Meloni, account Instagram bucato: cosa è successo?

Meloni, account Instagram bucato: cosa è successo?

No, Elon Musk non ha inviato Bitcoin a Giorgia Meloni e SpaceX non regala criptovalute: l'account Instagram della premier è stato bucato.
Meloni, account Instagram bucato: cosa è successo?
No, Elon Musk non ha inviato Bitcoin a Giorgia Meloni e SpaceX non regala criptovalute: l'account Instagram della premier è stato bucato.

L’account Instagram di Giorgia Meloni (instagram.com/giorgiameloni) è stato bucato, mentre la diretta interessata si trovava in volo per rientrare in Italia dall’Egitto. Nel momento in cui scriviamo questo articolo, la situazione è tornata alla normalità, grazie all’intervento dei tecnici di Palazzo Chigi. Cosa è successo?

Violazione per l’account Instagram di Giorgia Meloni

I suoi follower hanno visto comparire una storia pubblicata dal profilo personale della premier, contenente il messaggio Thanks ELON FREE BTC! e un’immagine fake attribuita Elon Musk: Sto iniziando a distribuire oltre 5.000 BTC ed ETH, unisciti a noi. Si tratta del più classico dei tentativi di raggiro a tema criptovalute, in cui i meno attenti potrebbero cascare, proprio nei giorni in cui Bitcoin sta facendo registrare una crescita importante.

Il post pubblicato attraverso l'account Instagram di Giorgia Meloni dopo la violazione

Nel post fasullo di Musk c’è anche il link verso un sito (che qui non riporteremo, ma lo screenshot della homepage è visibile qui sotto). Fa riferimento a un progetto (inesistente) di SpaceX che distribuisce asset digitali come BTC, ETH, DOGE e USDT. Ovviamente, prima di riceverli è necessario inviare una somma. La dinamica è la stessa già analizzata molte volte, ma a quanto pare ancora efficace per truffare chi si fa ingolosire dalla prospettiva di un guadagno facile e immediato.

Il sito che sponsorizza il presunto progetto di Elon Musk e di Space X legato alle criptovalute

Palazzo Chigi ha confermato la violazione e la risoluzione del problema. Sono inoltre state avviate indagini da parte della Polizia Postale, con l’obiettivo di risalire ai responsabili.

Giorgia Meloni è finita nei mesi scorsi anche nel mirino del gruppo NoName, un collettivo filorusso attivo da un paio di anni. Attraverso un attacco DDoS, il suo sito personale (non quello istituzionale) è stato reso inaccessibile per alcune ore. Era già accaduto anche alcuni mesi prima. L’azione è stata rivendicata dai responsabili e giustificata con la volontà di colpire la premier per il suo sostegno a Zelensky e alla causa ucraina.

Fonte: Ansa
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Pubblicato il
18 mar 2024
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