Facebook, altra gaffe sulla privacy?

Facebook, altra gaffe sulla privacy?

In fase di sperimentazione una nuova feature per l'aggiornamento in tempo reale delle attività di condivisione social. Ma un bug permetterebbe la visione selvaggia di contenuti ristretti ai soli amici. Il sito in blu prova a chiarire
In fase di sperimentazione una nuova feature per l'aggiornamento in tempo reale delle attività di condivisione social. Ma un bug permetterebbe la visione selvaggia di contenuti ristretti ai soli amici. Il sito in blu prova a chiarire

Rivelazioni cinguettanti , che hanno portato alla luce un nuovo bug tra i vasti meandri di Facebook. Un gruppo di utenti della piattaforma di microblogging Twitter ha sottolineato come una pericolosa falla affligga l’ennesima feature annunciata dal sito in blu, attualmente in fase di sperimentazione per una cerchia ristretta di profili .

Il nuovo servizio lanciato da Facebook si chiama Happening Now ed è un flusso d’aggiornamento parallelo a quello principale posizionato al centro della homepage di un singolo profilo. Un secondo riquadro è stato infatti piazzato sulla destra di un numero selezionato di bacheche, contenente le ultimissime novità in tempo reale dei vari amici .

Aggiornamenti di stato, condivisione di link e fotografie, check-in sociali . Happening Now intende dunque aggiornare gli utenti su tutto quello che accade in un preciso istante dell’esistenza virtuale. Un bug pare però affliggere la feature , scatenando subito la girandola delle critiche da parte dei difensori della privacy. Oltretutto già piuttosto adirati per il precedente servizio di riconoscimento facciale.

In sostanza , il suddetto bug permetterebbe ad un determinato utente di visionare contenuti – ad esempio, fotografie – precedentemente limitati ai soli amici . Da Happening Now è dunque possibile aggirare le restrizioni qualora un amico in comune abbia commentato una foto caricata da un profilo X e destinata alla visione dei soli profili amici.

Un portavoce di Facebook ha subito sottolineato come non si tratti di un bug, ma semplicemente del solito meccanismo di condivisione dei contenuti sul sito in blu. Gli utenti potranno disabilitare la feature attraverso le impostazioni a tutela della privacy . E ancora una volta Facebook ha implementato di default un suo servizio, anche se ristretto a pochi utenti.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
13 giu 2011
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