Fotocamere, da Sony 12 megapixel pocket

Fotocamere, da Sony 12 megapixel pocket

Il produttore lancia quella che considera la più compatta fotocamera da 12 megapixel del mercato, nuovo tassello nella frenetica corsa ai megapixel dei big del settore
Il produttore lancia quella che considera la più compatta fotocamera da 12 megapixel del mercato, nuovo tassello nella frenetica corsa ai megapixel dei big del settore

Tokyo – Sony ha lanciato una fotocamera digitale della linea Cyber-shot dotata di un sensore CCD da 12,1 megapixel, dunque capace di registrare immagini con una risoluzione di ben 4.000 x 3.000 pixel. Sebbene non si tratti della prima fotocamera da taschino a raggiungere tale risoluzione, il colosso giapponese sostiene che la nuova DSC-W200 sia la più compatta fotocamera da 12 megapixel oggi sul mercato .

La DSC-W200 è stata recentemente preceduta da due altri modelli della serie W, la DSC-W90, da 8 megapixel, e la DSC-W80, da 7,2 megapixel. A distinguere la prima dalle due sorelle minori, oltre ai megapixel, è soprattutto la dimensione del sensore : più grande (1/1,7 pollici) quello della DSC-W200, più piccolo (1/2,5 pollici) quello delle altre due Cyber-shot.

Le caratteristiche delle tre fotocamere sono state pubblicate qui da dpreview.com , una delle più note risorse online in lingua inglese dedicata alle fotocamere digitali. Proprio negli scorsi giorni il sito è stato acquisito da Amazon , che lo utilizzerà per promuovere le proprie offerte commerciali.

La DSC-W200 è già reperibile sul mercato al prezzo suggerito di 400 euro.

Con il lancio di una fotocamera compatta da 12,1 megapixel, Sony riaccende la cosiddetta “guerra dei megapixel” , che nell’ultimo periodo sembrava essersi lievemente placata. Una guerra che, come da tempo ammoniscono gli esperti, ha molto a che fare con il marketing e assai poco con il progresso tecnologico: per lo meno con quel tipo di progresso che dovrebbe portare benefici agli utenti.

I megapixel sono infatti solo uno dei tanti fattori che contribuiscono alla qualità dell’immagine, e spesso nemmeno il più importante. Anzi, generalmente incrementare la densità dei pixel tenendo fissa la dimensione del sensore equivale quasi sempre ad accrescere il rumore digitale : questo perché più gli elementi sensibili che formano i pixel sono piccoli, meno sono capaci di catturare la luce, necessitando così di una maggiore amplificazione del segnale. È per contenere tale effetto collaterale che Sony, nella propria DSC-W200, ha utilizzato un sensore leggermente più grande di quello da 1/2,5 pollici generalmente montato sulle compatte: questo le ha consentito di incrementare il numero di pixel senza ridurne troppo la dimensione, anche se il rapporto tra megapixel e superficie del sensore rimane comunque molto elevato rispetto alla media.

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Pubblicato il 16 mag 2007
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