FBI scopre l'acqua calda

FBI scopre l'acqua calda

Con il suo 2005 Computer Crime Survey, la polizia USA fa il punto sul cybercrime. Scoprendo che la maggior parte delle imprese sono soggette ad attacchi informatici malgrado la presenza di sistemi di sicurezza
Con il suo 2005 Computer Crime Survey, la polizia USA fa il punto sul cybercrime. Scoprendo che la maggior parte delle imprese sono soggette ad attacchi informatici malgrado la presenza di sistemi di sicurezza


Washington (USA) – Federal Bureau of Investigation ha reso noti i risultati della sua indagine annuale riguardante i crimini informatici. 2005 FBI Computer Crime Survey si basa sulle risposte di un campione di 2066 organizzazioni statunitensi, situate negli stati dell’Iowa, Nebraska, New York e Texas. L’obiettivo è quello di comprendere quali tipi di incursioni siano più frequenti fra le imprese di ogni dimensione.

L’indagine prende spunto da 23 domande che coprono ogni tipo di argomento: dalle tecnologie di sicurezza informatica utilizzate, al rapporto con le innovazioni come il wireless e la biometrica, agli incidenti più frequenti. Le risposte, rigorosamente anonime, sono state elaborate dagli uffici FBI locali.

Si tratta di un documento piuttosto diverso dal noto CSI/FBI Computer Crime and Security Survey, che ormai viene condotto da anni utilizzando metodi diversi, coinvolgendo un ristretto numero di società e focalizzato per lo più su altre questioni.

2005 FBI Computer Crime Survey ha evidenziato che le aziende hanno ormai da tempo aumentato i loro investimenti nel settore sicurezza. E malgrado questo, sono stati registrati almeno cinque mila incidenti: l’87% del campione ne ha subito gli effetti. La “normale amministrazione” si scontra quotidianamente con virus, Trojan, worm e spyware, anche in presenza di software di protezione evoluti.

FBI ha rilevato che la maggior parte dei tentativi di cracking provengono dagli Stati Uniti, Cina, Nigeria, Korea, Germania, Russia e Romania. Il 91% del campione, però, sostiene che le normative di settore sono sufficienti.

Il 90% si dichiara invece all’oscuro del progetto InfraGard – sostenuto proprio da FBI – che si propone di educare e condividere le informazioni riguardanti la sicurezza con le infrastrutture private nazionali.

Più del 75% del campione ha suggerito che gli uffici locali del FBI si incarichino di mantenere attivo un canale di comunicazione con le imprese, volto all’aggiornamento sulle questioni di sicurezza.

Dario d’Elia

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Pubblicato il 23 gen 2006
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