Free Software per la costruzione di un metamondo

Free Software per la costruzione di un metamondo

Ryzom sull'orlo del fallimento sta per essere salvata da un'organizzazione non profit che intende acquisire tutti i diritti sull'MMORPG e ridistribuirli alla comunità di utenti
Ryzom sull'orlo del fallimento sta per essere salvata da un'organizzazione non profit che intende acquisire tutti i diritti sull'MMORPG e ridistribuirli alla comunità di utenti

Che l’intrecciarsi delle vicende che animano i Massively Multiplayer Online Game (MMOG) sia ordito dalle strategie dei giocatori è assodato. Il Free Ryzom Project intende spingersi oltre: affiderà un MMOG, codice compreso, alla vena creativa dei giocatori.

Ryzom, fino ad ora, è stato un metamondo tradizionale. Nevrax , una compagnia di software commerciale, oltre a compilarne il codice, ha svolto il ruolo di regista, stabilendo le regole del gioco e impostando il canovaccio del copione.

Ora Nevrax vacilla sull’orlo della bancarotta . Per sottrarre all’oblio il metamondo a cui sono affezionati, un gruppo di utenti ed ex dipendenti di Nevrax è confluito nella campagna Free Ryzom. Ha unito le forze organizzando una colletta su vasta scala per acquisire, rilevandolo presso il tribunale fallimentare, il codice sorgente che regge il MMORPG, i dati di gioco e ogni opera dell’ingegno che abbia a che fare con Ryzom. L’amalgama surreale di fantasy e fantascienza che costituisce questo metamondo verrà consegnato, come Free Software, alla creatività di sviluppatori e giocatori. Utenti, appassionati e sostenitori del software libero si stanno prodigando: il donation meter si assesta su una cifra che supera i 77mila dollari.

Nel frattempo, i membri del Free Ryzom Project hanno stilato un contratto sociale per codificare l’impegno nei confronti di giocatori e futuri sviluppatori, un contratto vagliato e rifinito da Richard Stallman , padre delle licenze base dell’open source. Trasparenza, rispetto per la vita privata degli utenti, condivisione e partecipazione aperta a tutti saranno le colonne portanti del progetto.

“Ryzom e tutto il materiale prodotto dal Free Ryzom Project diventerà e rimarrà al cento per cento Free Software “, si legge nel contratto. “Piuttosto che consumare il gioco, ciascuno potrà contribuire ad esso”, ha annunciato Xavier Antoviaque, uno dei fondatori del progetto.

Saranno i giocatori le Parche di Ryzom: ogni decisione riguardo al dipanarsi delle sorti del metamondo e dei suoi avatar umanoidi sarà affidata a votazioni democratiche . Sul piano del codice, invece, sarà possibile convertire Ryzom in un metamondo multipiattaforma, fondare universi paralleli residenti su server alternativi, creare tool e scorciatoie per movimentare le strategie di gioco: unico requisito, la vena creativa degli sviluppatori. Il motore del metamondo di Ryzom, Nevrax Library , già al momento della sua genesi era coperto dalla GNU General Public Licence ( GNU GPL ): garantiva a tutti la possibilità di creare e sviluppare mondi persistenti online, approfittando di libertà differenziate, tagliate su misura a seconda dell’intento.

Una strategia affine a quella che John Carmack ha disposto per il codice sorgente del motore dei giochi di idSoftware, che ha saputo alimentare pietre miliari della videoludica quali Half-Life. Una strategia assimilabile al regolamento che regge altri MMORPG ancora di nicchia, quali Planeshift , che concede il codice sorgente sotto licenza GPL per studio e riuso, ma che impedisce di modificare ed attingere a dialoghi, storie, nomi, immagini.

Il progetto in cantiere presso la Free Ryzom Campaign sembra plasmato su un precedente di successo. Blender , un freeware per la modellazione e il rendering di immagini ed animazioni tridimensionali, sviluppato e distribuito da Not a Number(NaN), ha saputo negarsi all’oblio grazie a centomila dollari raccolti dalla Blender Foundation, che nel 2002 ne ha acquisito i diritti e li ha ridistribuiti sotto l’egida della GNU General Public License.

Attività ed entusiasmo fervono tuttora presso la comunità di utenti e sviluppatori di Blender: lo dimostra il fatto che quest’estate ha fatto la sua comparsa una release aggiornata e che il software è stato utilizzato, oltre che per l’animatica di Spiderman 2, per la creazione di corti distribuiti sotto licenza Creative Commons.

A fronte di un considerevole entusiasmo riguardo alla liberazione di Ryzom, dimostrato dall’ammontare delle donazioni e dai post di incoraggiamento presenti sui forum dedicati, sono state avanzate delle perplessità . Qualcuno teme si possa scivolare in un’ anarchia a rapido decorso: la democrazia sembra un’istituzione troppo libertaria per i mondi virtuali.

Si paventa, inoltre, la frammentazione del metamondo di Ryzom in una pletora di versioni più o meno amatoriali, che potrebbero servire ciascuna una nicchia di utenti, depotenziando l’esperienza di gioco che può offrire un mondo popolato da folte schiere di avatar.

Si consideri però che, pur essendo il Ryzom Free Project un’associazione non profit, per accedere al metamondo originario si continuerà a pagare una abbonamento mensile per il mantenimento dei server e per stipendiare un gruppo di sviluppatori che garantirà un’evoluzione stabile del MMORPG ufficiale.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
6 dic 2006
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