Fondamentalisti egiziani scappano online

Fondamentalisti egiziani scappano online

Lo scorso giugno il governo egiziano aveva deciso di sequestrare la testata cartacea che da qualche settimana è tornata operativa in Rete. Dove la censura si è fermata
Lo scorso giugno il governo egiziano aveva deciso di sequestrare la testata cartacea che da qualche settimana è tornata operativa in Rete. Dove la censura si è fermata


Il Cairo (Egitto) – Lo scorso giugno il governo egiziano aveva deciso di sequestrare la testata al-Shaab, un giornale cartaceo accusato di fomentare rivolte nel paese e di essere collegato al movimento estremista della Fratellanza musulmana, che in Egitto è fuori-legge.

Da qualche settimana, hanno spiegato alla Reuters i responsabili del giornale, è nato il sito di quella testata che si ispira ai principi del fondamentalismo islamico, pagine sulle quali non viene esercitata la censura del governo egiziano che pure, in passato, non ha mancato di “farsi valere” anche sulla Rete.

Stando ai redattori del giornale, “ormai da circa un mese pubblichiamo su questo sito una raccolta di articoli di alcune delle nostre firme più importanti “. Il direttore della rivista, Magdy Hussein, è già nel mirino del governo egiziano essendo stato arrestato e incarcerato per alcuni mesi per aver insultato e diffamato il viceprimoministro e ministro dell’agricoltura Youssef Wali. E in Rete Wali è nuovamente una “vittima” di Hussein…

Hussein ha spiegato alla Reuters di sperare di poter tornare a stampare il giornale bisettimanale su carta, ma prima dovrà attendere il giudizio sulla censura di un alto tribunale egiziano.

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Pubblicato il
22 feb 2001
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