Ne ha parlato BoingBoing e da quel momento va dilagando in rete: si tratta di Get a First Life! , progetto che ironizza sul metamondo di Second Life con effetti umoristici notevolissimi.
“Esci di casa”, questo lo slogan di punta per una membership offerta “a costo zero”, che continua: “Prima Vita è un mondo 3D analogico dove non esiste il ritardo di risposta di server”. Ma le chicche sono infinite, come i tre punti cardinali di First Life , ovvero “lavora, riproduciti, muori”, contrapposti agli slogan che da lungo tempo danno linfa a Second Life , ambiente immersivo in cui molti costruiscono una vera esistenza “alternativa”, virtuale, fatta spesso e volentieri di amicizie elettroniche, relazioni sentimentali e persino business.
Altri elementi chiave di “First Life” sono cose come “Fornicate usando i vostri veri genitali” o “Scopri dove realmente vivi” o, ancora, “Accedi al tuo armadio per costruire il tuo look di Prima Vita”. Il numero dei residenti di First Life? Più di 6,5 miliardi di persone.
Ma la parodia è completa, a partire dalla grafica del sito di First Life , che ricorda molto da vicino il sito del metamondo più conosciuto, anche il logo è simile e così la scelta dei font, tanto che qualcuno temeva che Linden Labs , che produce Second Life, potesse aversela a male. Ma non è così: l’autore della parodia, Darren , spiega di aver effettivamente ricevuto una mail da Linden Labs, con cui la società si congratula per la parodia riuscitissima.
Sul suo sito un unico link è funzionante, quello utile a chi vuole procurarsi una maglietta di First Life. Una t-shirt vera, di cotone.
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a metà strada...
Ci si incontrerà a metà strada, ovviamente. tra la realtà, che siamo "noi", con i mezzi avanzatissimi di cui oggi disponiamo in massa, e gli interessi delle molte parti in causa, che han tratto vantaggio e traggono vantaggio tuttora dell'attuale infrastuttura. Che si sta disfacendo, anche loro se ne rendono conto, ovviamente, anche se di fronte ai soldi che perdono si comportano come bambini... Tutta questa fase di transizione, di immense proporzioni, e non solo per quanto riguarda il p2p, durerà ancora qualche anno... senz'altro.Anonimoil cerchiobottismo paga sempre
il cerchiobottismo paga sempreMirabile esempio di cerchiobottismo questo articolo del buon Mantellini. Si, gli opposti estremismi si tengono in gioco l'uno con l'altro,così finché ci saranno i terroristici comunicati stampa della FIMI parimenti ci saranno le grida di giubilo dei pirati del diritto d'autore. Però la tua presa di posizione: né con i pirati, né con i detentori dei diritti, brilla per ignavia. Perché a ben vedere non si può paragonare l'attività di quei privati che scambiano opere protette dal diritto d'autore, con il ben più pesante regime normativo che difende con la forza delle leggi,e con la forza pubblica, i vetusti privilegi di un manipolo di industriali. La sproporzione evidente introdotta dalle attuali leggi a tutela del diritto d'autore mina il diritto stesso, per questo non si può in nessun modo prendere una posizione da punto sublime, come la tua, senza aver prima pensato ad una riequilibrazione delle leggi sul diritto d'autore. Solo partendo da leggi più eque è possibile liberarci degli opposti estremismi. In caso contrario ci si potrà sempre rifugiare nello stesso comodo distacco mostrato nel tuo articolo, ma solo al prezzo di chiudersi in un osservatorio privilegiato a guardare il mondo da lontano.AnonimoRe: il cerchiobottismo paga sempre
- Scritto da: > il cerchiobottismo paga sempre> > Mirabile esempio di cerchiobottismo questo> articolo del buon Mantellini. Si, gli opposti> estremismi si tengono in gioco l'uno con> l'altro,così finché ci saranno i terroristici> comunicati stampa della FIMI parimenti ci saranno> le grida di giubilo dei pirati del diritto> d'autore. Però la tua presa di posizione: né> con i pirati, né con i detentori dei diritti,> brilla per ignavia. [...]non sono d'accordo.se ci sono due vie entrambe sbagliate, per fortuna non ci sono solo quelli che dicono "o con me o contro di me" ... ma qualcuno che cerca , propone e discute di una terza via.più che ignavia è una alternativa all'idiozia a mio avviso.Cavallo GolOsoRe: il cerchiobottismo paga sempre
- Scritto da: Cavallo GolOso> non sono d'accordo.> > se ci sono due vie entrambe sbagliate,Se fosse come tu dici il Mantellini avrebbe potuto indicare la terza via, così da prendere una posizione,invece si è limitato a dire "né con i pirati né con l'industria". Questa è ignavia. > fortuna non ci sono solo quelli che dicono "o >con> me o contro di me" ... No, infatti, ci sono solo quelli che dicono "né con loro né con gli altri". >ma qualcuno che cerca ,> propone e discute di una terza> via.L'articolo evita di prendere una posizione, così si è liberi di pontificare dall'alto senza partecipare veramente ad una ricerca per una soluzione. > più che ignavia è una alternativa all'idiozia a> mio> avviso.Una alternativa che non è alternativa non è una alternativa.AnonimoDue obiezioni alle proposte
Sul canone flat: in che modo si può applicare una politica equa di ridistribuzione dei proventi dal canone? Mantellini non penserà che basta prendere i soldi del canone e dividerlo in parti eguali tra gli x iscritti alla siae...Sulla retribuzione volontaria degli autori: questo sitema è stato fallimentare per molti progetti free software. Ne ho visti molti di progetti FS con migliaia di download mensili che chiedevano solo una donazione volontaria per andare avanti. Quando lasciavano il counter, era desolante vedere gli importi che ricevevano questi progetti che si basavano sulla donazione volontaria. Certe volte non bastavano nemmeno per una pizza. Perché per la musica questa tendenza dovrebbe cambiare?AnonimoRe: Due obiezioni alle proposte
- Scritto da: > Sul canone flat: in che modo si può applicare una> politica equa di ridistribuzione dei proventi dal> canone? Mantellini non penserà che basta prendere> i soldi del canone e dividerlo in parti eguali> tra gli x iscritti alla> siae...> > Sulla retribuzione volontaria degli autori:> questo sitema è stato fallimentare per molti> progetti free software. Ne ho visti molti di> progetti FS con migliaia di download mensili che> chiedevano solo una donazione volontaria per> andare avanti. Quando lasciavano il counter, era> desolante vedere gli importi che ricevevano> questi progetti che si basavano sulla donazione> volontaria. Certe volte non bastavano nemmeno per> una pizza.> > Perché per la musica questa tendenza dovrebbe> cambiare?Se proprio vogliamo, o meglio se proprio vogliono "loro" (ma dovrebbero diventare improvvisamente onesti), il sistema ci sarebbe.Basta che il materiale soggetio a protezione (e speriamo ne sia degno), abbia un tag di riconoscimento, utile alla ripartizione dei proventi, e che il provider lo intercetti, partendo dal principio che l'utente non ha motivo di alterare il tag (comunque complesso da manomettere per presenza di cin di controllo), in quanto paga comunque in base al traffico di download verificato dal provider, e che i contenuti in transito sono in massima parte coperti da diritti. In casa del provider basta installare un software che faccia la funzione di intercettazione, ed invii in automatico le info ricavate alla TLC che fornisce la connessione, per la fatturazione a carico del numero telefonico connesso. Ovviamente la TLC, fornita di altrettanto automatismo informatico, provvederà anche a devolvere i giusti accrediti a chi di dovere in funzione dei tag ricevuti. Altrettanto ovviamente una piccola parte del ricavato deve anndare a retribuire il servizio fornito da Providers e TLC coinvolti.Si puo' affinare tecnicamente l'idea.Tag manomessi (cin invalido o dati non corrispondenti) invaliderebbero il trasferimento, e files senza tag, che dovrebbero essere pochissimi (contenuti non protetti), andrebbero ad aumentare il montante da ripartire. L'utente pagherebbe in base al traffico secondo formule da stabilire, che potrebbero attestarsi ad esempio su valori di 5 centesimi a file più 3 millesimi a megabyte scaricato. In tal modo un utente pagherebbe circa tre euro per scaricare un film in DivX di buon BitRate, intorno a 1,6 euro per una compilation di 20 pezzi musicali in MP3 di elevato BitRate, ma pagherebbe molto poco per scaricare software (EXE, ZIP ...), nel qual caso la ripartizione potrebbe essere ponderata con maggior fattore di retribuzione per le forniture di software.E' ovvio che è solo un'idea, ma se la si applicasse, magari con anto di IVA così è pure contento l'erario, sarebbe molto meglio per tutti.rockrollRe: Due obiezioni alle proposte
mi sembra che rimane più semplice scaricare illegalmente, completamente gratis...Finchè esisterà il completamente gratis... qualsiasi altro modello di business non è concorrenziale, perchè 3 per un DIVX è molto di più di 0, in percentuale sia quanto fa?INFINITE volte più caro :)MeXRe: Due obiezioni alle proposte
- Scritto da: MeX> mi sembra che rimane più semplice scaricare> illegalmente, completamente> gratis...> Finchè esisterà il completamente gratis...> qualsiasi altro modello di business non è> concorrenziale, perchè 3 per un DIVX è molto di> più di 0, in percentuale sia quanto> fa?> INFINITE volte più caro :)Ti do ragione, ma intanto corri il rischio di essere passato per le armi per un peccato assolutamente veniale. Finchè scarichi poco la passi liscia, ma i film sono grossi, e l'appetito vien mangiando. In questo stato di cose meglio sarebbe pagare un equo corrispettivo, che sopratutto vada a chi di dovere nelle giusrte proporzioni, e vivere tranquilli.rockrollUn articolo interessante Mantellini,però
E' chiaro che e' e restera' utopico.Non perche' gli utenti che oggi vogliono "il via libera" sulla condivisione garantita dalla legge non faranno passi indietro, o di lato, o avanti, ma perche' chi lucra (chiamole industrie dei contenuti, se proprio volete) non intende cedere.E lo fa sapendo bene, meglio di chiunque altro, che ottenere un controllo fisico e monopolista su internet significhera', soprattutto in futuro, dominare completamente il mercato.Fra 40 anni internet sara' come oggi e' la Tv, in casa di tutti, usata da tutti, un mezzo potentissimo per vendere generi di ogni tipo.Quindi schierasi "ne' pro' ne' contro" non serve e non servira'.Questa e' una guerra, e in guerra ci sono sono solo vincitori e sconfitti.I paesi neutrali, come la Svizzera dei bei tempi, finiscono sempre dalla parte degli sconfitti, forse con qualche balzello di meno, se il nuovo dittatore in carica e' benevolo e accomodante...Si schieri sig. Mantellini, che la rete ha bisogno anche di gente come lei.Si schieri, in modo deciso, perche' i suoi figli non abbiano a vivere quello che oggi noi viviamo con la Tv e i Giornali.AnonimoLinux: manca la tranquillità
Con i sistemi linux bisogna sempre preoccuparsi: se comprò quest'hardware funzionerà? Il programma per la dichiarazione dei redditi funzionerà sotto linux? La stampante ACME con scanner è supportata da cups e sane? La ditta ACME ENTERPRISE che mi da da mangiare mi manda solo documenti in formato $formatodiprogrammasoloperwindows$, come faccio con linux? E via proseguendo.Con windows nessuna preoccupazione, qualsiasi periferica o scheda o formato o sotware girerà sotto windows.Con i mac nessuna preoccupazione, ci si fida di apple e tutto funziona.AnonimoRe: Linux: manca la tranquillità
Ma guarda con windows sei così tranquillo che commenti pure nell'articolo sbagliato.AnonimoRe: Linux: manca la tranquillità
- Scritto da: > Ma guarda con windows sei così tranquillo che> commenti pure nell'articolo> sbagliato.ma LOLLockOneRe: Linux: manca la tranquillità
- Scritto da: > Con i sistemi linux bisogna sempre preoccuparsi:> se comprò quest'hardware funzionerà? Il programma> per la dichiarazione dei redditi funzionerà sotto> linux? La stampante ACME con scanner è supportata> da cups e sane? La ditta ACME ENTERPRISE che mi> da da mangiare mi manda solo documenti in formato> $formatodiprogrammasoloperwindows$, come faccio> con linux? E via> proseguendo.> > Con windows nessuna preoccupazione, qualsiasi> periferica o scheda o formato o sotware girerà> sotto> windows. e te manchi de cervelo.> Con i mac nessuna preoccupazione, ci si fida di> apple e tutto> funziona.AnonimoIo non pago per i pirati
Pagatela tu la tassa aggiuntiva.AnonimoRe: Io non pago per i pirati
- Scritto da: > Pagatela tu la tassa aggiuntiva.La proposta nata in francia era di una tassa volontaria.AnonimoRe: Io non pago per i pirati
- Scritto da: > La proposta nata in francia era di una tassa> volontaria.In Italia prima facciamo pagare le tasse obbligatorie e le tasse volontarie per il momento facciamole pagare solo per il palio di Siena.AnonimoRe: Io non pago per i pirati
Stai già pagando...solo che la paghi in altra forma.A meno che tu non rinunci ad acquistare cd, dvd, masterizzatori, hd e quant'altro.yenaplyskynBasta con sto canone!
Ancora non avete capito!Prima vi mettono un canone, e penso che sarà anche caro, poi determinati contenuti comunque non saranno liberamente utilizzabili, ma disponibili solo per "contratti Premium", alla fine tutti dovranno pagare per file che in realtà non hanno mai scaricato, tipo l'equo consenso dei supporti.La verità è una sola il grande problema della pirateria è un effetto collaterale dei prezzi da rapina imposti in un regime di oligopolio.Nessuno perderebbe tempo e soldi su internet, elettricità e connessione ADSL costano, per copiare materiale proposto a prezzi ragionevoli 4 - 5 euro x DVD e CD, e non ditemi che sono pochi!Enjoy with UsRe: Basta con sto canone!
> La verità è una sola il grande problema della> pirateria è un effetto collaterale dei prezzi da> rapina imposti in un regime di> oligopolio.> Nessuno perderebbe tempo e soldi su internet,> elettricità e connessione ADSL costano, per> copiare materiale proposto a prezzi ragionevoli 4> - 5 euro x DVD e CD, e non ditemi che sono> pochi!non avevo letto questo post e ne ho fatto uno simile. Concordo con te: i prezzi sono troppo alti e quindi la gente non paga costi che ritiene ingiusti o esagerati.Se un brano costasse, per dire, 1, 5 o 10 centesimi (e non certo i 0,99 che è un furto) si venderebbe tantissima musica on line.aghostRe: Basta con sto canone!
- Scritto da: aghost> > > La verità è una sola il grande problema della> > pirateria è un effetto collaterale dei prezzi da> > rapina imposti in un regime di> > oligopolio.> > Nessuno perderebbe tempo e soldi su internet,> > elettricità e connessione ADSL costano, per> > copiare materiale proposto a prezzi ragionevoli> 4> > - 5 euro x DVD e CD, e non ditemi che sono> > pochi!> > non avevo letto questo post e ne ho fatto uno> simile. Concordo con te: i prezzi sono troppo> alti e quindi la gente non paga costi che ritiene> ingiusti o> esagerati.> > Se un brano costasse, per dire, 1, 5 o 10> centesimi (e non certo i 0,99 che è un furto) si> venderebbe tantissima musica on> line.e non ci sarebbe problema a permetterne la libera circolazione e copiaquindi anche senza DRM e watermarking: massima libertà agli utenti.AnonimoRe: Basta con sto canone!
- Scritto da: > > - Scritto da: aghost> > > > > La verità è una sola il grande problema della> > > pirateria è un effetto collaterale dei prezzi> da> > > rapina imposti in un regime di> > > oligopolio.> > > Nessuno perderebbe tempo e soldi su internet,> > > elettricità e connessione ADSL costano, per> > > copiare materiale proposto a prezzi> ragionevoli> > 4> > > - 5 euro x DVD e CD, e non ditemi che sono> > > pochi!> > > > non avevo letto questo post e ne ho fatto uno> > simile. Concordo con te: i prezzi sono troppo> > alti e quindi la gente non paga costi che> ritiene> > ingiusti o> > esagerati.> > > > Se un brano costasse, per dire, 1, 5 o 10> > centesimi (e non certo i 0,99 che è un furto) si> > venderebbe tantissima musica on> > line.> > e non ci sarebbe problema a permetterne la libera> circolazione e> copia> > quindi anche senza DRM e watermarking: massima> libertà agli> utenti.e aggiungo: anche perchè l'inventivo per gli autori sarebbe di far produrre nuovi contenuti, sempre nuovi, per gente con sempre più fame di novità: chi li ospita potrebbe far rendere la pubblicità... e via dicendo.come questo giornale: è gratuito per gli utenti, eppure gli articoli devono essere prodotti, cercati, ogni giorno da un tot di persone.E nessuno diventa ultraricco, come nessuno guadagnerà miliardi dopodomani per la riproduzione di un articolo scritto l'altroieri.si lavora ogni giorno e stopAnonimoRe: Basta con sto canone!
- Scritto da: aghost> > > La verità è una sola il grande problema della> > pirateria è un effetto collaterale dei prezzi da> > rapina imposti in un regime di> > oligopolio.> > Nessuno perderebbe tempo e soldi su internet,> > elettricità e connessione ADSL costano, per> > copiare materiale proposto a prezzi ragionevoli> 4> > - 5 euro x DVD e CD, e non ditemi che sono> > pochi!> > non avevo letto questo post e ne ho fatto uno> simile. Concordo con te: i prezzi sono troppo> alti e quindi la gente non paga costi che ritiene> ingiusti o> esagerati.> > Se un brano costasse, per dire, 1, 5 o 10> centesimi (e non certo i 0,99 che è un furto) si> venderebbe tantissima musica on> line.vedo che la tua analisi di mercato è sconcertante... passi da 1 a 10 centesimi... così... come nulla fosse...Ma prendiamo l'esempio di 10 centesimi.Ti ricordo che il 20% è di IVA, quindi da 10 passi a 0.08 La SIAE per pagare gli autori richiere 0.06 centesimi a download, quindi rimanre 0.02I pagamenti effettuati con carta di credito costano il 4% a transazione, rimane 0.0192 Ora... il mio sito diciamo che si tienre il 30% del ricavato (0.0057 ) mentre la casa discografica si prende il 70% (0.013)Ricapitolando... io devo mettere su un sistema informatico, pagare banda, sistemista, grafici, PR per marketing e promozione... diciamo che se vendo 50.000 mp3 al mese INCASSO:285 e la casa discografica INCASSA:650Mi sembra un modello di business formidabile... e hai raigone tu! 0.99 per una canzone Ê UN FURTO! (rotfl)MeXRe: Basta con sto canone!
era solo un esempio su...aghostRe: Basta con sto canone!
- Scritto da: MeX> > - Scritto da: aghost> > > > > La verità è una sola il grande problema della> > > pirateria è un effetto collaterale dei prezzi> da> > > rapina imposti in un regime di> > > oligopolio.> > > Nessuno perderebbe tempo e soldi su internet,> > > elettricità e connessione ADSL costano, per> > > copiare materiale proposto a prezzi> ragionevoli> > 4> > > - 5 euro x DVD e CD, e non ditemi che sono> > > pochi!> > > > non avevo letto questo post e ne ho fatto uno> > simile. Concordo con te: i prezzi sono troppo> > alti e quindi la gente non paga costi che> ritiene> > ingiusti o> > esagerati.> > > > Se un brano costasse, per dire, 1, 5 o 10> > centesimi (e non certo i 0,99 che è un furto) si> > venderebbe tantissima musica on> > line.> > vedo che la tua analisi di mercato è> sconcertante... passi da 1 a 10 centesimi...> così... come nulla> fosse...> Ma prendiamo l'esempio di 10 centesimi.> Ti ricordo che il 20% è di IVA, quindi da 10> passi a 0.08> > La SIAE per pagare gli autori richiere 0.06> centesimi a download, quindi rimanre> 0.02> I pagamenti effettuati con carta di credito> costano il 4% a transazione, rimane 0.0192> > Ora... il mio sito diciamo che si tienre il 30%> del ricavato (0.0057 ) mentre la casa> discografica si prende il 70%> (0.013)> Ricapitolando... io devo mettere su un sistema> informatico, pagare banda, sistemista, grafici,> PR per marketing e promozione... diciamo che se> vendo 50.000 mp3 al mese INCASSO:285 e la casa> discografica> INCASSA:650> Mi sembra un modello di business formidabile... e> hai raigone tu! 0.99 per una canzone Ê UN FURTO!> (rotfl)è ovvio che se il 60% dell'incasso se lo tiene la SIAE, è proprio lì il problema, per quello che fanno un 5% è anche troppoAnonimoRe: Basta con sto canone!
Hai detto: vedo che la tua analisi di mercato è sconcertante... passi da 1 a 10 centesimi... così... come nulla fosse...Ma prendiamo l'esempio di 10 centesimi.Ti ricordo che il 20% è di IVA, quindi da 10 passi a 0.08 La SIAE per pagare gli autori richiere 0.06 centesimi a download, quindi rimanre 0.02I pagamenti effettuati con carta di credito costano il 4% a transazione, rimane 0.0192 Ora... il mio sito diciamo che si tienre il 30% del ricavato (0.0057 ) mentre la casa discografica si prende il 70% (0.013)Ricapitolando... io devo mettere su un sistema informatico, pagare banda, sistemista, grafici, PR per marketing e promozione... diciamo che se vendo 50.000 mp3 al mese INCASSO:285 e la casa discografica INCASSA:650Mi sembra un modello di business formidabile... e hai raigone tu! 0.99 per una canzone Ê UN FURTO! Vediamo: "la SIAE per pagare gli autori richiere 0.06 centesimi a download": questa affermazione mi pare giusta, infatti gli autori prendono solo le briciole, salvo alcuni appartenenti al "giro", lo sanno tutti. Ma invece di certo intendevi idire 0.06 a DL, come si desume dai tuoi conteggi, e qui non credo che ci siamo: quando mai gli autori riescono a cuccarsi 4 volte più della SIAE? Oppure intendevi dire che la SIAE, facendolo passare come corrispettivo per gli autori, si frega il i 6/8 del netto pagato dal cliente per non fare quasi nulla (poi quanto ne dia agli autori e tutta una barzelletta)? Qualunque sia il tuo ragionamento, io te ne faccio un altro, che porta a diverse conclusioni. I CD musicali vengono venduti nei negozi a poco più di un euro a brano, visto che picchianio su cifre intorno ai venti euro per circa venti brani (se sono meno è solo perchè si tende a farli più lunghi dei 3 minuti canonici, ma sempre di un'oretta di musica si tratta). E alla SIAE sta bene questa cifra, farebbe carte false per riuscire a mantenere questo modello di business con questi introiti. Ora vediamo la cosa su Intenet: i costi al cliente sono ancora molto prossimi ad un euro a brano, praticamente gli stessi, per una qualità inferiore (MP3 anziche CDA), mentre le uniche vere spese, cioè quelle di produzione fisica delle copie, confezionamento, stoccaggio, distribuzione, resi per invenduti, quota per negozianti ed altri intemediari... ecc., sono praticamente sparite, sostituite dagli esigui costi di una gestione di un sito di download, che da solo per qualche centinaio di euro annui fa le funzioni di decine e decine di negozi tradizionali, senza contare che con gli introiti pubblicitari andrebbe di gran lunga in attivo... (nota: per semplicità non ho menzionato le spese di incisione master, pubblicità ecc., che sono presenti ed uguali in ambedue i modelli in esame, a parte che la propria pubblicità potrebbe essere sul sito stesso). Per inciso, non dirmi che con la diffusione on-line il risparmio è percentualmente poco perchè il grosso dei costi è produrre il master in sala di incisione. Io e te sappiamo benissimo che coi mezzi tecnici attuali, se sai sceglierli ed usarli, produci brani ineccepibili a costo irrisorio rispetto ai sistemi tradizionali, e se sei davvero bravo puoi anche fare tutto da solo! Chiaramente nel modello on-line parte dei costi è automaticamente ribaltata sul cliente, che spende per ammortamento apparecchiatura informatica, connessione, energia elettrica, materiale di consumo (supporti vergine, carta e cartucce...), oltre a metterci il suo tempo e la sua competenza, il tutto per avere un prodotto alquanto inferiore come contenuto e molto inferiore come confezione, a fronte di un unico vantaggio, quando c'è: la scelta della compilation come aggrada a lui anzichè alla casa discografica. Ma allora, se i miei ragionamenti non quadrano coi tuoi conti, chi dei due ha ragione? Ovvero, il ricavato lordo ipotizzato e le percentuali di ripartizione degli incassi non saranno proprio quelli da te riportati-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 25 gennaio 2007 03.00-----------------------------------------------------------rockrollGiornalismo dell'ignoranza.
La sentenza non poteva che essere di assoluzione dal reato in quanto i fatti si svolsero nel 1999 e a quell'epoca la legge urbani non era certamente ancora entrata in vigore. La corte non poteva fare altro che prenderne atto e decidere secondo i parametri della legge del 1999 che non conteneva il termine "per profitti" ma solo lo "scopo di lucro". I giornalisti, come al solito ignoranti in materia, si sono buttati a capofitto nella notizia titolando a piena pagina e facendo più che altro danni. Già, perchè chi ci andrà di mezzo saranno quelli che crederanno che d'ora in poi non si venga puniti... Una vera disinformazione altro che.HotEngineEliminare intermediari tradizionali, e..
..abbattere i costi. E' l'unico sistema che può dare frutti sia ai consumatori che agli artisti. Non tutti gli artisti sono disposti a fare anche la parte degli intermediari, anche se la tecnologia di oggi lo permette a basso costo e basso sforzo. Ma gli intermediari "tradizionali" faranno di tutto per NON adeguarsi.L'unica soluzione è che qualche "pezzo grosso" passi ai nuovi intermediari (che già esistono) che capiscono e sfruttano correttamente il nuovo mercato. Quando si creerà la massa critica, gli artisti passeranno in massa ai nuovi intermediari (perché questo significa per loro maggior controllo sulle proprie entrate), e i vecchi faranno di tutto per reinventarsi e negare di avere mai cercato di fermare il nuovo mercato.Se tutto questo si accompagnerà ad un notevole abbattimento dei costi per i consumatori, sarà un successo, e non credo che gli artisti avranno da soffrirne.Cosa possiamo fare? Farci sentire chiaramente per accelerare questo passaggio.AnonimoRe: Eliminare intermediari tradizionali,
- Scritto da: > ..abbattere i costi. E' l'unico sistema che può> dare frutti sia ai consumatori che agli artisti.> Non tutti gli artisti sono disposti a fare anche> la parte degli intermediari, anche se la> tecnologia di oggi lo permette a basso costo e> basso sforzo. Ma gli intermediari "tradizionali"> faranno di tutto per NON> adeguarsi.> L'unica soluzione è che qualche "pezzo grosso"> passi ai nuovi intermediari (che già esistono)> che capiscono e sfruttano correttamente il nuovo> mercato. Quando si creerà la massa critica, gli> artisti passeranno in massa ai nuovi intermediari> (perché questo significa per loro maggior> controllo sulle proprie entrate), e i vecchi> faranno di tutto per reinventarsi e negare di> avere mai cercato di fermare il nuovo> mercato.> Se tutto questo si accompagnerà ad un notevole> abbattimento dei costi per i consumatori, sarà un> successo, e non credo che gli artisti avranno da> soffrirne.> Cosa possiamo fare? Farci sentire chiaramente per> accelerare questo> passaggio.Vasco Rossi ha messo in vednti il suo ultimo brano solo in digitale vedi:http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/internet/news/2007-01-18_11842413.htmlDove cmq si specifica x ora.... è senza dubbio uno dei BIG italiani... in caso di successo e in un paese normale altri seguirebbero il suo esempio.... Pero' c'e' il precedente poco incoraggiante... Biagio Antonacci - Convivendo parte 1&22 album da 9 brani ciascuno venduti alla meta' (se non ricordo male) di altri almun con 8 brani che non a caso (se non ricordo male) vendette un bel po' di copie....Incrociamo le dita pure quelle dei piedi!!!!icecuberAllora paghiamo, ma il giusto
Il vecchio modello evidentemente non sta più in piedi e il volerlo mantenere è una tipica battaglia di retroguardia.La soluzione più praticabile secondo me è che l'utente paghi il brano scaricato ma una cifra accettabile , giusta.Non certo 0,99 euro, che è un furto, ma una cifra molto più bassa.Se un brano costasse 1, 5 o 10 centesimi, la gente pagherebbe e, alla fine, probabilmente ci guadagnerebbero anche le case discografiche perché aumenterebbe enormemente il volume del venduto. E' un po' come le tasse: se sono troppo alte la gente non le paga o le studia tutte per non pagarle, se invece sono giuste si pagano meno malvolentieri :)http://www.aghost.wordpress.com/aghostRe: Allora paghiamo, ma il giusto
tra l'altro sarebbe il modo migliore per tagliare i troppi intermediari che gonfiano i costi, premiare quelli che producono buona musica e, infine, un modo per chi produce musica di capire cosa la gente apprezza e cosa no.Perché devo comprare un cd da 24 euro perché ci sono dentro si e no un paio di brani che mi piacciono veramente? :)http://www.aghost.wordpress.com/aghostRe: Allora paghiamo, ma il giusto
- Scritto da: aghost> tra l'altro sarebbe il modo migliore per tagliare> i troppi intermediari che gonfiano i costi,> premiare quelli che producono buona musica e,> infine, un modo per chi produce musica di capire> cosa la gente apprezza e cosa> no.> > Perché devo comprare un cd da 24 euro perché ci> sono dentro si e no un paio di brani che mi> piacciono veramente? > :)> > http://www.aghost.wordpress.com/Se pubblicassi un'opera consultabile gratuitamente purché:1. Ci sia una licenza da accettare (per esempio, per tutelarmi dai plagi, paternità dell'opera);2. Per consultarla *tutti* sono obbligati a vedere un banner, e chi cerca di rimuoverlo fa sparire anche l'opera stessa.Accertereste queste condizioni per usufruirla gratuitamente?AnonimoDeve guadagnare solo chi lavora
Secondo me siamo fuori strada se pensiamo sempre al solito modello di business dove si guadagna in base alle copie vendute.Il modello "faccio una volta, guadagno all'infinito" è morto proprio grazie alle tecnologie di copia e di scambio.Secondo me, parlando di musica, lo scambio deve essere assolutamente libero, legale, gratuito. L'artista deve guadagnare facendo concerti dal vivo, facendosi pagare quanto ritiene equo per sopravvivere e continuare a fare musica. Lo scambio di brani registrati non è altro che un'immensa opportunità promozionale, altro che pirateria!E' un po' la traslazione del modello Free Software / Open Source: io non guadagno vendendo al cliente la licenza di GNU/Linux o FreeBSD, ma prestandogli un servizio come l'installazione, la manutenzione, la realizzazione di un qualche requisito, la personalizzazione del software...Guadagni chi lavora. Chi è inutile sparisca e si cerchi un lavoro onesto.AnonimoRe: Deve guadagnare solo chi lavora
> L'artista deve guadagnare facendo concerti dal vivo, facendosi pagare quanto ritiene equo per > sopravvivere e continuare a fare musica. Lo> scambio di brani registrati non è altro che> un'immensa opportunità promozionale, altro che> pirateria!che sia ANCHE promozione è fuor di dubbio, dubito tuttavia che il sistema possa stare in piedi solo coi concerti. E i musicisti che i concerti non li fanno (es. mina, o il fu battisti lucio per restare agli italiani), devono forse chiudere bottega?Io credo che con una ristrutturazione totale del sistema di distribuzione e vendita si possano abbattere i costi in modo notevole e quindi si possa proporre al pubblico la musica a prezzi davvero popolari.Io ho smesso da un pezzo di comprare cd perché 24 euro sono troppi, e come me fanno milioni di persone. O le industrie discografiche si SVEGLIANO e pensano ad un nuovo sistema, oppure chiudono.Fare muro contro muro con gli utenti non serve a nessuno, repressione e drm sono battaglie di retroguardia perse in partenza.http://www.aghost.wordpress.com/aghostRe: Deve guadagnare solo chi lavora
- Scritto da: aghost> che sia ANCHE promozione è fuor di dubbio, dubito> tuttavia che il sistema possa stare in piedi solo> coi concerti. E i musicisti che i concerti non li> fanno (es. mina, o il fu battisti lucio per> restare agli italiani), devono forse chiudere> bottega?Risposta interessante, fra l'altro leggo sempre anche il tuo blog :)Non dico che "si dovrebbe fare così". Dico che secondo me "succederà così", inevitabilmente. Le resistenze posso procrastinare la data, ma il mondo va in questa direzione e i dominatori dell'attuale sistema per quanto grossi non ce la faranno a farlo girare come dicono loro.E' ovvio che il sistema così com'è ora non reggerebbe ad un simile modello. Ci sono troppi intermediari, troppa gente che guadagna tanto e non fa niente. Io ho fiducia che la rete li spazzi via, in modo naturale.Per quanto riguarda gli artisti, adoro Mina ma può anche andare in pensione e fare spazio ai giovani, tanto non avrà problemi economici. Oppure può rimettersi in gioco in 1000 modi, basta un po' d'ingegno.Lo stesso concetto espresso in maniera leggermente più articolata: http://stargazer.homelinux.net/2007/01/24/un-modello-morto-e-sepolto/AnonimoRe: Deve guadagnare solo chi lavora
> Per quanto riguarda gli artisti, adoro Mina ma> può anche andare in pensione e fare spazio ai> giovani, tanto non avrà problemi economici.> Oppure può rimettersi in gioco in 1000 modi,> basta un po'> d'ingegno.> > Lo stesso concetto espresso in maniera> leggermente più> articolata:> > http://stargazer.homelinux.net/2007/01/24/un-modelho letto grazie, ma mantengo le mie perplessità :) I concerti dal vivo potranno certamente essere un valido sistema per guadagnare ma perché l'unico?Ripeto che non tutti sono tagliati per i concerti dal vivo, questo non significa che siano musicisti di minor valore e che perciò debbano lavorare gratis. E perché mai? Forse hanno meno diritto di veder corrisposto il loro valore solo perché non si esibiscono?La musica è un'espressione artistica che si manifesta in molto modi, non solo dal vivo :)aghostdownload - l'opinione di rapetto
molti quotidiani hanno ripreso una mia dichiarazione rilasciata telefonicamente all'ANSA e non perfettamente aderente a quanto detto (complice il telefonino con poco campo).consiglio la lettura di quanto apparso a mia firma su IL SECOLO XIX lunedì 22 (ieri) e rinvenibile online su www.umbertorapetto.it/articoli/4/ilsecoloxix_20070122.swf oppure www.umbertorapetto.it, poi menu, quindi articoli, e infine Il Secolo XIX...cordialmenteUmberto RapettoAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 23 gen 2007Ti potrebbe interessare