Flat-rate, i problemi della crescita

Flat-rate, i problemi della crescita

Aumenta il numero delle offerte e aumentano esponenzialmente gli utenti. Conseguenza bruciante sono linee più lente, Customer Care sotto stress, problemi vari di connessione. Il punto su Wind e Galaflat. Parla il capo di Galactica
Aumenta il numero delle offerte e aumentano esponenzialmente gli utenti. Conseguenza bruciante sono linee più lente, Customer Care sotto stress, problemi vari di connessione. Il punto su Wind e Galaflat. Parla il capo di Galactica


Roma – Difficoltà di accesso, lentezza della connessione, improvvisi stop di linea, Call center sottodimensionati: queste ed altre sono le accuse che una “fetta” degli utenti delle flat-rate italiane rivolge ai provider che le hanno introdotte. Al punto che ci sono flat-rate, di cui Punto Informatico si è occupato anche di recente, che sono diventate simbolo di inefficienza. Altre, come le due finite al centro dei dibattiti in rete in questi giorni, invece, hanno saputo conquistare un ampio pubblico grazie ad un buon rapporto qualità/prezzo e nonostante qualche “singhiozzo” qua e là.

Per le flat-rate di maggiore successo vanno considerati alcuni elementi necessari alla valutazione dei problemi di cui in alcune occasioni possono soffrire. Il primo riguarda l’aumento in questi casi rapidissimo del numero di utenti con le inevitabili ricadute sulle infrastrutture che devono essere sottoposte a continui e improvvisi aggiornamenti. Il secondo è relativo all’ampliamento della “forza-lavoro”, dai tecnici agli operatori dei Call center e in generale di coloro che si occupano di Customer Care con tutte le problematiche legate alla rapida espansione di interi settori delle aziende. Terzo ed ultimo fattore, di fondamentale importanza ma di più difficile esplorazione, è il rapporto che lega i provider ai propri fornitori di connettività il cui supporto infrastrutturale può venir meno improvvisamente e ricadere così sull’utente finale.

La prima delle due flat-rate di cui molto si parla in questi giorni sulla Rete, Wind InternetNoStop , stando alle numerose segnalazioni pervenute in redazione e alla quantità di messaggi apparsi su newsgroup e siti dedicati alla connettività, avrebbe da qualche tempo iniziato a soffrire di “lentezza cronica”. Da alcuni test compiuti da casa dagli utenti più attenti, da non considerare come “collaudi di laboratorio” pur essendo rappresentativi dei problemi riscontrati, emergerebbero difficoltà persistenti nei nodi Wind di Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Cagliari. Segnalazioni dettagliate di nodi efficienti, invece, non sono pervenute in queste settimane a Punto Informatico, sintomo di una effettiva situazione di difficoltà per la connettività flat di Wind.

L’altra flat-rate “chiacchierata” in questi giorni è Galaflat di Galactica , la prima flat-rate ad essere stata introdotta in Italia. A Galaflat vengono “rinfacciati” da alcuni utenti problemi come l’impossibilità di accesso ad una certa quantità di siti, soprattutto esteri, impossibilità di postare messaggi sui newsgroup rendendoli visibili a tutti i frequentatori dei gruppi di discussione di Usenet, difficoltà nel rapporto con il Customer Care.

Su questi problemi Punto Informatico ha incontrato ieri Lorenzo Podestà, amministratore delegato di Galactica. “I newsgroup non sono ancora gestiti come dovrebbero dalle nostre strutture – ha affermato Podestà – ma abbiamo già pianificato gli investimenti che risolveranno i problemi che hanno riscontrato gli utenti Usenet”.

Ma il problema vero di Galactica per la sua flat-rate sembra rimanere il Customer Care… “Oggi – ha ammesso Podestà – è chiaramente deficitario rispetto alle necessità. Per questo stiamo provvedendo ad una soluzione decisamente innovativa che porterà alla completa rivoluzione del rapporto con i clienti”. Promesse “da marinaio”? “No – spiega Podestà – siamo in una situazione di crescita vertiginosa che ci ha costretto a concentrarci profondamente sui problemi infrastrutturali e ora abbiamo la possibilità di spingere molto di più sul Call center e in generale su una nuova forma di comunicazione diretta e trasparente”. Rimaniamo in attesa.

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Pubblicato il 20 set 2000
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