Film da scaricare, usare e distruggere

Film da scaricare, usare e distruggere

Una società satellite di Sony si appresta a lanciare un servizio online per far scaricare film da riprodurre su hard disk. Alla data di scadenza, i file si autodistruggeranno senza lasciare traccia
Una società satellite di Sony si appresta a lanciare un servizio online per far scaricare film da riprodurre su hard disk. Alla data di scadenza, i file si autodistruggeranno senza lasciare traccia


Tokyo (Giappone) – I medium usa e getta sembrano destinati a divenire una forma di protezione dalla pirateria sempre più popolare fra i distributori di contenuti digitali e, in particolare, di film.

Dopo Disney, che lo scorso mese ha annunciato l’intenzione di adottare DVD-Video capaci di autodistruggersi dopo 48 ore, l’Internet service provider giapponese So-net – una società satellite di Sony – si è detto pronto a varare un nuovo servizio che consentirà agli utenti di scaricare film in formato digitale e riprodurli dal proprio hard disk entro un intervallo di tempo prefissato.

I file così protetti potranno essere riprodotti solo attraverso il player fornito da So-net e, secondo quest’ultima, saranno “impossibili” da copiare. La tecnologia di anticopia impiegata per proteggere i film è stata sviluppata da Japan Wave e si basa su due distinti livelli di protezione.

Il primo livello si occupa di suddividere il file scaricato in tante piccole parti, ognuna delle quali viene memorizzata all’interno di una diferente directory: in questo modo solo il player di So-net consentirà agli utenti di ricostruire il “puzzle” di file e riprodurlo come fosse un unico filmato. Anche nel caso in cui si riuscisse a ricomporre manualmente il file, So-net ha spiegato che il cracker si troverebbe davanti al secondo e più importante livello di protezione: quello costituito da una nuova tecnologia di digital right management capace di assegnare ad ogni file una precisa data di scadenza: dopo tale data, So-net afferma che il file verrà automaticamente “distrutto”.

Sebbene il funzionamento di questa tecnologia di DRM sia assai diverso da quello impiegato da Disney – uno si basa su meccanismi di protezione software, l’altro su un processo chimico – l’obiettivo è il medesimo: promuovere nuove forme di “noleggio” dei film in grado di adattarsi all’era digitale, nella speranza che possano ampliare un business già colossale.

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Pubblicato il
10 giu 2003
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