Galileo muove i primi passatelliti

Galileo muove i primi passatelliti

Il primo nato della costellazione Galileo, il sistema europeo alternativo al GPS americano, si chiama Giove A e verrà lanciato prima dell'inizio del 2006. I particolari
Il primo nato della costellazione Galileo, il sistema europeo alternativo al GPS americano, si chiama Giove A e verrà lanciato prima dell'inizio del 2006. I particolari


Bruxelles – Il primogenito della famiglia di satelliti europei per la geolocalizzazione si chiama Giove A, Galileo In-Orbit Validation Element . Un nome sicuramente non casuale, in onore del gigantesco pianeta studiato dall’astronomo italiano Galileo Galilei, che tra l’altro è l’eponimo dell’intero progetto europeo nato come alternativa al GPS statunitense.

Giove A partirà entro fine dicembre dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan, e raggiungerà lo spazio grazie allo stesso modello di razzo vettore utilizzato dalla Soyuz russa. Entro breve, probabilmente durante la prossima primavera, verrà messo in orbita un secondo satellite, Giove B. Il satellite A è stato realizzato completamente nel Regno Unito, mentre Giove B vede la partecipazione di molte aziende europee, tra cui l’italiana Alenia Spazio .

Karla Peijs, ministro olandese per i trasporti e le infrastrutture, ha annunciato solennemente la nascita di Giove A durante una cerimonia presso gli uffici ESA di Noordwijk, a poca distanza dalla capitale, L’Aia. “E’ un grande passo in avanti per la storia del programma Galileo”, hanno dichiarato fiduciosi i portavoce dell’Unione Europea. “Adesso siamo davvero pronti alla partenza”, concludono.

Galileo offrirà interoperabilità con il GPS statunitense ma riuscirà a coprire aree geografiche molto più estese, fornendo – assicurano i promotori – maggiore precisione. Il sistema sarà completamente funzionante entro il 2008 , stando alle dichiarazioni ufficiali rilasciate dall’UE.

L’intero programma Galileo avrà un costo complessivo pari a circa quattro miliardi di euro e conterà su una costellazione di 30 satelliti . Differentemente dal GPS, la gestione di Galileo non sarà in mano a strutture militari ma sotto la direzione di istituzioni comunitarie.

Nel frattempo molti paesi al di là dei confini europei hanno manifestato grande interesse nei confronti del sistema messo a punto dall’ESA. Cina, India, Israele, Marocco, Arabia Saudita ed Ucraina hanno già stipulato accordi con l’Unione Europea per diventare partner privilegiati, mentre stati come Brasile, Messico, Corea del Sud e Canada hanno avviato le trattative per prendere parte al più grande consorzio antiGPS .

Tommaso Lombardi

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
11 nov 2005
Link copiato negli appunti