Giappone, il volto al posto del biglietto

Giappone, il volto al posto del biglietto

La stazione ferroviaria Kasumigaseki di Tokyo, a partire da questo mese, sperimenterà una tecnologia di riconoscimento facciale che rimpiazzerà le macchine per convalidare i biglietti
La stazione ferroviaria Kasumigaseki di Tokyo, a partire da questo mese, sperimenterà una tecnologia di riconoscimento facciale che rimpiazzerà le macchine per convalidare i biglietti

Tokyo – Il volto non è solo lo specchio dell’anima, come dicevano gli antichi, ma anche un codice univoco d’identificazione personale . La stazione ferroviaria di Kasumigaseki, in Giappone, ha iniziato la sperimentazione di un sistema di riconoscimento biometrico che sostituirà le classiche “macchinette” per convalidare i biglietti: i passeggeri dovranno semplicemente mostrare il proprio volto di fronte ad una telecamera e quindi prendere il proprio posto sul treno.

Per le prossime quattro settimane e per almeno un paio d’ore al giorno, gli utilizzatori della stazione Kasumigaseki non potranno timbrare alcun biglietto nè esibire le tessere RFID di fronte ad un lettore elettronico, strumenti che saranno disattivati per quei periodi, non lasciando alcuna scelta a chi vorrà entrare proprio in quelle ore. Qualcuno ricorderà sicuramente Minority Report , il film di Steven Spielberg dove i passeggeri dei treni metropolitani venivano identificati in base ad una fotografia dell’iride: il meccanismo della tecnologia giapponese, a conti fatti, non è troppo diverso da quello immaginato dalla fantascienza hollywoodiana.

Secondo il Japan Times , che ha riportato in esclusiva questa notizia, la tecnologia di riconoscimento facciale applicata alla convalida dei biglietti è una decisione in chiave antiterroristica. “È eccezionale, un avvenimento senza precedenti”, dice un giurista intervistato dal quotidiano nipponico, “questo sistema, molto probabilmente, è addirittura incostituzionale o illegale”.

Le telecamere poste nelle stazioni, infatti, fotografano i passanti e ne estrapolano coordinate numeriche in base alle dimensioni del volto. Dettagli riguardo al trattamento di questi dati, al di là della loro funzione sperimentale ai fini della convalida dei titoli di viaggio, non sono ancora state diffuse da alcuna autorità competente.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
28 apr 2006
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