Washington (USA) – “La nostra è una fase di transizione”: questa una frase che rappresenta il Newt Gingrich-pensiero in queste ore. L’ex deputato della destra repubblicana, oggi tornato ad essere docente universitario, ritiene che la burocrazia politica di Washington e le strutture di potere della capitale americana saranno sconfitte e dissolte dall’emergere di internet e delle nuove tecnologie.
Secondo Gingrich politici e lobbysti stanno tentando di allontanare il più possibile il momento della resa dei conti: “questa città sta cercando di evitare con tutte le proprie forze il 21esimo secolo”.
Tra le previsioni di Gingrich, in una intervista sul futuro dell’America tecnologica: una scuola a distanza via internet, senza orari, che “eviti insegnanti che lavorano senza alcun controllo e non consideri il tempo di presenza degli scolari in classe come un dato di valutazione sul loro rendimento”; “non c’è alcuna possibilità che la struttura dei servizi civili sopravviva alla rivoluzione delle tecnologie”; “l’era della transizione durerà 25 anni e i vantaggi saranno di coloro che sapranno adattarsi”; “la prima metà del prossimo secolo sarà segnata dalla crescita della nanotecnologia”, ovvero delle scoperte nel mondo del microscopico che “sono magiche, nel senso che non le capiamo”; “sul lungo periodo ci sarà un aumento della ricchezza”.