A un anno dall’ultimo volo sperimentale del Falcon HTV-2 , l’agenzia statunitense DARPA ci ricasca – anzi lo fa ricascare: il nuovo test del velivolo ipersonico si è concluso come quello precedente, vale a dire con la perdita di contatto con la strumentazione (automatica) del dispositivo e la più che probabile conclusione del volo nelle acque fredde e implacabili dell’Oceano Pacifico.
Capace di volare nell’atmosfera terrestre alla incredibile velocità di Mach 20 (20 volte la velocità del suono), secondo i piani di DARPA HTV-2 sarà un mezzo militare “globale” di nuova generazione con cui poter raggiungere – e attaccare alla bisogna – ogni zona del pianeta in meno di un’ora.
Sempre che almeno un volo di test riesca, naturalmente: questa volta l’agenzia militare statunitense dice di aver perso la telemetria con HTV-2 a breve distanza dallo sganciamento del drone dal razzo vettore Minotaur IV che lo aveva portato nell’atmosfera.
La Air Force è contrita per l’accaduto: “Sappiamo come spingere il velivolo sin quasi nello spazio – ha commentato il maggiore Chris Schultz – Sappiamo come inserirlo nel volo ipersonico in atmosfera. Quello che non sappiamo ancora è come raggiungere il controllo desiderato durante la fase aerodinamica del volo. È snervante, ma sono sicuro che c’è una soluzione”.
Alfonso Maruccia