Giuda.com/ Lo strano caso della sindrome FLAT

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Dal sito della satira: ecco cosa avviene quando si sottoscrive un contratto di tipo flat e su chi ne patisce le conseguenze
Dal sito della satira: ecco cosa avviene quando si sottoscrive un contratto di tipo flat e su chi ne patisce le conseguenze


Web – Non credo che abbiate mai sentito parlare della Sindrome FLAT. La Sindrome FLAT si è scatenata da quando alcune compagnie telefoniche danno la possibilità di sottoscrivere un abbonamento chiamato, appunto Flat, che consente di pagare un fisso al mese (tipo sulle 90 mila più Iva) e di fare tutte le telefonate che si vuole, sia urbane che interurbane: tale malattia mentale comporta un disturbo della personalità del soggetto colpito il quale diventa un monomaniaco con una sola idea in testa: “li faccio fallire”.

Infatti, in genere, chi decide di fare un contratto di questo tipo lo fa dopo avere ricevuto una sostanziosa bolletta, una di quelle che una volta fruttavano la foto, con la scritta “Socio Benemerito”, negli uffici SIP. E ‘ per questo che nutre un sentimento di vendetta che lo induce a volere sfruttare al massimo l’abbonamento sottoscritto.

Gli affetti da questa sindrome sono detti “flattomani”: il flattomane, non appena scopre che il contratto è stato attivato rispolvera la vecchia agenda telefonica (quella senza i numeri di cellulare, dato che le telefonate ai cellulari non sono comprese nella tariffa) e si mette a telefonare a tutti i numeri della lista, indipendentemente dal fatto che siano o no suoi amici, indipendentemente da dove abitino. E a tutti attacca delle tiritere tremende. Telefonate interminabili in cui lui parla del più ma soprattutto del meno, perché, in fondo, il flattomane ha poco da dire.

Il flattomane è così perseverante nel suo intento di fare fallire la compagnia presso la quale ha sottoscritto l’abbonamento che ben presto diventa l’incubo di chiunque lo conosca: i suoi amici vivono nel terrore di ricevere una sua telefonata, perché le sue telefonate sono spesso chilometriche, molte volte inutili, sempre noiosissime. In breve a chiunque lo conosca l’unico rimedio sembra essere l’attivazione della segreteria telefonica: il flattomane però non si lascia scoraggiare da così poco. Lui sulle segreterie telefoniche lascia messaggi fiume in cui spiega i vantaggi della tariffa flat.

I suoi amici, perciò, si rendono conto che l’unica soluzione possibile per evitarlo è lasciare il telefono fuori posto.

Quando il flattomane, comunque, trova tutti i numeri occupati si attacca ad Internet e inizia a fare le ricerche più strane, tutte quelle ricerche che non aveva mai fatto perché, perdiana!, la connessione costa; allora dopo avere guardato tutti i siti porno possibili e avere scoperto che sono tutti a pagamento, passa alle ricerche culturali: i monumenti di Roma, la cucina siciliana, il barocco in Abruzzo ecc… E poi tanta, tanta informazione: in modo da avere argomenti di cui parlare una volta che trovi di nuovo un numero libero.

C’è poi un’altra evenienza. Può anche essere che il flattomane sia un redattore di una rivista satirica on line: in quel caso, prima si fa prendere dalla sindrome e poi ci scrive un articolo sopra. Infine chiama tutti i suoi amici per leggere loro l’articolo in anteprima.
E lo fa la domenica mattina.
Alle sette.

Giuda.com

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Pubblicato il
22 gen 2001
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