New York (USA) – I più giovani sono i più accaniti fruitori delle piattaforme peer-to-peer e degli altri ambienti nei quali, in rete, spesso e volentieri circolano illegalmente film, musica o software. E sono loro che rischiano di inguaiare i propri genitori.
A sostenerlo è uno studio realizzato negli Stati Uniti dalla Nielsen NRG su commissione della MPAA , l’associazione degli studios di Hollywood.
Lo studio, condotto su un campione di circa 400 genitori, ha dimostrato che due su cinque sanno che i propri figli scaricano o meno contenuti protetti da diritto d’autore via internet ma non sanno che ciò è illegale. Non solo: sono molti i genitori che hanno ammesso di aver appreso dai propri figli come si fa a scaricare certi contenuti dalla rete.
I risultati del rapporto servono alla MPAA per poter dichiarare come, nonostante le grandi campagne legali e di stampa, siano ancora davvero tanti coloro che non hanno idea dell’illegalità che viene commessa con certi download. La MPAA ritiene che molti genitori non conoscano le conseguenze di certi comportamenti o, in certi casi, non vogliano semplicemente approfondire la cosa.
“La buona notizia – hanno affermato funzionari della MPAA – è che sono molte le informazioni disponibili ai genitori su modi sicuri, economici e legali con cui i loro figli possano divertirsi nell’ambiente digitale. Una volta che i genitori si prendono il tempo di capire la situazione e parlano di download, allora fanno un passo avanti nel porre al sicuro la propria famiglia e allevare dei buoni cittadini”.