Gentiloni: parte la cabina di regia per Internet

Gentiloni: parte la cabina di regia per Internet

Il ministro delle comunicazioni spiega il progetto mirato a ottimizzare gli investimenti per Internet e contrastare il digital divide
Il ministro delle comunicazioni spiega il progetto mirato a ottimizzare gli investimenti per Internet e contrastare il digital divide

“La prossima settimana partirà una cabina di regia per ottimizzare gli investimenti per Internet ed evitare che zone del nostro paese restino indietro”. È quanto annunciato dal ministro delle Comunicazioni in un’intervista concessa a Reporter diffuso .

L’approfondimento internet di Sky TG24 ha ospitato Paolo Gentiloni sabato scorso. “La cabina di regia – ha spiegato il ministro – coinvolgerà i tre ministeri che hanno competenze per la diffusione di internet e della banda larga e cioè: quello delle Comunicazioni , dell’ Innovazione e degli Affari regionali e dovrà ottimizzare le risorse pubbliche che si stanno spendendo. Anche se in Finanziaria non ci sono tantissimi soldi, sono molti, tuttavia, i quattrini pubblici che le regioni e gli enti locali stanno spendendo per coprire i buchi che anche l’ADSL, ADSL 2 e banda larga hanno nel nostro territorio”.

È previsto che la cabina di regia sia quindi composta dai ministri Gentiloni, Nicolais e Lanzillotta e da uno staff tecnico che baserà la propria attività sul lavoro effettuato da un osservatorio sullo sviluppo della banda larga, che seguirà lo stato dell’arte con frequenza. “La cabina di regia – ha aggiunto il ministro – è creata per evitare che zone del nostro paese restino indietro”.

L’iniziativa era già stata annunciata circa un mese fa dallo stesso Gentiloni, nella consapevolezza che il settore delle telecomunicazioni, in Italia come nel mondo, si trovI “in una fase straordinaria di cambiamento. Come sempre in queste fasi ci sono rischi e grandi opportunità. Abbiamo parlato per 15 anni di convergenza e ora sta cominciando a manifestarsi con accordi tra imprese e l’evoluzione dei mercati”. Per tale motivo, il ministro aveva dichiarato che “lo Stato, con l’azione del governo e dell’autorità di regolazione, deve creare le migliori condizioni di concorrenza sia per le reti TLC sia per le frequenze TV”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
27 nov 2006
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