Si tratterebbe di un sacrificio necessario per tutelare il diritto alla sicurezza, precondizione di tutte le libertà dei cittadini. I body scanner sarebbero lo strumento più sicuro per prevenire attentati di natura terroristica a bordo degli aerei, perché capaci di scovare anche una capsula esplosiva inghiottita da un ipotetico uomo-bomba. A spiegare tutto questo, il ministro degli Esteri Franco Frattini che, nel corso di una recente intervista rilasciata a Radio 24 , ha sottolineato come gli attuali metal detector non siano più così efficaci.
“La privacy di una persona è un diritto assoluto ed inviolabile – ha dichiarato Frattini – ma se una persona non si sente sicura di prendere un aereo perché teme che accanto a lui ci sia un signore con un carico esplosivo nel suo corpo, allora questa è la principale negazione della libertà”. I terroristi avrebbero a suo dire trovato strumenti sempre più sofisticati per eludere i controlli aeroportuali, minacciando continuamente le pur efficaci misure di prevenzione che hanno portato a numerosi arresti tra il 2006 e il 2009.
“Sono deciso a far sì che i body scanner siano collocati quantomeno a Fiumicino e a Malpensa”. Così ha parlato il ministero dell’Interno Roberto Maroni, che ha essenzialmente confermato le intenzioni del governo del Belpaese di offrire una seria alternativa a palpeggiamenti e metal detector. E risorse sono già state accantonate dall’ Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (ENAC), in attesa della mossa da parte dell’UE, per stabilire un modello unico a norma sia di privacy che di salute.
Quello degli scanner corporali è uno strumento di prevenzione che ha destato non poche perplessità. Stando a quanto spiegato dal quotidiano britannico The Independent , un body scanner non sarebbe comunque in grado di rilevare polveri o liquidi presenti all’interno del corpo umano, andando indirettamente a smentire quanto sostenuto dal ministro Frattini. Le stesse autorità di Londra, dopo aver promesso di introdurli in maniera graduale, hanno dovuto fronteggiare il fuoco di non poche polemiche.
Gli scanner andrebbero a creare immagini oscene di minori osservati al di là dei vestiti, come sottolineato da alcune associazioni britanniche. Una preoccupazione che si è poi estesa anche ai maggiorenni e personaggi dello spettacolo, potenzialmente a rischio di pubblicazioni indesiderate.
Mentre l’argomento verrà trattato nel corso di una prossima riunione dell’ENAC, il Garante per la Privacy Francesco Pizzetti ha spiegato che l’utilizzo di simili apparecchiature debba rispettare innanzitutto la dignità della persona. Per Pizzetti si potrebbe trovare un compromesso: rilevare soltanto la sagoma del corpo, non immortalandone l’interno.
Mauro Vecchio