Frequenze 5G sulla soglia dei 6 miliardi di euro

Frequenze 5G sulla soglia dei 6 miliardi di euro

La gara per l'aggiudicazione delle frequenze 5G sta raggiungendo risultati migliori del previsto e si avvicina rapidamente a quota 6 miliardi di euro.
Frequenze 5G sulla soglia dei 6 miliardi di euro
La gara per l'aggiudicazione delle frequenze 5G sta raggiungendo risultati migliori del previsto e si avvicina rapidamente a quota 6 miliardi di euro.

Con la giornata di ieri si è conclusa l’undicesimo round della fase dei miglioramenti competitivi per la procedura di assegnazione delle frequenze 5G. E ci sono buone notizie per un esecutivo che in queste ore sta cercando capitali su cui dar forma alla prossima legge di bilancio: la gara per il 5G ha raggiunto a questo punto quota 5,84 miliardi, “superando di quasi 3 miliardi e mezzo l’introito minimo fissato nella Legge di Bilancio”.

Nella fattispecie l’ultima giornata ha visto la gara concentrarsi sulla banda 3700 MHz, con offerte che hanno raggiunto e superato quota 3,6 miliardi. Già aggiudicati, al momento, 5 blocchi (700MHz riservato a Iliad Italia, mentre due blocchi generici a testa sono per Vodafone e Telecom Italia). Ulteriori 9 blocchi rimangono in attesa di aggiudicazione definitiva su frequenze 3700 MHz e 26 GHz (questo il pdf ufficiale con le cifre raggiunte in attesa dell’ultima seduta di rialzi della settimana).

L’AGCOM nel frattempo plaude alla buona riuscita dell’asta, esaltando le qualità con cui la gara è stata messa a punto poiché è dalle regole che scaturisce una sana competizione che porta all’equo rialzo delle aggiudicazioni. Spiega il Garante, Antonio Martuscello:

Il messaggio che si può trarre dall’andamento della gara per le frequenze 5G è molto positivo per il Paese. Le aziende hanno deciso di mettere in gioco risorse importanti in un’ottica di lungo periodo, dimostrando volontà e capacità di investire in Italia su una tecnologia che sarà in grado di creare sviluppo e posti di lavoro.

E continua, strizzando l’occhio all’esecutivo:

Agcom è riuscita nell’arduo compito di definire le regole di assegnazione e utilizzo dello spettro, nel rispetto delle tempistiche stringenti previste dalla legge di stabilità. L’Autorità ha valorizzato le risorse in misura nettamente superiore al previsto, ponendo allo stesso tempo delle solide basi per lo sfruttamento efficiente in un contesto concorrenziale delle prime bande assegnate al 5G.

L’investimento messo in campo dalle aziende è una sorta di energia potenziale che attende di deflagrare: i vantaggi saranno tanto per i provider di servizio quanto per l’intera nazione che andrà a costruire di servizi con sempre maggior efficienza e con nuove potenzialità. Un balzo nel futuro che l’Italia sta facendo con un forte dispiego di risorse private, ma la cui ricaduta sull’economia potrebbe essere con fortissimo moltiplicatore. Una grande speranza, insomma, che l’AGCOM intende certificare anche a partire dalla bontà delle dinamiche della gara in corso d’opera.

Update ore 16.00

Il MISE comunica che le offerte hanno raggiunto in giornata 5.96 miliardi di euro (pdf). Si ricomincia lunedì mattina.

Resta aperta la gara sulla banda 3700 MHz, che ha raggiunto un ammontare pari a 3.754.960.000,00 euro.

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Pubblicato il
28 set 2018
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