Fotofonini, si rischia la galera

Fotofonini, si rischia la galera

Almeno negli Stati Uniti, dove Bush presto firmerà una legge ad hoc. Sarà punibile con multe salatissime e carcere chi scatta foto dove e quando non deve
Almeno negli Stati Uniti, dove Bush presto firmerà una legge ad hoc. Sarà punibile con multe salatissime e carcere chi scatta foto dove e quando non deve


Washington (USA) – Spogliatoi, studi medici, case private: sono molte le occasioni nelle quali ci si può aspettare di essere rispettati nella propria privacy. E sono proprio queste le occasioni in cui, qualora qualcuno scattasse negli USA una fotografia, rischierebbe il carcere.

A deciderlo è una nuova legge approvata dal Congresso in queste ore e che nei prossimi giorni troverà la firma del presidente Bush per la promulgazione. Una normativa che, tanto per cambiare, nasce dalla diffusione dei fotofonini. Ciò che preoccupa ancora una volta, infatti, non è tanto la possibilità che vengano scattate fotografie di nascosto quanto che queste possano facilmente e rapidamente essere distribuite o pubblicate su internet.

Ad essere presi nel mirino sono, in particolare, video o foto di persone che si stanno svestendo o che sono nudi, catturate di nascosto in situazioni nelle quali le “vittime” hanno tutto il diritto di non essere riprese. Chi dovesse violare questa normativa potrà trovarsi con multe fino a 100mila dollari oppure carcere fino ad un anno.

Un grosso limite alla legge statunitense, che armonizza una serie di leggi dei singoli stati che solo in qualche raro caso hanno reso esplicitamente illegale certi video e foto, è di essere applicabile esclusivamente a quelle strutture che sono di gestione federale. Vale a dire, dunque, che le basi militari o i parchi nazionali o, ancora, gli edifici governativi saranno gli unici luoghi nei quali questa legge potrà essere applicata. Al di fuori di queste fattispecie, infatti, interverranno ove presenti le leggi del singolo stato, che mantiene com’è ovvio la piena giurisdizione sul proprio territorio.

Sebbene ben prima dell’avvento dei fotofonini fosse già tecnicamente possibile scattare segretamente fotografie, ormai in mezzo mondo si diffonde il timore che i nuovi dispositivi portino ad una nuova “cultura voyeuristica”. Se in Arabia Saudita i ministri si sono appellati al re affinché acconsenta al commercio dei nuovi cellulari, la galera per chi fotografa ciò che non deve è un’opzione già contemplata nella legislazione neozelandese .

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Pubblicato il 13 dic 2004
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