Galera per chi non consegna chiavi elettroniche

Galera per chi non consegna chiavi elettroniche

Rischia di accadere in Gran Bretagna dove una legislazione da tempo discussa rischia di essere approvata a breve. Intanto l'Irlanda marcia nella direzione esattamente opposta
Rischia di accadere in Gran Bretagna dove una legislazione da tempo discussa rischia di essere approvata a breve. Intanto l'Irlanda marcia nella direzione esattamente opposta


Londra – Per fini di sicurezza e di indagine le chiavi private utilizzate per proteggere i propri documenti e contenuti da occhi indiscreti devono essere consegnate alle autorità, pena la galera. Questo è lo scenario prospettato da una legge che potrebbe presto diventare efficace in Gran Bretagna, una legge su cui si è discusso a lungo in passato e che renderebbe il paese di Blair il primo a prevedere una sanzione così pesante per un atto del genere.

La legge britannica imporrebbe, se approvata, una serie di novità anche ai provider. Tra queste, la necessità di costruire infrastrutture “ragionevolmente capaci di intercettare” le comunicazioni elettroniche. Non solo, i provider sarebbero obbligati a fornire pressoché qualsiasi informazione sui propri utenti alle autorità di polizia anche senza un mandato specifico della magistratura. Altri elementi della legge, come nota Wired, sono altrettanto preoccupanti perché rendono più facile l’intercettazione delle comunicazioni via telefono mobile o satelliti o, ancora, dei messaggi via pager…

Proprio Wired osserva quanto la legge britannica strida con una normativa che dovrebbe presto essere adottata in Irlanda e che mette al centro l’inviolabilità dell’uso della crittazione. Si tratta di una proposta che dovrebbe essere formalizzata da Dublino entro Pasqua e che mette al centro la necessità di attirare nel paese le attività di commercio elettronico che, per arrivare, “devono sentirsi libere”.

La normativa britannica ha rischiato di essere bocciata lo scorso luglio quando il Governo ha deciso di togliere i punti più controversi da una legge sul commercio elettronico. E ora ha reinserito quelle normative in un disegno di legge ben più ampio che riguarda la sicurezza, le facoltà di intercettazione della polizia e le attività di sorveglianza. Da qui il rischio che le temutissime proposte, che da due anni tengono banco sui media di settore britannici, divengano legge.

Tra le varie proposizioni del disegno di legge, oltre a due anni di galera per chi “non collabora”, c’è anche l’onere della prova a carico di chi sostiene di aver perduto le proprie chiavi di crittazione elettronica. In quel caso, infatti, al soggetto sta il compito di provare che questo è accaduto davvero…

Le organizzazioni locali per la libertà digitale sono comunque in fermento e, se passerà la legge, sono certi di riuscire ad ottenere un intervento a loro favore della Comunità europea

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Pubblicato il
17 feb 2000
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