Gates, pistola puntata sullo spyware

Gates, pistola puntata sullo spyware

Microsoft rivela il suo piano per la lotta agli spyware e prevede il rilascio di un apposito tool gratuito. Il chairman ha anche parlato della minaccia-Linux
Microsoft rivela il suo piano per la lotta agli spyware e prevede il rilascio di un apposito tool gratuito. Il chairman ha anche parlato della minaccia-Linux


Roma – Fra le preoccupazioni dell’uomo più ricco del mondo, Bill Gates, c’è lo spyware , famigerata categoria di programmi malevoli che, come confessato dallo stesso Gates, è riuscita ad insinuarsi anche nei suoi PC di casa.

“Benché non sia mai stato colpito da un virus informatico, lo spyware è un problema che ho dovuto affrontare anch’io”, ha detto il chairman di Microsoft .

Dopo aver dichiarato guerra ai programmi spioni durante un summit tenutosi lo scorso marzo, Gates ha ora svelato la prima mossa concreta di Microsoft in questa direzione: lo sviluppo di un software anti-spyware da distribuire gratuitamente agli utenti di Windows e tenere costantemente aggiornato. Gates non ha fornito date di uscita per il nuovo tool, né ha specificato se questo farà parte dello stesso software che con cui il big di Redmond, grazie alla tecnologia acquisita nel 2003 dalla società rumena GeCad, intende contrastare la diffusione dei worm per Windows.

Il chairman di Microsoft ha spiegato che il secondo grande problema di sicurezza è oggi rappresentato dai sistemi di autenticazione e, in modo particolare, dalle password.

“La gente odia cambiare le password”, ha dichiarato. “Inoltre spesso si scelgono password facilmente indovinabili”.

Gates afferma che Microsoft è in prima linea per cercare di spingere nell’industria l’uso di sistemi di autenticazione basati su tecnologie come le smart card e il riconoscimento biometrico, sistemi che a suo dire “prenderanno piede entro 5 o 6 anni”. Questo per lo meno nel mondo aziendale.

Inoltre, durante una chat con gli studenti della facoltà di ingegneria dell’Università della California, Gates ha ribadito che Linux, benché rappresenti un degno rivale, non rappresenta al momento una grande minaccia per il business di Microsoft.

“Nel passato Microsoft ha avuto forti concorrenti, e nella maggior parte dei casi i loro nomi sopravvivono soltanto nei musei”, ha affermato spavaldo il chairman del primo gigante del software, che ha citato tra i prodotti “sconfitti” dalla propria società il sistema operativo OS/2 di IBM.

Gates ha poi affermato come sia Windows, e non Linux, a possedere la fetta più grossa del mercato dei server, un settore dove Linux si sarebbe limitato a rimpiazzare Unix senza erodere quote di mercato a Windows.

Gates ha poi aggiunto come la propria società stia sviluppando servizi e tecnologie che, a suo dire, la metteranno presto in grado di competere anche nel nascente mercato dei grid computer.

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Pubblicato il
4 ott 2004
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