Guida ai Broker Crypto Sicuri: Regole MiCA e Tutela degli Asset

Guida ai Broker Crypto Sicuri: Regole MiCA e Tutela degli Asset

Michelangelo Ricupati
Pubblicato il 8 ott 2025

Con la costante evoluzione dei mercati finanziari e la possibilità di investire da smartphone e PC, sono sempre di più gli utenti che si avvicinano a questo settore. In particolare, c’è un crescente interesse verso le criptovalute, che ormai da anni sono protagoniste dei mercati grazie alle loro performance e alla loro tecnologia innovativa.

Il settore ha visto infatti una grande trasformazione normativa: da un mercato inizialmente privo di regole si è evoluto verso un contesto regolamentato, più sicuro anche per i principianti.

In questo senso, scegliere un Exchange crypto affidabile può fare la differenza per la propria esperienza di investimento, in quanto si riduce il rischio di truffe, attacchi informatici e furti di dati sensibili.

Nella presente guida illustreremo tutti i motivi per cui bisogna scegliere un broker regolamentato e quali sono i criteri necessari per valutare l’affidabilità delle varie piattaforme per comprare Bitcoin (e non solo).

Inoltre, vedremo quali sono le regole imposte dalle autorità finanziarie come la regolamentazione MiCA e cosa non dovrebbe mancare in un Exchange crypto affidabile.

Pilastri della Sicurezza di un Broker Crypto

Per essere considerato sicuro, un broker crypto deve seguire le leggi sulle criptovalute in Europa (sulla base del regolamento MiCA) e applicare tutte le buone norme di sicurezza per proteggere i fondi dei clienti, come la cifratura dei dati e la custodia dei fondi dei clienti in cold-wallet separati dalla piattaforma.

Inoltre, devono essere rispettate tutte le misure antiriciclaggio e, per operare in Italia, bisogna possedere la licenza da parte della CONSOB.

La Regolamentazione MiCA

Il regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) è applicato a tutta l’Unione Europea e definisce delle regole da rispettare per erogare servizi legati alle criptovalute.

L’obiettivo del regolamento è quello di tutelare i consumatori e gli investitori garantendo trasparenza, certezza a livello normativo e stabilità finanziaria. Inoltre, il MiCA cerca di uniformare le regole nei vari Paesi in modo da avere un quadro chiaro e uniforme per tutti gli utenti.

Tra le regole da rispettare ci sono la disponibilità dei documenti di trasparenza, che devono includere tutte le informazioni sull’Exchange, l’autorizzazione da parte degli istituti finanziari e l’applicazione di sistemi di sicurezza volti a proteggere gli utenti.

Per adempiere a questi obblighi, ad esempio Coinbase ha pubblicato tutti i documenti di trasparenza sia sul sito che sull’app, nonché applicato tutte le misure di protezione necessarie per tutelare gli investitori e ridurre il rischio di truffe, come 2FA e codici OTP.

Licenza CONSOB in Italia

La CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) è un’autorità che vigila sui mercati finanziari e monitora le società che erogano servizi legati agli investimenti, in modo da garantire sicurezza e rispetto delle normative.

Per quanto riguarda gli Exchange crypto, la CONSOB si avvale dell’Organismo Agenti e Mediatori (OAM).

Se le società sono iscritte nell’elenco dell’OAM, consultabile liberamente, allora possono operare in Italia sotto il monitoraggio attivo della CONSOB.

Di seguito una lista riassuntiva di alcuni degli Exchange e broker iscritti all’elenco dell’OAM più gettonati dagli utenti:

  • Coinbase;
  • Binance;
  • Bitgo;
  • Bitmex;
  • eToro;
  • Crypto.com;
  • Gemini;
  • Nexo;
  • Bitpanda;
  • Kraken;
  • Robinhood.

Ognuna di queste piattaforme è pienamente conforme alle normative MiCA europee e alle leggi italiane, quindi si può scegliere quella più adatta alle proprie esigenze in base alle funzioni ricercate.

Custodia dei fondi dei clienti

Un ulteriore aspetto essenziale per la sicurezza di un Exchange crypto è la modalità di custodia dei fondi dei clienti.

Ad oggi, Exchange come Coinbase e altre piattaforme affidabili detengono i fondi degli investitori all’interno di cold-storage, ovvero portafogli offline non connessi alla rete e quasi inattaccabili dagli hacker.

Solo una piccola percentuale dei fondi totali viene tenuta su hot wallet connessi a Internet, in modo da fornire la liquidità necessaria per gli scambi di criptovalute sulla piattaforma.

Una modalità di protezione alternativa alla custodia in cold-storage è rappresentata dalle assicurazioni, che coprono gli utenti da eventuali perdite dovute a violazioni informatiche, errori interni o fallimento della piattaforma.

Misure antiriciclaggio

Altro pilastro della sicurezza di un Exchange è la capacità della società di prevenire e ridurre il rischio di attività illecite, come riciclaggio di denaro e finanziamenti di attacchi terroristici.

Per questo motivo, gli Exchange crypto più sicuri adottano le cosiddette procedure AML (Anti-Money Laundering), previste anche dalle normative europee.

Tra queste procedure, come accade con Exchange del calibro di Coinbase, c’è il controllo KYC, che consente di identificare l’utente in fase di registrazione tramite i documenti di identità, video-selfie e altri sistemi di verifica.

Ciò permette di ridurre il rischio di creazione di account falsi che potrebbero violare le leggi antiriciclaggio e alimentare le truffe all’interno della piattaforma.

Inoltre, molti Exchange si avvalgono di sistemi di monitoraggio delle transazioni in tempo reale, in grado di individuare attività sospette o movimenti anomali verso wallet ad alto rischio,

Cifratura dei dati

Anche la cifratura dei dati rientra tra i meccanismi di protezione più efficaci da cercare in un Exchange sicuro, in quanto consente di tutelare le informazioni sensibili degli utenti.

In poche parole, i dati personali e i dettagli delle transazioni vengono protetti tramite algoritmi crittografici che impediscono ad altri utenti di accedere senza autorizzazione.

All’interno degli Exchange, le cifrature vengono applicate in due modi diversi per i dati in transito e i dati “a riposo”, ovvero:

  • dati in transito: le operazioni di accesso, gli scambi di criptovalute e l’invio o la ricezione di comunicazioni vengono protetti tramite protocolli come HTTPS e TLS per intercettazioni da parte di hacker o malintenzionati;
  • dati a riposo: i dati non in transito, quindi fermi e salvati nei sistemi interni dell’Exchange, sono cifrati con Standard avanzati (es. AES-256) per ridurre al minimo i casi di violazione.

Chiaramente anche le chiavi di cifratura devono essere gestite in modo impeccabile, onde evitare furti di dati sensibili. Queste vengono infatti separate dai dati e affidate a sistemi dedicati per rendere illeggibili le informazioni anche in caso di irruzione nel database.

 

Cosa prevede il Regolamento MiCA sulle Criptovalute

Come anticipato, il regolamento MiCA approvato dall’Unione Europea introduce un quadro normativo unico per le criptovalute e tutti gli operatori del settore.

Tra le disposizioni principali, ci sono:

  • autorizzazione obbligatoria: gli Exchange e i fornitori di servizi crypto devono avere una licenza valida in tutta l’Unione Europea. Ciò significa che un operatore autorizzato in Italia, come Coinbase, può offrire gli stessi servizi in altri Stati membri UE, garantendo l’omogeneità delle regole e riducendo la frammentazione normativa;
  • requisiti di trasparenza: ogni Exchange deve pubblicare documenti informativi chiari che descrivono il funzionamento dei token, i rischi connessi agli investimenti e tutti i costi di gestione del servizio, come commissioni di scambio, spread e simili;
  • regole sulle stablecoin: secondo il Mica, gli Exchange sono obbligati a mantenere riserve liquide e stabili come le stablecoin per garantire la convertibilità dei token, con controlli quotidiani sulle riserve residue;
  • tutela dei consumatori: gli utenti possono far valere i loro diritti per ottenere informazioni trasparenti ed eventuali indennizzi se i fondi vengono persi a causa della società emittente.
  • misure antiriciclaggio: il MiCA prevede l’applicazione delle normative AML europee su tutti gli Exchange crypto, obbligando le società emittenti ad usare procedure KYC e a segnalare qualsiasi attività sospetta. Ciò riduce i rischi legati a riciclaggio e finanziamenti illeciti;
  • vigilanza centralizzata: Exchange e broker vengono supervisionati attivamente dalle singole autorità nazionali, come nel caso della CONSOB per l’Italia e l’ESMA (European Securities and Markets Authority), che coordina i controlli sugli operatori più rilevanti.

 

Cosa non deve mancare in un Exchange Crypto Affidabile

Oltre al rispetto di tutte le normative MiCA sulle criptovalute, ci sono alcuni aspetti tecnici e servizi che contribuiscono a rendere un Exchange crypto affidabile.

Ecco alcune considerazioni da fare prima di cominciare a investire:

  • whitepaper e documentazione ufficiale: la presenza dei whitepaper di ogni asset scambiato sull’Exchange è simbolo di trasparenza e affidabilità della piattaforma. Si tratta del documento che illustra le criptovalute e le loro caratteristiche tecniche e di emissione, la struttura e gli obiettivi finali del progetto;
  • chiarezza delle commissioni: le commissioni dovrebbero essere facilmente consultabili e sempre mostrate prima dello scambio. Lo stesso vale per i costi legati a depositi e prelievi, spesso poco chiari negli Exchange meno affidabili;
  • materiali formativi ed educativi: molti Exchange sicuri come Coinbase offrono accesso a materiali educativi consultabili liberamente, tra cui guide, tutorial e approfondimenti tecnici. Ciò aiuta i principianti ad ampliare le proprie conoscenze senza acquistare corsi o lezioni a pagamento;
  • informazioni sull’azienda: i broker crypto affidabili non operano in anonimato, ma mettono in mostra tutte le loro informazioni principali sui siti e sulle app ufficiali, tra cui la sede legale, il team di gestione e i recapiti. Il consiglio, quindi, è quello di evitare di usare piattaforme le cui informazioni sono difficili da reperire;
  • conto demo: molti Exchange consentono di aprire un conto demo per testare la piattaforma senza mettere a rischio i propri fondi, ma usando un credito virtuale per fare pratica con le varie funzioni. Ciò può essere utile per chi si approccia per la prima volta con questi strumenti, soprattutto perché non sono previsti costi extra;
  • gestione degli aspetti fiscali: ad oggi, molti broker crypto si propongono come sostituto d’imposta per gestire le questioni fiscali di ogni singolo utente. Si tratta di un’ottima soluzione per chi non vuole tenere traccia delle transazioni, in quanto la piattaforma addebita la tassazione direttamente sul conto di trading;
  • autenticazione a due fattori (2FA): i sistemi di autenticazione a due fattori sono ormai essenziali e richiesti anche dal MiCA sulle criptovalute. Questi aggiungono un secondo livello di verifica (es. app Authenticator o SMS) per autorizzare le operazioni, come un prelievo o un trasferimento di denaro.

 

Consigli per Comprare Criptovalute in Sicurezza

È chiaro che la sicurezza di un investimento in criptovalute non dipende solo dall’Exchange scelto. Uno dei principali motivi per cui gli utenti perdono fondi, infatti, è legato alle cattive abitudini di utilizzo delle piattaforme. Applicare le buone pratiche di sicurezza è quindi essenziale per ridurre al minimo i rischi.

Ecco alcuni consigli da seguire:

  • usare password complesse e aggiornarle: la prima cosa da fare è usare password uniche e complesse, con maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali. Aggiornarle periodicamente, in genere ogni 2-3 mesi, aiuta ulteriormente a proteggere l’account;
  • attivare l’autenticazione a due fattori (2FA): l’autenticazione a due fattori è altamente consigliata in quanto richiede codici temporanei aggiuntivi per autorizzare operazioni come i trasferimenti di denaro. In caso di furto della password, quindi, il malintenzionato avrà molte più difficoltà ad impossessarsi dei fondi;
  • diffidare da proposte di guadagni facili: è facile trovare sponsorizzazioni di token ad alto potenziale, nuovi asset che faranno un 100x in poche ore e promesse di guadagni a 6 cifre. Diffidare da questi investimenti è il primo passo per non esporsi a rischi informatici;
  • usare wallet personali: perfetti per la detenzione a lungo termine, i wallet personali come i cold-wallet e gli hot-wallet (es. Coinbase Wallet) consentono di detenere i fondi fuori dagli Exchange. Sono più complessi da usare, ma più sicuri per prevenire perdite in caso di fallimento della piattaforma;
  • usare solo link e canali ufficiali: bisogna fare attenzione a SMS e e-mail a nome della piattaforma, poiché si potrebbe trattare di attacchi di phishing. Consigliamo di usare solo canali e app ufficiali degli Exchange, cercando di verificare sempre gli URL prima di aprirli;
  • non usare Wi-Fi pubblico: l’uso delle reti pubbliche potrebbe esporre i propri dispositivi ad attacchi hacker, mettendo a rischio dati come e-mail, password, credenziali di accesso e conti correnti. L’uso di una VPN e/o della propria connessione privata sono altamente consigliati per evitare questo tipo di problemi.

Oltre a queste pratiche, suggeriamo di aggiornare periodicamente i propri dispositivi e mantenere sempre una certa riservatezza nella condivisione delle informazioni sui propri investimenti.

 

Trovare un Exchange affidabile e sicuro può sembrare complesso, ma seguendo i giusti consigli si può prendere una decisione ponderata. Filtrare la propria ricerca consultando le società iscritte all’OAM e conformi al MiCA serve a evitare piattaforme sospette o rischiose da usare.

Dopodiché, bisogna valutare i costi di gestione del conto di trading, la compatibilità con le criptovalute di proprio interesse e la presenza di strumenti utili come ordini limit, stop loss e take profit.

Per un principiante, una piattaforma come Coinbase è ottima per iniziare, poiché offre un’interfaccia semplice da navigare e adattabile a seconda della propria esperienza.

Domande Frequenti sui Broker Crypto Sicuri

Cosa succede ai miei fondi se un broker fallisce?

In caso di fallimento di un Exchange, le conseguenze dipendono dalla casistica specifica e dalle misure adottate dalla società. Alcuni detengono dei fondi di emergenza per rimborsare per quanto possibile gli utenti, ma è possibile che non siano previste coperture o protezioni. In questo senso, l’uso di un wallet personale per grandi importi è consigliato per evitare perdite involontarie.

 

Anche gli Exchange decentralizzati devono seguire queste regole?

Gli Exchange decentralizzati (DEX) vengono definiti così perché operano senza nessuna società intermediaria e non custodiscono in nessuna maniera i fondi degli utenti. Difatti, l’utente interagisce con il protocollo tramite il proprio wallet personale, ed è pienamente responsabile delle proprie perdite. Le piattaforme non sono soggette al regolamento MiCA, ma è comunque consigliabile verificare l’affidabilità e la reputazione di ogni singolo DEX utilizzato.

È più sicuro conservare le criptovalute su un Exchange o su un wallet?

In generale, conservare le criptovalute in un Exchange affidabile come Coinbase o altre piattaforme iscritte all’OAM è sicuro. Tuttavia, chi detiene grandi importi o decide di non scambiare un determinato asset per molto tempo, può conservare i fondi in wallet personale (hot o cold-wallet) per evitare qualsiasi rischio.

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