Gambling: le banche censurano

Gambling: le banche censurano

Negli States, gli istituti che rilasciano carte di credito ai propri clienti hanno iniziato a chiudere le transazioni quando queste avvengono per il gioco d'azzardo online
Negli States, gli istituti che rilasciano carte di credito ai propri clienti hanno iniziato a chiudere le transazioni quando queste avvengono per il gioco d'azzardo online


New York (USA) – Dopo anni di polemiche negli Stati Uniti pare si stia arrivando ad una svolta sul gambling online, ovvero sul gioco d’azzardo nei numerosi casinò virtuali “offshore” da parte di utenti internet americani. Polemiche perché il gambling online è vietato negli USA e polemiche perché chi gioca spesso e volentieri per non pagare alte cifre si autodenuncia e denuncia il casinò rigorosamente non americano sul quale ha perduto i suoi soldi. In questo modo le società delle carte di credito e gli istituti finanziari si trovano a fronteggiare un crescente e imbarazzante fenomeno.

Per questo pare che alcune importanti banche ed istituzioni finanziarie abbiano deciso di impedire ai propri clienti di utilizzare le carte di credito da loro rilasciate per effettuare operazioni illegali online, gambling prima di ogni altra cosa. Il primo segno di questa “piccola rivoluzione”, che potrebbe togliere le castagne dal fuoco al Congresso se si diffondesse a macchia d’olio, arriva dalla Providian National Bank di San Francisco. Si tratta dell’istituto che comprende il maggior numero di clienti dotati di carta di credito: undici milioni di persone che da qualche ora non possono più utilizzare le loro carte Visa per giocare d’azzardo online. Una decisione simile potrebbe essere presto presa anche da player più piccoli e arrivare a riguardare quei 14 milioni di utenti americani che si stima siano “cybergamblers”.

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Pubblicato il 25 nov 1999
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