In Francia non si potranno più nominare “Twitter” o “Facebook” in tv o in radio, a meno che non siano specificatamente legati ad una notizia . Non si tratta di una paradossale decisione presa nel corso dell’ eG8 fortemente voluto da Nicolas Sarkozy, né di un nuovo stratagemma architettato dall’Eliseo nell’ottica di HADOPI, ma di una questione teoricamente legata alla pubblicità indiretta.
Questa decisione è stata divulgata dal Conseil supérieur de l’audiovisuel (CSA), autorità francese garante del settore audiovisivo, che ha ritenuto che formule come “seguiteci su Twitter” o “mettete un mi piace su Facebook” costituiscano una forma di pubblicità subliminale e debbano dunque essere sostituite con il generico “cercateci sui social network”, senza nominarli specificatamente.
Anche se per gli osservatori anglofoni la vera ragione del bando è da individuare nell’ostilità di Parigi nei confronti dei prodotti basati su lingua inglese che dominano il mercato, non si tratterebbe , secondo le ragioni ufficiali, dell’idiosincrasia francese per i termini e in generale i prodotti culturali stranieri che l’hanno già portata a imporre una quota minima di musica francese alla radio, ma di una questione puramente commerciale che ritiene i due più importanti social network come delle aziende che in quanto tali devono essere trattata alla stregua delle altre.
Secondo un decreto francese del 1992 , infatti, è proibita la pubblicità subliminale e secondo il CSA anche il nominare i due social network per integrare l’informazione di un telegiornale costituirebbe una “forma di distorsione della competizione” dal momento che favorirebbe aziende milionarie come Facebook e Twitter a discapito degli altri concorrenti .
Le autorità francesi, di fatto, ignorano la natura peculiare dei social network e in particolare la funzione di dibattito pubblica assunta recentemente da Facebook e Twitter, per considerarle delle mere aziende fornitrici di un servizio in competizione con altri.
Claudio Tamburrino
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eh si
Ottimo articolo, la mia esperienza come ICT esterno in varie aziende conferma quanto detto. Per me è un bene però ahahahdavideresistenze al cambiamento...
Beh delle due una o si da alla persona che deve cambiare anche il potere di decidere e di imporre le sue decisioni oppure si sta deliberatamente pianificando un fiasco.shevathasRe: resistenze al cambiamento...
- Scritto da: shevathas> Beh delle due una o si da alla persona che deve> cambiare anche il potere di decidere e di imporre> le sue decisioni oppure si sta deliberatamente> pianificando un> fiasco.Di solito la seconda. Esperienza personale...Nessuno in nessuna azienda italiota ti darà mai un potere simile, special modo ad un ICT interno o esterno che sia.. . .Vedi Poste
Splendido e veritiero articolo.In questi giorni Poste italiane è nel caos a causa dell'adozione di un nuovo sistema informatico.Caro Cubasia, ma si è ispirato a loro per l'articolo? Calza a pennello.;-)KCMRe: Vedi Poste
- Scritto da: KCM> Splendido e veritiero articolo.> In questi giorni Poste italiane è nel caos a> causa dell'adozione di un nuovo sistema> informatico.> Caro Cubasia, ma si è ispirato a loro per> l'articolo? Calza a> pennello.> ;-)il problema magari e' che anche li avranno chiamato novantisti a tenere su il tutto , dalle mie parti la posta viene recapitata due giorni la settimana ed alcune lettere vengono recapitate dall'altra parte della città...Picchiatell oil capo
ogni gruppo ha un capo se le cose non vanno la responsabilità è sua, risalendo la gerarchia si arriva fino al capitano.pietroRe: il capo
- Scritto da: pietro> ogni gruppo ha un capo se le cose non vanno la> responsabilità è sua, risalendo la gerarchia si> arriva fino al> capitano.Sicuramente è così nel regno di Oz.Nel mio mondo, ogni gruppo ha un capo, se le cose vanno bene i meriti sono suoi, se vanno male la colpa e degli ultimi della catena che vengono sostituiti e il capo rimane al suo posto, in quell'azienda o in qualche nuova azienda frutto di fusione o acquisizione.Bad SapperRe: il capo
- Scritto da: Bad Sapper> - Scritto da: pietro> > ogni gruppo ha un capo se le cose non vanno la> > responsabilità è sua, risalendo la gerarchia si> > arriva fino al> > capitano.> > > Sicuramente è così nel regno di Oz.> > Nel mio mondo, ogni gruppo ha un capo, se le cose> vanno bene i meriti sono suoi, se vanno male la> colpa e degli ultimi della catena che vengono> sostituiti e il capo rimane al suo posto, in> quell'azienda o in qualche nuova azienda frutto> di fusione o> acquisizione.è il capo di quei capi che deve essere rimosso e se è il proprietario, non si lamenti se le cose vanno male e deve cedere l'aziendapietroRe: il capo
Quoto bad sapper ed aggiungo "ed i clienti pagano per gli errori del capo (che rimane al suo posto o va a far danni altrove)".SkyRe: il capo
Anche nella PA funziona così :-)effeuno'IT information merdology
Io sono uscito da questo racket.per come la vedo io l'IT è una grossa XXXXXXXta dove il 99% delle volte non si capisce che cosa fa.EPIC FAILBill CancelliRe: 'IT information merdology
e mo che fai?asdRe: 'IT information merdology
- Scritto da: asd> e mo che fai?Scrive commenti su P.I.FDGl'errore
l'errore comunque sta nel fatto che il responsabile ICT prima di iniziare il suo lavoro deve avere in mano le specifiche del progetto scritte nero su bianco e basarsi solo su quelle. Se chi le ha fatte (il responsabile del silos) ha sbagliato son problemi suoi.pietroRe: l'errore
Sarebbe bello se ogni tanto il responsabile dei servizi IT di un'intera azienda sapesse la differenza tra monitor e televisore.Potrebbe aiutare a comprendere le specifiche di progetto PRIMA di propinare babbilamme nelle riunioni di cui sopra.PS: sì, esperienza personale.ChambaWambaRe: l'errore
- Scritto da: ChambaWamba> Sarebbe bello se ogni tanto il responsabile dei> servizi IT di un'intera azienda sapesse la> differenza tra monitor e> televisore.> Potrebbe aiutare a comprendere le specifiche di> progetto PRIMA di propinare babbilamme nelle> riunioni di cui> sopra.> .> PS: sì, esperienza personale.a maggior ragione è necessario che venga individuata una persona (cliente) preposta a definire le specifiche di progetto, persona che NON deve essere il responsabile ICT (fornitore) che invece è il responsabile della realizzazione del progetto.pietroRe: l'errore
Il manifesto della programmazione agile è stato pubblicato più di 10 anni fa.http://www.infoq.com/agilemanifestoanniversary/guastRe: l'errore
Il manifesto della programmazione agile è stato pubblicato più di 10 anni fa.http://www.infoq.com/agilemanifestoanniversary/guastRe: l'errore
sbagliato post-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 07 giugno 2011 10.25-----------------------------------------------------------AkiroRe: l'errore
- Scritto da: pietro> l'errore comunque sta nel fatto che il> responsabile ICT prima di iniziare il suo lavoro> deve avere in mano le specifiche del progetto> scritte nero su bianco e basarsi solo su quelle.> Se chi le ha fatte (il responsabile del silos) ha> sbagliato son problemi suoi.Se, ce li vedo i "clienti" a scriverti specifiche chiare e soprattutto ad aver ben in mente cosa vogliono. Purtroppo alla fine dev'esserci qualcuno a chiarirgli cosa vogliono e come lo devono fare.FDGRe: l'errore
- Scritto da: FDG> - Scritto da: pietro> > > l'errore comunque sta nel fatto che il> > responsabile ICT prima di iniziare il suo lavoro> > deve avere in mano le specifiche del progetto> > scritte nero su bianco e basarsi solo su quelle.> > Se chi le ha fatte (il responsabile del silos)> ha> > sbagliato son problemi suoi.> > Se, ce li vedo i "clienti" a scriverti specifiche> chiare e soprattutto ad aver ben in mente cosa> vogliono. Purtroppo alla fine dev'esserci> qualcuno a chiarirgli cosa vogliono e come lo> devono> fare.La cosa non cambia, viene fornito loro un consulente che INSIEME a loro scrive le specifiche, loro le firmano e poi si procede con la realizzazione senza più cambiare niente.Nelle aziende normali in tutto il mondo si fa così.pietroRe: l'errore
- Scritto da: pietro> La cosa non cambia, viene fornito loro un> consulente che INSIEME a loro scrive le> specifiche...Magari il responsabile di cui si parla.> loro le firmano e poi si procede con> la realizzazione senza più cambiare niente.> > Nelle aziende normali in tutto il mondo si fa> così.Si, ok, avere le idee chiare è cosa buona, ma... e se ci si accorge di aver commesso un errore? E se le condizioni cambiano? Le specifiche servono per chiarire cosa si vuole fare e come. Rappresentano parametri con cui misurare il risultato. Ma non sono scritte nella pietra come le tavole della legge. Certo, ogni cambiamento ha un costo oggettivo e va valutato. Ma non si può usare la legge delle specifiche per essere impermeabili a qualsiasi cambiamento. Una considerazione personale che penso debba valere in entrambe le direzioni.FDGRe: l'errore
> e poi si procede con la realizzazione> senza più cambiare niente.Ti avevo risposto ricordandoti che il manifesto agile ha più di 10 anni. Evidentemente non hai capito di cosa stavo parlando.La tua maniera di portare avanti i progetti è perfettamente corretta, come dissero i dinosauri.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 07 giugno 2011 13.03-----------------------------------------------------------guastpotere decisionale e meritocrazia
E' tristemente vero. Ho lavorato anche io per anni nel settore consulenza, e le grandi aziende stentano a muoversi per quanto detto nell'articolo.Purtroppo secondo me non è stato sufficientemente evidenziato che:- gli ufficiali di livello spesso sono incompetenti, e richiamano i subalterni solo per farsi spiegar le cose. Senza per questo capire.- gli ufficiali di livello non cedono mai il loro potere decisionale. Se ci fosse un progetto che coinvolge 4 ufficiali, e magari uno di loro è solo marginalmente toccato dall'attività, mai accadrà che il progetto proceda in avanti, se anche lui non ha dato l'ok, pur anche non impattato dal task.- spesso le verifiche sono eterne, le pianificazioni sbagliate, le riunioni infinite...- le persone più qualificate non sono mai quelle che decidono, oltre ogni buonsenso di meritocrazia. Chi decide in genere sono persone più abili dal punto di vista relazionale e comunicativo, che hanno saputo vendersi meglio (in tutti i sensi) e far carriera, senza nominare la piaga dei raccomandati.Il problema però non è solo delle aziende italiane, ma secondo me in generale di tutte le grandi corporate, dove a ciascuno viene dato un ruolo in una struttura. Essere strutturati non è sbagliato, anzi è necessario nelle grandi aziende, ma non è trincerandosi dietro la struttura che si va avanti.bragafraRe: potere decisionale e meritocrazia
- Scritto da: bragafra> E' tristemente vero. > > Ho lavorato anche io per anni nel settore> consulenza, e le grandi aziende stentano a> muoversi per quanto detto> nell'articolo.> Purtroppo secondo me non è stato sufficientemente> evidenziato> che:> > - gli ufficiali di livello spesso sono> incompetenti, e richiamano i subalterni solo per> farsi spiegar le cose. Senza per questo> capire.> > - gli ufficiali di livello non cedono mai il loro> potere decisionale. Se ci fosse un progetto che> coinvolge 4 ufficiali, e magari uno di loro è> solo marginalmente toccato dall'attività, mai> accadrà che il progetto proceda in avanti, se> anche lui non ha dato l'ok, pur anche non> impattato dal> task.> > - spesso le verifiche sono eterne, le> pianificazioni sbagliate, le riunioni> infinite...> > - le persone più qualificate non sono mai quelle> che decidono, oltre ogni buonsenso di> meritocrazia. Chi decide in genere sono persone> più abili dal punto di vista relazionale e> comunicativo, che hanno saputo vendersi meglio> (in tutti i sensi) e far carriera, senza nominare> la piaga dei> raccomandati.> > Il problema però non è solo delle aziende> italiane, ma secondo me in generale di tutte le> grandi corporate, dove a ciascuno viene dato un> ruolo in una struttura.> > Essere strutturati non è sbagliato, anzi è> necessario nelle grandi aziende, ma non è> trincerandosi dietro la struttura che si va> avanti.tendenzialmente nel nostro paese l'azienda italiota modello e' divisa in due: una "decisionista" , e l'altra a cui "arrivano" le decisioni e deve laovorare.e' inutile sottolineare che il 90% del tempo e delle risorse viene succhiata dalla prima parte in interminabili riunioni magari in posti esotici mentre che "chi si sXXXXX le mani" ha il restante 10%...(quando va bene).Naturalmente il cliente a quel tempo se ne e' gia' andato...e la seconda parte viene licenziata...Picchiatell obah!!!
Eh già, fosse solo la demotivazione il problema del lavoratore italico.Se ci fosse un premio pecuniario ,direttamente proporzionale al software usato anche il + caprone diventerebbe un genietto!giona54ogni tanto ci vuole
ahh.. una bella frittura d'aria... ne avevo proprio voglia :-)uno qualunqueRe: ogni tanto ci vuole
- Scritto da: uno qualunque> ahh.. una bella frittura d'aria... ne avevo> proprio voglia> :-)Fatti qualche riunione alloraFDGRe: ogni tanto ci vuole
no no no, si chiamano "Progress" o "BS". Altrimenti sei OUT.deactiveMa siamo seri
Un po' di serietà per favore. Lasciamo perder lo stile scarica barile.Il reparto ICT non conta niente perchè propone poco e quello che produce è di scarsa qualità.Si possono incolpare i manager perchè investono poco o niente in formazione. Ma questo vale per tutti i reparti.Si possono incolpare i manager perchè non incoraggiano l'innovazione. Ma questo vale per tutti i reparti.Se si vuole qualcosa di più dai manager bisogna avre anche le idee chiare su cosa chiedere.guastRe: Ma siamo seri
- Scritto da: guast> Un po' di serietà per favore. Lasciamo perder lo> stile scarica> barile.Lo stai facendo tu difendendo i manager...> Il reparto ICT non conta niente perchè propone> poco e quello che produce è di scarsa> qualità.Forse perche' il reparto ICT interno è stato assunto grazie a raccomandazioni, amicizie o perche' "non hanno competenze specifiche" ( volevamo quelli da 600 euro al mese... )> Si possono incolpare i manager perchè investono> poco o niente in formazione. Ma questo vale per> tutti i reparti.Quindi se un manager semina poco, cosa pretende di raccogliere?> Si possono incolpare i manager perchè non> incoraggiano l'innovazione. Ma questo vale per> tutti i reparti.Come sopra...> Se si vuole qualcosa di più dai manager bisogna> avre anche le idee chiare su cosa> chiedere.Il manager richiede una soluzione, c'e' bisogno di gente competente per quella soluzione. Se invece ha intorno a se gente da 600 euro al mese ( perche' al centro risorse umane la condizione era "il piu' economico possibile" ) dubito che qualcuno sapra' proporgli soluzioni valide.Il risultato finale è il fallimento dell'azienda.(A meno che non sei una grande azienda che percepisce contributi statali o hai tra i tuoi clienti lo Stato, e allora il discorso cambia perche' un semplice CRM lo fai pagare anche 200.000 euro l'anno... )zerobyteRe: Ma siamo seri
Veramente non sto difendendo i managers. Sto dicendo che non sono solo loro il problema e addossargli tutta la colpa serve solo a scaricarsi la coscienza.Le persone che lavorano ne reparto ICT non sono tanto diverse da tutte le altre persone che ci sono in azienda. > Forse perche' il reparto ICT interno è stato> assunto grazie a raccomandazioni, amicizie o> perche' "non hanno competenze specifiche" (> volevamo quelli da 600 euro al mese..)Quelli da 600 euro al mese potrebbero pure mettersi a studiare un po' dopo essere stati assunti. Invece probabilmente passano il tempo a commentare su PI.guastRe: Ma siamo seri
- Scritto da: guast> Veramente non sto difendendo i managers. Sto> dicendo che non sono solo loro il problema e> addossargli tutta la colpa serve solo a> scaricarsi la> coscienza.Chi assume le persone in azienda? Chi si occupa delle "priorità aziendali"? Chi prende decisioni in azienda? Se una nave tira dritto contro un iceberg, se il comandante non da l'ordine di virare, il marinaio non puo' far altro che saltare sulla prima scialuppa disponibile e lasciare il comandante affondare....> Le persone che lavorano ne reparto ICT non sono> tanto diverse da tutte le altre persone che ci> sono in azienda.Dipende da quanto l'azienda tende a "curarsi" di loro.Avere gente in azienda che oltre a pensare al lavoro devono pensare a come risolvere il problema del fitto da pagare, del far quadrare i conti per arrivare a fine mese, genera solo dipendenti "part-time" che rendono poco e male.> Quelli da 600 euro al mese potrebbero pure> mettersi a studiare un po' dopo essere stati> assunti. Invece probabilmente passano il tempo a> commentare su> PI.Certo, possono andare a fare corsi in giro per l'Italia spendendo migliaia di euro ( parliamo di corsi seri spero... )... ma si sa...con 600 euro al mese, si riesce a metter da parte per fare corsi da 2000-3000 euro.Forse i manager pagati a peso d'oro, dovrebbero cominciare a guadagnare per quanto rendono ( ZERO )...zerobyteRe: Ma siamo seri
- Scritto da: guast> Quelli da 600 euro al mese potrebbero pure> mettersi a studiare un po' dopo essere stati> assunti. Invece probabilmente passano il tempo a> commentare su> PI.Quelli da 600 euro al mese manco sanno che esiste PI, e se lo sanno non lo leggono di certo, per manifesta incapacita' di comprensione, e per assoluta mancanza di tempo, visto che gli occorrono 10 ore al giorno per fare quello che un programmatore fa in mezz'oretta, e poi puo' partecipare al forum di PI.panda rossaRisposte facili e zero proposte
.... Come il 99% dei blog :)Lo sappiamo benissimo come vanno le cose già da anni. Questo non è un sito di casalinghe (forse).Che senso ha pubblicare articoli che vendono le classiche risposte facili e non propongono mai nulla?Grazie per aver ribadito concetti stranoti e straripetuti da anni... A quando qualche articolo di blogger qui su pi che proponga qualcosa al posto di spiegarci l'ovvio?O...e i refusi dai! Non mi piace fare la grammar police, ma almeno li leggere gli articoli prima di pubblicarli :(UrrrRe: Risposte facili e zero proposte
Infatti, mi hai tolto le parole di bocca.... roba da matitone rosso una riga sì e l'altra pure!"È forse un caso che Fortune abbia evidenziato come le aziende migliori sono quelle per cui le persone sono più curate?"Iniziamo a curare il testo visto che non è la lista della spesa ma un articolo visibile a tutti e - si presume - scritto da un professionista. Se i progetti e le riunioni hanno la stessa qualità dell'articolo l'azienda Enterprise a male pena riesce ad accendere i motori!ciccio quanta cicciaRe: Risposte facili e zero proposte
- Scritto da: ciccio quanta cicciaSai cos'è divertente? Che tutti e due parlate di refusi ed errori grammaticali e poi il primo scrive:"O...e i refusi dai! Non mi piace fare la grammar police, ma almeno li leggere gli articoli prima di pubblicarli"Ed il secondo:"Se i progetti e le riunioni hanno la stessa qualità dell'articolo l'azienda Enterprise a male pena riesce ad accendere i motori!"ProzacRe: Risposte facili e zero proposte
Hai ragione! Ma noi possiamo! ;)ciccio quanta cicciaRe: Risposte facili e zero proposte
son talmente noti che esistono da anni... forse per i nuovi arrivati sarebbe bene introdurli subito al tipo di lavoro che gli aspetta, no?E magari è anche meglio ribadire i concetti, se le cose non cambiano, altrimenti qual'è l'alternativa?AkiroRe: Risposte facili e zero proposte
Una bella dittatura aziendale! :pciccio quanta cicciaRe: Risposte facili e zero proposte
- Scritto da: ciccio quanta ciccia> Una bella dittatura aziendale! :pCosì lo sport principale sarà soddisfare l'ego del Grande Capo dicendogli sempre di si e ossequiandolo.FDGRe: Risposte facili e zero proposte
Le cose non cambiano per magia. E neanche perche' il dirigente viene folgorato sulla via di Damasco.Un aneddoto semplice semplice. Anni fa' lavoravo in una piccola azienda (circa 50 dipendenti) dedicata per lo piu' all'hardware, e gli unici che programmavano qualcosa erano veterani che vivevano ancora nella preistoria dell'informatica: niente controllo versione, niente bugtracking, niente policy di backup, si passavano gli aggiornamenti e le correzioni su chiavetta USB. Presi un PC dismesso, con la complicita' del sistemista lo piazzai in un angolo, e borbottando una giustificazione sommaria ai capi l'ho fatto diventare il mio server di sviluppo: tickets, SVN, dischi ridondati... Un pezzetto alla volta ho spiegato la cosa ai vari colleghi, i quali se ne son fatti una ragione e ci hanno almeno messo mano iniziando a convincersi. Oggi io non sono piu' li', ma i miei sucXXXXXri (un po' piu' giovani dei precedenti) hanno in breve completato l'opera ed ora tutti usano quegli strumenti, magari non sofisticati ma almeno un minimo decenti.Se vuoi che una cosa cambi, cambiala. Non aspettare nessuno. E se qualcuno si oppone, ignoralo.BobRe: Risposte facili e zero proposte
folgorerei io qualche manager...AkiroRe: Risposte facili e zero proposte
1) ti è andata bene perchè, da quel che leggo, in quell'azienda non c'era cattiva volontà ma solo, forse, una mancanza della stessa: quando qualcosa manca e qualcuno ce la mette, le cose in genere migliorano. 2) ho agito così anch'io, per anni ed anni... solo che:caso a) all'inizio era solo un problema di "mancanza di questo e quello": appena potevo, anche se "di nascosto", mi adoperavo per "metterci una pezza". Quando diveniva evidente che "la pezza" aveva risolto il problema arrivavano anche le congratulazioni (come minimo il sostegno del capo)... in ogni caso, alla fine, le cose funzionavano meglio.caso b) in seguito, però, non ha più funzionato in questa maniera: chi, come me, tentava un miglioramento veniva visto come "il nemico": nel caso migliore semplicemente disincentivato a continuare, nel caso peggiore (il mio) spostato "per incrementare la produttività di un altro settore" (traduzione: "qui hai rotto i co....ni, vai altrove").Dopo aver lavorato, con profitto (mio ed aziendale) nel modo "a" per 10 anni, ho dato cornate nel muro di gomma (caso "b") per altri 3-4 anni (perchè non mi pareva vero che un'azienda che ha sempre motivato moltissimo i dipendenti e che da questi ha ricevuto quindi davvero molto, potesse di punto in bianco agire così) dopo di che ho capito : semplicemente "funzionare bene" non interessava più , era diventata solo ed unicamente una questione "politica". Come sempre, a parole era tutto un "motiviamo il personale, non sono numeri, blablabla yaddayadda" mentre nei fatti era "chi si muove è perduto: diventa immediatamente un bersaglio".Adesso faccio parte del 49% degli scontenti, quelli che dicono "pagano = lavoro"... e solo perchè, in un pEnorama del mercato del lavoro come il nostro, lo ammetto, non mi fa per nulla schifo avere un posto fisso (credo di far parte di una specie in via di estinzione) e non mi fa schifo nemmeno che i soldi che ricevo ripaghino l'insoddisfazione (e la rabbia) profonde che provo e mi permettano, a casa mia (solo lì, ora, purtroppo) di "esprimermi" come meglio credo, coi miei server, la mia LAN, i miei device, con le "cose che funzionano" (ero sistemista di rete VTAM in reti IBM SNA/SDLC nel CED di una banca): io ci ho provato a "dire come le cose potevano funzionare", non ho chiesto una poltrona dirigenziale ma, casomai, la classica "sedia nel sottoscala", non onori ma solo di poter lavorare in modo sensato, non pacche sulle spalle ma nemmeno sputi in faccia... ora (da un pò) basta: non vogliono che si pavori bene, è inutile farsi delle illusioni.btw: quando "le cose funzionavano bene", lo dico giusto per sfatare un mito, era perchè c'era (almeno) un dirigente con le pa££e che aveva le idee chiare sulle linee di sviluppo e ci teneva che la ditta le seguisse: non guardava in faccia a nessuno, dal magazziniere al dirigente top, perchè tutti dovevano operare al meglio, e per questo motivava tutti (anche economicamente... ma ricordo che una volta, dopo una lavorata assurda, l'intero nostro reparto sistemi è stato semplicemente portato a cena fuori: fa comunque piacere, e molto). E' stato un bel periodo, lo posso dire e con rimpianto. Allora si lavorava (mai lavorato tanto, mai lavorato meglio), adesso si galleggia.SkyTelecom
Sensazionale, la serie delle risposte ricalca esattamente quelle che puntualmente venivano fuori nelle "riunioni" a cui, da dipendente, mio malgrado pertecipavo fino a una dozzina di anni fa. In Telecom Italia.Poi,appena ho trovato uno spiraglio, via, la fuga: meglio il XXXX nelle fiamme che quell'insipienza inconcludente e codarda.UtoutiGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 06 06 2011
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