Bruxelles – “Il WAP non fallirà. Ci sarà il WAP II. E sarà come l’introduzione di altre tecnologie che, come il GSM, è stata inizialmente difficile”. Queste le parole di Joao Da Silva, a capo della divisione della Commissione europea che si occupa di sistemi di comunicazione mobili e satellitari.
Da Silva, oltre a ritenere il WAP un’ottima tecnologia, ha sostenuto che la colpa del suo mancato decollo è da attribuire agli sviluppatori e agli operatori wireless: “Il WAP è un esempio di una buona tecnologia per la quale nessuno si è mai chiesto a cosa serva. Il settore – ha detto il funzionario di Bruxelles – non ha affrontato questo aspetto chiave, cosa cioè il consumatore avrebbe voluto fare con questa nuova tecnologia”.
Altro problema è il modo in cui il WAP è offerto. Secondo Da Silva, infatti, far pagare a tempo significa tarpare le ali al decollo del WAP e non consentire la sua utilizzazione piena a chi vorrebbe sfruttarlo. Ma avrà molto più senso, con l’avvento dei nuovi sistemi wireless, farlo pagare per la quantità di dati scaricati anziché per il tempo di utilizzo.
Conclude il funzionario: “Mentre ci avviciniamo ai telefonini di terza generazione non dobbiamo considerare solo le nuove funzionalità e la velocità quanto invece porre l’utente al centro di tutto”.