Giappone, in orbita il nuovo telescopio spaziale

Giappone, in orbita il nuovo telescopio spaziale

Già lanciato, sarà presto operativo Astro-F, apparecchio capace secondo gli esperti di dare indicazioni senza precedenti sulla natura del Cosmo. Al progetto partecipa anche l'Europa
Già lanciato, sarà presto operativo Astro-F, apparecchio capace secondo gli esperti di dare indicazioni senza precedenti sulla natura del Cosmo. Al progetto partecipa anche l'Europa

Tokyo – Si è levato ieri dal centro spaziale nipponico di Uchinoura il vettore M-V-8 (nella foto più sotto il momento del lancio), la cui missione attira l’interesse degli astrofisici di tutto il Mondo: ha portato infatti con sé uno specialissimo telescopio spaziale orbitante che si ritiene potrà svelare una serie di misteri che circondano la nascita di stelle e pianeti.

Il telescopio, Astro-F , ha dinanzi a sé una missione di 500 giorni, un’osservazione “all’infrarosso” pensata per consentire una nuova “mappatura” dell’Universo, con l’intento di svelare la natura di astri sui quali oggi si sa poco perché nascosti da “nuvole di polvere spaziale”, come le hanno definite gli scienziati.

Il cuore di Astro-F , noto in precedenza come IRIS (InfraRed Imaging Surveyor) è stato sviluppato dall’agenzia spaziale nipponica JAXA in collaborazione con i colleghi europei ed americani di ESA e IRAS. “La missione – spiegano i responsabili del progetto – è quella di realizzare una mappatura a tutto tondo con una sensibilità molto superiore al passato”. Le sue analisi si focalizzeranno sulle frequenze comprese tra 1.7 e 180 micron.

Il nuovo telescopio Piazzato a 745 chilometri di altezza , il telescopio si avvale anche della collaborazione di ESA , l’Agenzia spaziale europea, secondo cui Astro-F potrà condurre “uno studio senza precedenti del Cosmo grazie agli infrarossi, per rivelare fenomeni distanti nascosti ai nostri occhi, fenomeni che raccontano la storia dei processi di formazione ed evoluzione che hanno luogo nell’Universo”.

Secondo David Southwood, direttore della ricerca in ESA, “l’astronomia via infrarosso è una parte fondamentale del futuro della ricerca spaziale di ESA (…) E questo perché questioni come la formazione di stelle o esopianeti (pianeti al di fuori del Sistema Solare, ndr.), o l’evoluzione originaria dell’Universo, sono al centro del nostro lavoro”.

La descrizione tecnica del nuovo particolarissimo “satellite” è qui

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Pubblicato il 23 feb 2006
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