura su queste ambizioni.
“Con i russi ci sono molti programmi di collaborazione” precisa l’onorevole: si è parlato ad esempio di Kliper , il velivolo che potrebbe sostituire uno Space Shuttle ormai pronto alla pensione e che potrebbe vedere la luce proprio grazie alla collaborazione tra Europa e Russia. Prima che tutto possa essere definito, occorrerà anche che ESA ridefinisca il suo ruolo : “Al momento non ci sono risposte definitive – chiarisce Guidoni parlando del futuro dell’agenzia – forse potrebbe diventare una agenzia dell’Unione Europea, ma è presto per dirlo”.
Non si tratterebbe in ogni caso di un processo immediato, ma è sempre più probabile che tra ESA e UE si sviluppino collaborazioni sempre più strette anche se non necessariamente queste dovranno passare per accordi ufficiali. Ad esempio, ora che l’Unione ha deciso di voler riportare in vita la rete di posizionamento globale Galileo , sarà proprio ESA a gestire il sistema per conto della Comunità Europea.
“Il futuro di Galileo mi sembra decisamente più tranquillo rispetto a qualche mese fa – prosegue Guidoni – e l’impegno che la UE si è presa per realizzare questa infrastruttura è una garanzia del ruolo che intende svolgere nel programma spaziale”. Al momento, tuttavia, non esiste omogeneità tra le nazioni che fanno parte di ESA e i membri che aderiscono alla UE, ed è dunque probabile che presto nuove nazioni facciano il loro ingresso nell’agenzia , che rimarrà una organizzazione di tipo internazionale di connotazione europea.
L’Europa e l’ESA, comunque, non intendono chiudere la porta neppure alla collaborazione con la NASA: “Dopo l’avvio del più recente programma spaziale di Bush, che è più che altro una iniziativa interna agli Stati Uniti, c’è stato un cambiamento nella strategia che hanno avuto gli USA ad esempio con la ISS” spiega Guidoni. Ciò nonostante, “Noi cercheremo a tutti i costi la collaborazione” poiché “sarà difficile che l’Europa da sola sia in grado di mettere in campo tutti i fondi necessari all’esplorazione spaziale”.
Se collaborazione ci sarà, sarà però una collaborazione con una connotazione diversa: “Occorre puntare ad ottenere una certa indipendenza tecnologica su settori chiave come il trasporto degli astronauti e la capacità di comunicazione a lunga distanza: se bisogna prepararsi per Marte – conclude Guidoni – bisognerà prima realizzare le adeguate infrastrutture di supporto a Terra”.
a cura di Luca Annunziata
( fonte immagine )
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Bellissima iniziativa
Come da oggetto.Una piccola nota:Queste iniziative sono volte alla promozione di "una cutura della legalità" e al contrastare la cultura della violazione del diritto d'autore... Ma siamo sicuri che siano guardate di buon occhio dalle major ed in generale dall'"industria dei contenuti"?Assolutamente NO!!!Quello che spaventa massimamente le major non è la pirateria, la violazione del copyright! E' proprio la diffusione di massa della cultura del copyleft!!! :)NifftCopyleft = No soldi = No autori
Il copyright ha permesso agli autori di essere liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro, liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una dignità.Patronato, sovvenzionamento, mecenatismo, insomma un ricco e potente che paga (o fa l'elemosina ) ad un autore, così era prima del diritto d'autore.E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori al servizio del potenti, di qualche multinazionale o dello stato, che gli paga lo stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè gli va.Liberate i programmatori, non i programmi. ___________________________________________________http://closedclub.wordpress.com/CSOERe: Copyleft = No soldi = No autori
perche' invece di usare wordpress non ti compri una licenza di un cms closed? dai, cosi' le tue sparate saranno piu' credibilicanis solarisRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> Il copyright ha permesso agli autori di essere> liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro,> liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una> dignità.> > Patronato, sovvenzionamento, mecenatismo, insomma> un ricco e potente che paga (o fa l'elemosina )> ad un autore, così era prima del diritto> d'autore.> > E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori> al servizio del potenti, di qualche> multinazionale o dello stato, che gli paga lo> stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè> gli> va.> > Liberate i programmatori, non i programmi. > __________________________________________________> http://closedclub.wordpress.com/Personalmente preferisco un positivo miglioramento della società complessiva piuttosto che un arricchimento di un singolo (che poi tipicamente non è quasi mai l'autore...)Se questo significa che quel tizio che prima guadagnava su questo mercato è poi costretto a cambiar lavoro... mi interessa veramente poco. Anzi sono contento: magari farà qualcosa di più utile.Ora la gente tipicamente compra "X" quando tale "X", spesso anche di qualità superiore, è già a disposizione di tutti, o potrebbe esserlo con un minimo sforzo. (Ogni allusione a sistemi operativi è puramente voluta).Nell'ipotesi in cui la cultura del copyleft fosse veramente diffusa tra le masse, vorrebbe dire che la "merce" in questione tornerebbe ad essere patrimonio comune, dominio pubblico. Se questo è lo scenario allora si dimostrerebbe che l'attuale mercato ipertrofico su tale "merce" è solo un'appropriazione indebita di speculatori.Il mercato rimarrebbe solo la dove ha senso: ossia solo sulle opere di qualità.NifftRe: Copyleft = No soldi = No autori
> Anzi sono contento: magari farà qualcosa di più> utile.Quel qualcuno è ovviamente l'autore del programma. E' questo è il rispetto degli autori che avete voi del copyleft ? Bene, allora scrivetevele le canzoni, i programmi ed i libri.> Nell'ipotesi in cui la cultura del copyleft fosse> veramente diffusa tra le masse, vorrebbe dire che> la "merce" in questione tornerebbe ad essereChi sa perchè alla fine si finisce sempre sull'ideologia. E solleviamole queste masse ! Come diceva il re al facchino.CSOERe: Copyleft = No soldi = No autori
Non crede a quello che dice. Uno che parla male dell'open source è poi usa wordpress è poco credibile.SgabbioRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> E' questo è il rispetto degli autori> che avete voi del copyleft? Bene, allora> scrivetevele le canzoni, i programmi ed i> libri.Chi sceglie il copyleft è sempre l'autore. Quindi la scelta è incontestabile.> Chi sa perchè alla fine si finisce sempre> sull'ideologia.Perché avere ed esprimere idee è ideologia. Ovviamente, se non hai idee, non sopporti le ideologie.www.aleksfalcone.orgRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: Nifft> - Scritto da: CSOE> > Il copyright ha permesso agli autori di essere> > liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro,> > liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una> > dignità.> > > > Patronato, sovvenzionamento, mecenatismo,> insomma> > un ricco e potente che paga (o fa l'elemosina )> > ad un autore, così era prima del diritto> > d'autore.> > > > E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori> > al servizio del potenti, di qualche> > multinazionale o dello stato, che gli paga lo> > stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè> > gli> > va.> > > > Liberate i programmatori, non i programmi. > >> __________________________________________________> > http://closedclub.wordpress.com/> > Personalmente preferisco un positivo> miglioramento della società complessiva piuttosto> che un arricchimento di un singolo (che poi> tipicamente non è quasi mai> l'autore...)> > Se questo significa che quel tizio che prima> guadagnava su questo mercato è poi costretto a> cambiar lavoro... mi interessa veramente poco.> Anzi sono contento: magari farà qualcosa di più> utile.> > Ora la gente tipicamente compra "X" quando tale> "X", spesso anche di qualità superiore, è già a> disposizione di tutti, o potrebbe esserlo con un> minimo sforzo. (Ogni allusione a sistemi> operativi è puramente> voluta).> > Nell'ipotesi in cui la cultura del copyleft fosse> veramente diffusa tra le masse, vorrebbe dire che> la "merce" in questione tornerebbe ad essere> patrimonio comune, dominio pubblico.se io faccio un software, questo è mio, non di dominio pubblicoil pubblico se lo vuole, lo paga, altrimenti se lo fa da solostessa cosa vale per la musica, il cinema, la letteraturase poi qualcuno vuole glorificare il proprio ego con attività filantropiche, da parte mia c'è tutto rispetto, ma guai a chi associa il copyright alla illegalità o a chi pretende gratuitamente il lavoro altrui, in nome di uno fantomatico, nonchè inesistente dominio pubblico> Se questo è> lo scenario allora si dimostrerebbe che l'attuale> mercato ipertrofico su tale "merce" è solo> un'appropriazione indebita di> speculatori.> > Il mercato rimarrebbe solo la dove ha senso:> ossia solo sulle opere di> qualità.la casa in cui vivi è fatta di atomi, che esistono in natura da sempre, quindi di dominio pubblicoperchè non ci doni la tua casa?wumoRe: Copyleft = No soldi = No autori
Risposta superficiale e poco ponderata.Se è vero che chi realizza un software, una canzone o qulunque altra cosa ne detiene la proprietà è altrettanto vero che l'autore è parte di una collettività con delle regole.A oggi il mercato con i suoi prezzi è drogato da poche persone che non guadagnano onestamente sul proprio lavoro ma usano il proprio "peso" per circondarsi di norme atte a tutelarli e creare rendite di posizione ingiustificate, rendendoli dei "parassiti".Matteo C.Re: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: wumo> se io faccio un software, questo è mio, non di> dominio> pubblico> > il pubblico se lo vuole, lo paga, altrimenti se> lo fa da> soloSi e allora? Nessuno qui sta parlando di piratare il lavoro degli altri. Anzi...> la casa in cui vivi è fatta di atomi, che> esistono in natura da sempre, quindi di dominio> pubblico> > perchè non ci doni la tua casa?Da queste risposte sembra che non hai capito di cosa si sta parlando...ateozzoRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: wumo> tutto rispetto, ma guai a chi associa il> copyright alla illegalità Rileggi l'articolo: mi pare che tu non abbia capito granché. Non c'è associazione tra copyright e illegalità, ma l'illegalità si presente esclusivamente con il copyright: è innegabile. C'è il bisogno di cultura da un lato ed i limiti del copyright dall'altro. La scelta delle licenze 'copyleft' eliminano tali limiti alla diffusione, senza rinunciare alla tutela della proprietà intellettuale. Informati.La scelta della licenza spetta esclusivamente all'autore. Le licenze libere mettono fuori gioco gli editori permettendo il contatto diretto tra autore e fruitore. A guadagnarci sarebbero gli artisti veri ed il pubblico. Ci perderebbero tutti i parassiti e gl'imbrattacarte da quattro soldi.www.aleksfalcone.orgRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> Il copyright ha permesso agli autori di essere> liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro,> liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una> dignità.> > Patronato, sovvenzionamento, mecenatismo, insomma> un ricco e potente che paga (o fa l'elemosina )> ad un autore, così era prima del diritto> d'autore.> > E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori> al servizio del potenti, di qualche> multinazionale o dello stato, che gli paga lo> stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè> gli> va.> > Liberate i programmatori, non i programmi. > __________________________________________________> http://closedclub.wordpress.com/già, è quello che penso sempre ioquesti santoni del freesoftware hanno, come nella loro cultura, annullato l'uomo. Tutti i loro simboli non sono altro che animali, GNU, volpi, camaleontiil programmatore è solo un numero nella comunità anonima, una creatura inutile fatta di cenere, la quale deve mettere al primo posto della sua vita il Dio Software, liberarlo dai cattivi closed e donargli tutta la sua vitaè incredibile come il fanatismo suicida riesca a infiltrarsi prima o poi negli ambiti in cui meno te lo aspettiwumoRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: wumo> - Scritto da: CSOE> > Il copyright ha permesso agli autori di essere> > liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro,> > liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una> > dignità.> > > > Patronato, sovvenzionamento, mecenatismo,> insomma> > un ricco e potente che paga (o fa l'elemosina )> > ad un autore, così era prima del diritto> > d'autore.> > > > E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori> > al servizio del potenti, di qualche> > multinazionale o dello stato, che gli paga lo> > stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè> > gli> > va.> > > > Liberate i programmatori, non i programmi. > >> __________________________________________________> > http://closedclub.wordpress.com/> > già, è quello che penso sempre io>> questi santoni del freesoftware hanno, come nella> loro cultura, annullato l'uomo. Tutti i loro> simboli non sono altro che animali, GNU, volpi,> camaleontiQuesti demoni del closed hanno come nella loro cultura, annullato l'uomo. Tutti i loro simboli non sono altro che oggetti o lettere astratte, finestre, sghiribizzi, o mele> il programmatore è solo un numero nella comunità> anonima, una creatura inutile fatta di cenere, la> quale deve mettere al primo posto della sua vita> il Dio Software, liberarlo dai cattivi closed e> donargli tutta la sua> vitail programmatore è solo un numero nell'azienda anonima, una creatura inutile fatta di cenere, la quale deve mettere al primo posto della sua vita il Dio Software, renderlo inattaccabile dai cattivi open e donargli tutta la sua vita > è incredibile come il fanatismo suicida riesca a> infiltrarsi prima o poi negli ambiti in cui meno> te lo> aspettiè incredibile come il fanatismo suicida riesca a infiltrarsi prima o poi negli ambiti in cui meno te lo aspettiDazed and ConfusedRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: wumo> il programmatore è solo un numero nella comunità> anonima, una creatura inutile fatta di cenere, la> quale deve mettere al primo posto della sua vita> il Dio Software, liberarlo dai cattivi closed e> donargli tutta la sua> vitaInfatti tutti conoscono i nomi dei programmatori della Microsoft (giusto per fare un esempio). :D> è incredibile come il fanatismo suicida riesca a> infiltrarsi prima o poi negli ambiti in cui meno> te lo> aspettiE' incredibile constatare che ogni volta che qualcuno attacca l'open source od in generale il copyleft, come puntualmente questa persona non abbia capito nulla di nulla di nulla di quello di cui si sta parlando... Guardate che ad un certo punto il cervello ce lo dovete mettere voi per capire certe cose. Non è possibile imboccarvi tutto.NifftRe: Copyleft = No soldi = No autori
> copyleft, come puntualmente questa persona non> abbia capito nulla di nulla di nulla di quello di> cui si sta parlando...E' anche incredibile la saccenza di chi crede di aver capito tutto del mondo. Poi vai a vedere e scopri che sono idealisti che vivono fuori dal mondo, magari mantenuti.CSOERe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: wumo> questi santoni del freesoftware hanno, come nella> loro cultura, annullato l'uomo.Falso.Condivisione e solidarietà sono le basi fondanti di ogni società umana. La cultura della libertà è la cultura della società civile. La divisione artificiale tra le persone creata dalle multinazionali della cultura è la negazione dell'identità umana e della sua naturale propensione a socializzare.> il programmatore è solo un numero nella comunità> anonima, una creatura inutile fatta di cenereChe accidenti vai blaterando? Informati, invece di fare queste pessime figure.> è incredibile come il fanatismo suicida riesca a> infiltrarsi prima o poi negli ambiti in cui meno> te lo aspettiQuale fanatismo?Condividere con gli altri è fanatismo?Sei ridicolo, renditene conto.www.aleksfalcone.orgRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> Il copyright ha permesso agli autori di essere> liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro,> liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una> dignità.No ha permesso di avere un nome su una copertina!!!I grandi guadagni sono della software house, o casa editrice che sia... L'autore PURTROPPO ci guadagna ben poco. > E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori> al servizio del potenti, di qualche> multinazionale o dello stato, che gli paga lo> stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè> gli> va.Mi pare che siano in questo stato adesso. Il software libero concede diritti non li toglie!!!Ti permette di usare il software come più ti pare, e se l'autore decide di VENDERE il suo codice è libero di farlo, al prezzo che vuole!!!Semmai dovrà comprendere anche i sorgenti, e chi li usa sarà costretto a ridistribuire quel lavoro modificato con la stessa licenza, e a riconoscere l'autore originale.katun79Re: Copyleft = No soldi = No autori
> Semmai dovrà comprendere anche i sorgenti, e chi> li usa sarà costretto a ridistribuire quel lavoro> modificato con la stessa licenza, e a riconoscere> l'autore originale.Nessuno vende open source sotto GPL perchè è praticamente impossibile farsi pagare. Esempi sono ben accetti.CSOERe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> Nessuno vende open source sotto GPL perchè è> praticamente impossibile farsi pagare. Esempi> sono ben accetti.Le più grandi aziende informatiche al mondo - MS esclusa - vendono software libero sotto licenza GPL. Oracle, IBM, Sun, Red Hat, Citrix, ecc.E se ne aggiungono continuamente di nuove: ti dice niente il nome Nokia?www.aleksfalcone.orgRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> > Semmai dovrà comprendere anche i sorgenti, e chi> > li usa sarà costretto a ridistribuire quel> lavoro> > modificato con la stessa licenza, e a> riconoscere> > l'autore originale.> > Nessuno vende open source sotto GPL perchè è> praticamente impossibile farsi pagare. Esempi> sono ben> accetti.Mai sentito parlare di Red Hat? La loro versione Enterprise costa e parecchio, ma è solida a sufficienza, ma soprattutto ha una buona assistenza. Però essendo GPL ti mettono a disposizione i sorgenti e guarda caso, da quei sorgenti è nata CentOS.Che altro non è che una RH Enterprise Linux free. http://it.wikipedia.org/wiki/CentOSAd ogni modo, anche ammettendo che quello che dici sia vero (e come ho dimostrato non lo è), il fatto che "nessuno" venda software sotto GPL, non significa che NON può farlo, ma che non VUOLE farlo! Ed è ben diverso!!! :)katun79Re: Copyleft = No soldi = No autori
Mosaico (Whag) -www.teammmosaico.bizXT:Commerce - www.xt-commerce.comamedeoRe: Copyleft = No soldi = No autori
dimenticavo...Red HatSuSE (Novell)MandrivaamedeoRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> Il copyright ha permesso agli autori di essere> liberi, liberi di guadagnare dal loro lavoro,> liberi di bloccarlo, di possederlo, di avere una> dignità.Falso.Il copyright ha dato potere agli editori. > Patronato, sovvenzionamento, mecenatismo, insomma> un ricco e potente che paga (o fa l'elemosina )> ad un autore, così era prima del diritto> d'autore.Nulla è cambiato. Gli editori hanno sostituito i mecenati. Gli autori continuano a vivere di elemosina. > E adesso, qualcuno vorrebbe riportare gli autori> al servizio del potenti, di qualche> multinazionale o dello stato, che gli paga lo> stipendio o gli elemosina qualche soldo finchè> gli va.Falso: il copyleft consente il contatto diretto tra autore e fruitore, eliminando i parassiti. Per esempio tu puoi usare wordpress senza cercare un rivenditore ma direttamente dal sito di Matt Mullenweg.Sei tu stesso la prova che hai scritto falsità.www.aleksfalcone.orgRe: Copyleft = No soldi = No autori
> Per esempio tu puoi usare wordpress senza cercare> un rivenditore ma direttamente dal sito di Matt> Mullenweg.Vero, e posso scaricarlo senza dargli il becco di un quattrino. Non solo, lui non può neppure ritirare la sua opera dal mercato, o chiedermi dei soldi in futuro, ha perso ogni diritto. > Sei tu stesso la prova che hai scritto falsità.Al contrario, usandolo e non pagandolo, provo che il programmatore ha fatto male a regalarlo.CSOERe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> Non solo, lui non può neppure> ritirare la sua opera dal mercato, o chiedermi> dei soldi in futuro, ha perso ogni diritto.Falso.Può chiudere il progetto, restando il titolare esclusivo del marchio, oppure può cambiare licenza, può vendere tutto o fare tutto ciò che vuole. > Al contrario, usandolo e non pagandolo, provo che> il programmatore ha fatto male a regalarlo.Falso.Ha fatto benissimo, ha regalato al mondo un ottimo software, usato dai più importanti organi d'informazione al mondo. Intanto ha guadagnato in quattro anni quanto probabilmente tu non potrai vedere in tutta la vita. Ha creato felicità per sé e per migliaia di altre persone.Dove sarebbe l'errore?www.aleksfalcone.orgRe: Copyleft = No soldi = No autori
- Scritto da: CSOE> > Per esempio tu puoi usare wordpress senza> cercare un rivenditore ma direttamente dal sito di Matt> > Mullenweg.> > Vero, e posso scaricarlo senza dargli il becco di> un quattrino. Non solo, lui non può neppure> ritirare la sua opera dal mercato, o chiedermi> dei soldi in futuro, ha perso ogni diritto. FALSO! Ha deciso come sfruttare il suo diritto!E ha deciso di non pensare solo al SUO profitto ma di lavorare per un bene superiore!!> > > Sei tu stesso la prova che hai scritto falsità.> > Al contrario, usandolo e non pagandolo, provo che> il programmatore ha fatto male a> regalarlo.TU PENSI che ha fatto male, non è di questo avviso l'autore. Quindi TU non licenserai come GPL, o analoga licenza libera, un tuo software, mentre Mullenweg ha deciso che il SUO software sarebbe diventato parte della comunità. De gustibus! :)katun79Re: Copyleft = No soldi = No autori
> Al contrario, usandolo e non pagandolo, provo che> il programmatore ha fatto male a> regalarlo.Per quale motivo devi essere tu a decidere se abbia fatto male o no a regalarlo ? Probabilmente e' maggiorenne e vaccinato e sa decidere da solo cosa sia meglio per se' stesso.Se la pensi in questo modo, dovresti anche fare una campagna contro le organizzazioni onlus (magari Medici senza Frontiere) che prestano la loro opera senza rimpinzare qualche multinazionale.amedeoDifatti i Radiohead...
Hanno fatto una bella mossa a distribuire sotto donazione il loro album... ci hanno raccattato solo qualche spicciolo, il resto dei downloaders non ha donato proprio una ceppa.Il Software libero puo' funzionare perche' si puo' guadagnare sull'assistenza, ma la Musica o i Film non si possono liberare dal copyright altrimenti gli artisti diventerebbero nullatenenti con la conseguenza del fallimento della categoria.DanieleRe: Difatti i Radiohead...
> Il Software libero puo' funzionare perche' si> puo' guadagnare sull'assistenza, ma la Musica o iNo, perchè sighifica che più assistenza serve e più guadagna il fornitore. Fornitore ed fornitore di assistenza devono essere in conflitto di interessi e l'assistenza deve essere un costo per il fornitore stesso.CSOERe: Difatti i Radiohead...
- Scritto da: CSOE> > Il Software libero puo' funzionare perche' si> > puo' guadagnare sull'assistenza, ma la Musica o> i> > No, perchè sighifica che più assistenza serve e> più guadagna il fornitore.Ed è male? No spiegami, il software è libero e quindi liberamente accessibile dall'utente, l'azienda per il quale lavora lo sviluppatore guadagna, lo sviluppatore percepisce uno stipendio per fare ciò che più gli piace, e tutto questo sarebbe male?> Fornitore ed fornitore di assistenza devono> essere in conflitto di interessi e l'assistenza> deve essere un costo per il fornitore> stesso.????????????????????????????????????????????????Dazed and ConfusedRe: Difatti i Radiohead...
> > No, perchè sighifica che più assistenza serve e> > più guadagna il fornitore.> > Ed è male? No spiegami, il software è libero e> quindi liberamente accessibile dall'utente,Si, perchè il fornitore guadagna se ti da software scadente, o limitato, o che per essere configurato ha bisogno di tecnici. Come se il meccanico ti vendesse la tua automobile, indovina come sarebbe e quale ti venderebbe ? Scomoda, con il vano motore grosso grosso e l'abitacolo con i fili a vista. Magari brutta, così vorrai migliorarla dandogli lavoro.E possibilimente che ha bisogno spesso di lui.CSOERe: Difatti i Radiohead...
Già adesso la maggior parte dei gruppi musicali non guadagna una ceppa della vendita dei dischi, per questo sono perennemente in tour.Gli unici che ci guadagnano veramente sono i gruppi affermati da tempo, che poi si fanno pagare profumatamente anche ogni apparizione.CaioRe: Difatti i Radiohead...
- Scritto da: Daniele> Hanno fatto una bella mossa a distribuire sotto> donazione il loro album... ci hanno raccattato> solo qualche spicciolo, il resto dei downloaders> non ha donato proprio una ceppa.Falso.In media il loro album è stato pagato circa 30 sterline. Vuol dire che per ognuno di coloro che non ha pagato, un altro ha pagato più del relativo prezzo in negozio.> altrimenti gli artisti diventerebbero> nullatenenti con la conseguenza del fallimento> della categoria.Falso, ci sono artisti che vivono delle vendite delle loro opere distribuite sotto licenza Creative Commons. Un esempio? questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Sananda_Maitreya.www.aleksfalcone.orgRe: Difatti i Radiohead...
-> Falso.> In media il loro album è stato pagato circa 30> sterline. Vuol dire che per ognuno di coloro che> non ha pagato, un altro ha pagato più del> relativo prezzo in> negozio.FALSISSIMO.. ma che fonti hai? La media è stata poco sopra le 2 sterline... altro che 30. baheccoti la mia fonte: http://www.corriere.it/spettacoli/07_novembre_07/marchetti_radiohead.shtml> Falso, ci sono artisti che vivono delle vendite> delle loro opere distribuite sotto licenza> Creative Commons. Un esempio? questo:> http://it.wikipedia.org/wiki/Sananda_Maitreya.Arifalso, ci sono artisti si che rilasciano i brani sotto license open ma no, non ci campano :)campano d'altro...Chi ha detto cinema? OoDanieleservono illustrazioni libere
Ciao a tuttiho notato che una delle cose che fa la differenza di qualità nella documentazione sono gli schemi semplici e chiari, oppure le illustrazioni (schematiche o didascaliche) perché non sempre le fotografie svolgono la funzione migliore.Spesso una illustrazione schematica, semplificata, fornisce il CONCETTO senza fissare una immagine specifica (talmente specifica da non rendere riconoscibile una sua istanza leggermente differente) ... ed è meglio :)in wikipedia, ad esempio, ci sono centinaia di illustrazioni, ma sono comunque poche.Disegni, schemi, vettoriali o bitmap ... anche le foto sono buone, anche se possono essere certamente migliori: come già ampiamente dimostrato, la QUALITA' ha spesso poco a che fare con la professionalità. La gente che ha già i mezzi e le capacità e decide di mettere gratuitamente al servizio degli altri le proprie capacità e il proprio tempo non lo fa quasi mai "male"... anzi, spesso lo fa al meglio perché non lo fa per necessità o per spinta di qualcuno; magari fa poco, ma fa bene :)Quindi invito tutti quelli che hanno la mano santa a fare illustrazioni, schemi esplicativi, disegni per arricchire le pubblicazioni libere, wikipedia in primis, ma quelle che volete voi, ovviamente!lettore di wikipediaCome se il copyright non fosse legalità
Questi illuminati dai sandali di stallman vorrebbero far intendere che solo la loro filosofia porta alla legalità, mentre tutto il resto sarebbe satana.Questo è proselitismo... oltretutto è ormai noto che il freesoftware non è altro che una religione, che ha sostituito Dio con il Software.Fortuna che non la pensiamo tutti allo stesso modo.wumoRe: Come se il copyright non fosse legalità
Forse non hai prestato molta attenzione al contenuto dell'articolo. Nessuno sostiene che il copyright sia illegale o sia satana, semplicemente il progetto vuole mostrare come sia possibile appagare la propria sete di conoscenza *senza infrangere* il copyright; questo significa mostrare come possano esserci delle alternative *legali* all'infrazione dei diritti.Se poi ritieni che una volta che tu abbia dei diritti su qualcosa, il resto del mondo non debba avere l'opportunita' di rivolgersi altrove (sempre senza infrangere i tuoi diritti) per un'alternativa ma debba per forza piegarsi alle tue gabelle, forse pretendi un po' troppo.amedeoRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: wumo> Questi illuminati dai sandali di stallman> vorrebbero far intendere che solo la loro> filosofia porta alla legalità, mentre tutto il> resto sarebbe> satana.> > Questo è proselitismo... oltretutto è ormai noto> che il freesoftware non è altro che una> religione, che ha sostituito Dio con il> Software.> > Fortuna che non la pensiamo tutti allo stesso> modo.fortuna che, a differenza di altri (e sentiti pure tra questi), qualcuno pensaA reloadedRe: Come se il copyright non fosse legalità
In un mondo dove si da per scontato che per respirare l'aria tu debba sempre pagare qualcuno, e dove alla fine ci si rivolge mediamente alla pirateria per respirare, forse suggerire che NON E' SCONTATO che l'aria sia sempre a pagamento, anzi che sia spesso una vera e propria deformazione culturale... E che esistano risorse liberamenete condivisibili, è semplicemente rivoluzionario...come disse il poeta: la verità è sempre rivoluzionaria.e poi aggiunse: ma la madre dell'ignoranza è sempre in cinta.NifftRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: Nifft> e poi aggiunse: ma la madre dell'ignoranza è> sempre in cinta .hai ragione..incinta si scrive tutto attaccato (rotfl)(rotfl)(rotfl)LROBYlrobyRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: lroby> - Scritto da: Nifft> > e poi aggiunse: ma la madre dell'ignoranza è> > sempre in cinta .> hai ragione..incinta si scrive tutto attaccato> (rotfl)(rotfl)(rotfl)> LROBYerrare humanum estNifftRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: Nifft> come disse il poeta: la verità è sempre> rivoluzionaria.non era un poeta colui che disse quella frase> > e poi aggiunse: ma la madre dell'ignoranza è> sempre in> cinta.allora tu avrai molti fratellijoyRe: Come se il copyright non fosse legalità
Mi pare corretto che, un ragazzino che abbia il desiderio di avvicinarsi al mondo dei PC e approfondire nel tempo le sue conoscenze (al giorno d'oggi FONDAMENTALE nell'educazione dei ragazzi), possa farlo senza pesare economicamente sulla famiglia (più o meno agiata) e senza essere costretto a infrangere la legge utilizzando SO e i vari software pirata.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 22 maggio 2008 15.18----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 22 maggio 2008 15.19-----------------------------------------------------------the_poetRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: the_poet> Mi pare corretto che, un ragazzino che abbia il> desiderio di avvicinarsi al mondo dei PC e> approfondire nel tempo le sue conoscenze (al> giorno d'oggi FONDAMENTALE nell'educazione dei> ragazzi), possa farlo senza pesare economicamente> sulla famiglia (più o meno agiata) e senza essere> costretto a infrangere la legge utilizzando SO e> i vari software> pirata.i software gratis ci sono sempre statiil problema (semmai questo fosse un problema) è che i MIGLIORI software non sono mai gratis (mica fessi)...ergo il ragazzino che si vuole fare le ossa con il PC ha due possibilità: usa programmi craccati, oppure peserà sulla famigliadal mio punto di vista entrambe le ipotesi non hanno nulla di immorale o scandaloso, in fondo usare programmi craccati è come fumare uno spinello, ti da' un brivido in più ;)holanRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: holan> i software gratis ci sono sempre stati> > il problema (semmai questo fosse un problema) è> che i MIGLIORI software non sono mai gratis (mica> fessi)Beh, in realtà, quanto dici credo fosse vero un tempo: in effetti i freeware di qualche anno fa erano o programmini di poco conto o sistemi operativi potenti ma difficili da usare per i novizi dell'informatica. Adesso mi pare che la situazione sia notevolmente diversa. Quasi tutti i software commerciali hanno un'ottima alternativa freeware, nelle quali le differenze con il relativo software "griffato" sono quasi sempre sottigliezze di cui magari può sentire la mancanza solo chi fa un uso professionale dell'applicazione. Chi utilizza poi una delle varie distribuzioni Linux, ti dirà addirittura che il suo SO gratuito, oltre ad essere semplice da utilizzare (vedi Ubuntu) è migliore di quello a pagamento (e da utilizzatore di entrambi i SO non mi sento di dargli torto :))-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 22 maggio 2008 17.43-----------------------------------------------------------the_poetRe: Come se il copyright non fosse legalità
> il problema (semmai questo fosse un problema) è> che i MIGLIORI software non sono mai gratis (mica> fessi)a parte che non sempre e' vero, spesso l'alternativa *legale* c'e': tanti software blasonati (non dico migliori in quanto non li considero tutti tali) sono disponibili con licenze speciali proprio per gli studenti e la cosa rende (a mio avviso) immorale utilizzarli piratati.E' giusto che per utilizzare un software a pagamento si sborsino i soldi richiesti, sta all'utente valutare se ne valga la pena o se sia meglio cercare un'alternativa *legale* piu' economica. I programmi aperti migliori hanno la possibilita' di ricevere contributi (sia economici che lavorativi) dalla comunita' che tendera' ad essere tanto piu' ampia quanto il software si dimostri ben fatto. Rivolgersi a tali soluzioni e' il comportamento migliore per chi sia interessato a mandare avanti quel tipo di business mentre continuare ad utilizzare il software piratato alla fine e' controproducente.amedeoRe: Come se il copyright non fosse legalità
> giorno d'oggi FONDAMENTALE nell'educazione dei> ragazzi), possa farlo senza pesare economicamente> sulla famiglia (più o meno agiata) e senza essereMa di cosa stiamo parlando ? Di 50euro ? Di 100 ? Di invece che è una buona scusa per promuovere il settore dove uno campa, in modo da essere chiamato a fare consulenze nelle scuole.Dilla tutta, sai quanti PC da configurare ? Quanti corsi da fare ? E qualcuno che ci guadagna.CSOERe: Come se il copyright non fosse legalità
Invece quando utilizzano software chiuso i corsi non sono piu' necessari ? I PC non hanno piu' bisogno di configurazioni ed assistenza ? Per tua informazione, guadagno molto di piu' facendo assistenza a clienti che utilizzano i tuoi amatissimi e chiusissimi Windows e M$ Office, personalmente non mi cambia niente se loro utilizzano Windows o Linux, Office o OpenOffice, avranno sempre bisogno di assistenza in misura piu' o meno uguale, anzi grazie a Vista ho potuto lavorare di piu' per riuscire a far funzionare Office XP che con Vista ha proprio qualche problemino. Se chi ha avuto quei problemi non fosse stato legato a M$ Office avrebbe potuto risolverli spendendo meno soldi. Capisco che gli azionisti M$ (sei per caso uno di loro?) avrebbero preferito che spendesse 600 euro per comprarsi la versione nuova di Office ma questo non mi sembra un supporto prodotto molto serio da parte di uno sviluppatore mondiale con reti di assistenza capillari ed efficaci.amedeoRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: CSOE> > giorno d'oggi FONDAMENTALE nell'educazione dei> > ragazzi), possa farlo senza pesare> economicamente> > sulla famiglia (più o meno agiata) e senza> essere> > Ma di cosa stiamo parlando ? Di 50euro ? Di 100 ? Quale che sia la cifra, non ci va sputato sopra!Anche se il totale ammontasse a "soli" 100 euro, una famiglia con quei soldi ci può pagare un paio di bollette, o comprare dei pantaloni nuovi al figlio, o 2-3 mesi di palestra... Tutte cose più importanti (a mio avviso) di un po' di codice. Ma comunque non dobbiamo essere noi a decidere cosa serve alla famiglia media no? Sarà lei a decidere! > Di invece che è una buona scusa per promuovere il> settore dove uno campa, in modo da essere> chiamato a fare consulenze nelle> scuole.> Dilla tutta, sai quanti PC da configurare ?> Quanti corsi da fare ? E qualcuno che ci> guadagna.Perchè il software proprietario è regalato? Non mi pare proprio. Ad ogni modo non è assolutamente detto che qualcuno vada a fare installazioni e configurazioni nelle scuole facendosi pagare!Intanto perchè le guide per il software opensource sono generalmente ben fatte, e gli insegnanti di informatica della scuola o comunque il responsabile del laboratorio dovrebbe bastare a sistemare il tutto. Ma se anche non fosse, potrebbe essere il LUG locale ad incaricarsene. E comunque si può usare software opensource su Windows, e MacOS senza alcun problema. Non è necessario passare totalmente a Linux per questo.katun79Re: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: CSOE> > giorno d'oggi FONDAMENTALE nell'educazione dei> > ragazzi), possa farlo senza pesare> economicamente> > sulla famiglia (più o meno agiata) e senza> essere> > Ma di cosa stiamo parlando ? Di 50euro ? Di 100 ? > > Di invece che è una buona scusa per promuovere il> settore dove uno campa, in modo da essere> chiamato a fare consulenze nelle> scuole.> > Dilla tutta, sai quanti PC da configurare ?> Quanti corsi da fare ? E qualcuno che ci> guadagna.Prima ti compri il software proprietario, poi ti paghi pure le scuole per avere l'"abilitazione" usare tale software e magari travere lavoro con questa "abilitazione" ufficiale. Il massimo della perversione!NifftRe: Come se il copyright non fosse legalità
- Scritto da: CSOE> Ma di cosa stiamo parlando ? Di 50euro ? Di 100 ? Beh, non mi pare che per avere un sistema operativo, un buon pacchetto di programmi da ufficio e un buon software di grafica (solo per parlare delle attività basilari nell'educazione informatica di un ragazzino) servano complessivamente 50 o 100 .> Di invece che è una buona scusa per promuovere il> settore dove uno campa, in modo da essere> chiamato a fare consulenze nelle> scuole.> Dilla tutta, sai quanti PC da configurare ?> Quanti corsi da fare ? E qualcuno che ci> guadagna.I corsi vanno fatti a prescindere, sia che il software in questione sia proprietario o freeware. Non ho capito a cosa volessi riferirti, ma ti anticipo che non mi occupo di consulenze nelle scuole e non tengo corsi. Parlo esclusivamente per esperienza personale. Quando comprai il mio primo PC (12 anni fa circa) non c'era la possibilità di usare delle ottime alternative freeware ai vari software commerciali e dovevi arrangiarti in qualche modo. Adesso invece, per chi inizia, è tutto diverso!-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 22 maggio 2008 23.11-----------------------------------------------------------the_poetGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiLuca Annunziata 21 05 2008
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