Fratture, una stampante per guarire

Fratture, una stampante per guarire

Ricercatori USA propongono un nuovo materiale miracoloso da utilizzare con le stampanti 3D, che promette di riparare le lesioni ossee
Ricercatori USA propongono un nuovo materiale miracoloso da utilizzare con le stampanti 3D, che promette di riparare le lesioni ossee

Per ricostruire le ossa del corpo umano non basta assumere calcio e vitamina D. Nei casi più gravi, se una frattura o una malattia hanno compromesso una parte importante della struttura, è necessario ricorrere a delle protesi ortopediche. La ricerca medica ha già proposto stampanti 3D di dimensioni estremamente compatte, a basso costo e molto semplici da utilizzare, per la fabbricazione di protesi su misura. Un tipo di hardware che già viene utilizzato con successo in altri campi, per plasmare da zero oggetti e “pezzi di ricambio”.

Un nuovo studio dell’università di Washington si concentra però sul materiale utilizzato per ricostruire ossa o denti. Il team capitanato dalla professoressa Susmita Bose ha creato infatti una sostanza sperimentale (mix tra polvere di ceramica, fosfato di calcio, silicio e ossido di zinco) che si lega all’osso naturale danneggiato e funge da “impalcatura” favorendo lo sviluppo di nuove cellule.

Col tempo, quando la frattura è ormai definitivamente riparata, la parte artificiale impiantata realizzata con la magica polvere ossea si scioglie, “senza apparenti effetti negativi”. Per il momento i ricercatori USA hanno testato il sistema solo con cavie di laboratorio ma sottolineano che una soluzione del genere potrebbe abbattere i costi, rispetto alle classiche tecniche industriali utilizzate attualmente.

Roberto Pulito

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Pubblicato il 2 dic 2011
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