Coordinato dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (SA), un blitz delle Fiamme Gialle di Agropoli contro il sito di streaming FUTUBOX, denunciato dalla divisione italiana di SKY per la proliferazione illecita dei palinsesti trasmessi in modalità pay-per-view dalla stessa emittente televisiva satellitare. Con l’ausilio tecnico della Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale (FPM), i finanzieri campani hanno eseguito un provvedimento volto al blocco di tutti gli accessi tricolore ad un blocco di 16 domini appartenenti alla cosca pirata.
In violazione dell’art. 171 della legge 633/1941 sulla protezione del diritto d’autore, i domini della rete FUTUBOX avevano permesso agli utenti del Belpaese di visualizzare in streaming interi palinsesti trasmessi dalle divisioni tedesca, britannica e appunto italiana di SKY. Con un esborso mensile di 8 euro era dunque possibile seguire le programmazioni satellitari da postazioni desktop e mobile . Stando alla ricostruzione offerta dagli inquirenti, il segnale veniva suddiviso attraverso alcuni server per la gestione dei flussi di live streaming, altri deputati invece alla gestione dei flussi on-demand.
Più recentemente , i gestori di FUTUBOX avevano allargato il servizio con la distribuzione di un dispositivo hardware collegabile agli apparecchi televisivi casalinghi. Al prezzo di 135 euro, il decoder pirata ha permesso agli utenti italiani di selezionare tramite telecomando una serie di programmi in streaming on-demand. Con base in Ucraina, i gestori della piattaforma avevano registrato un totale di 16 domini in forma anonima, sfruttando un servizio statunitense denominato DomainByProxy . Il flusso dei dati in alta definizione veniva così instradato attraverso server localizzati in alcuni paesi dell’Est Europa.
Tra i principali mercati di sbocco, l’Italia ha rappresentato il secondo paese per numero complessivo di collegamenti, con oltre il 24 per cento dell’utenza legata ai servizi illeciti di FUTUBOX . Le Fiamme Gialle hanno eseguito una serie di perquisizioni a Bari e Taranto, avendo identificato due pirati informatici che spedivano in Ucraina le smart card necessarie ad accedere ai servizi trasmessi da SKY. Uno dei due indagati, descritto come un giovane laureato in informatica, aveva ideato un software chiamato TELEBOX, per una maggiore personalizzazione del servizio ucraino.
In un italiano claudicante, i gestori della pagina Facebook di FUTUBOX hanno confermato l’ordine di blocco emanato contro gli accessi DNS/IP ai domini pirata. “Quelli di voi che sono ancora all’estero può usare Futubox – si legge nel post in blu – Grazie per la comprensione e PLS RICORDANO che non avrete perso il vostro tempo di abbonamento, il nostro team vi darà qualche soluzione”. Mentre gli inquirenti campani stanno identificando tutti gli utenti tricolore legati al portale, gli amministratori del sito hanno offerto una serie di link a servizi VPN per l’aggiramento dei blocchi imposti dai finanzieri salernitani.
Mauro Vecchio