Giuda.com/ Utenti sì, fessi no

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Dal sito della satira un quadro irriverente del mercato dei sistemi operativi e delle guerre, delle faide, tra i sostenitori di produttori e marche diverse. Partiti in perenne lotta tra loro. Reggersi agli appositi sostegni
Dal sito della satira un quadro irriverente del mercato dei sistemi operativi e delle guerre, delle faide, tra i sostenitori di produttori e marche diverse. Partiti in perenne lotta tra loro. Reggersi agli appositi sostegni


Web – C’era una volta l’utente felice. Era una persona sicura del proprio OS, che aveva davanti a sé giorni sereni e sul volto il sorriso ebete di chi ha scelto la cosa giusta e se la ride della fesseria altrui. Forte del mio Amiga 500, me la ridevo dei poveri ciechi condannati alla verde fosforescenza triste di una scheda IBM. Quanto me la ridevo quando sentivo parlare di sistemi da riavviare, io che il mio Mac l’avevo avviato una volta tre anni prima e non l’avevo più spento.

Quanto mi arrabbiavo quando ascoltavo, nascosto dietro uno spigolo della stampante, i possessori di un magnifico wintel sul quale girava tutta la mirabilia giocabile del mondo.

C’era una volta, perchè adesso è la volta di piangere per tutti.

Apple gioca con le incognite, MacOsX si legge “ics” o dieci? Mentre cerchiamo di capirlo, il nuovo sistema compie un passo avanti e due a caso. Ma in compenso, ecco sul mercato una splendida macchina poco più grande di un porcellino salvadanaio, con potenze da guerra informatica e la bellezza tecnologica del Dart Fenner dei tempi migliori. Che però non possiede un solo slot PCI; eh già, cosa ve ne fate del PCI nel 2000? “Noi di Apple, si sa, innoviamo sempre”, avrà detto il buon Steve, mentre Wall Street si scompisciava leggendo i dati di vendita dell’ultimo semestre. Certo, dico io, e tutti gli aggeggi PCI che abbiamo comprato, ce li innovi tu? E poi: che idea sarebbe di integrare nel system del Mac il buon Linux? Primo: se volevo passare le domeniche a configurare il mio Mac inserendo comandi Unix, non compravo un Apple e non mi fidanzavo. Secondo: se volevo complicarmi la vita, compravo un PC. Insomma, ho l’impressione che a Cupertino intendano mettercelo nel Cubo.

In alternativa ci aspetta Bill che, tra un’udienza e l’altra, riesce a pensare e, di conseguenza, a fare danni. Non contento di Win 2000 che, oltre a richiedere una patch di correzione pari quasi al peso di tutto il sistema, si mangia praticamente tutti i driver esistenti lasciandovi con un PC intelligente come una lavatrice e funzionale come un ferro da stiro, si inventa il tanto annunciato Win ME; tralascio considerazioni semantiche a proposito del nome, alquanto egocentrico, per fare un’unica considerazione, fondata sui vari posticipi che i tempi di pubblicazione hanno subito: ME sa che non funziona. Possiamo sempre consolarci andando a zonzo per il Web con l’ultima versione di Explorer, seminando dati, password, documenti e file vari. Ah già, dimenticavo che le statistiche dicono che nessuno fa più caso ai bug di Microsoft, per tanti che se ne trovano. Nessun problema, non divulgheremo la lista dei siti erotici che visitate, ci limiteremo a dar loro un’occhiata.

Poi c’è il partito di Linux. Sistema stabile, sistema aperto, sistema per essere tagliati fuori, dal momento che i programmi scritti per Linux si contano sulla punta delle dita e non si moltiplicheranno più di tanto; a meno di non riuscire a convincere la casalinga di Lambrate ad affrontare perigliose installazioni o spiegare al collega d’ufficio (che usa la rete solo per appoggiarvi il materasso) a configurare un bel browser tutto testo e righe di comando.

Altre soluzioni? Pare che qualcosa si stia muovendo; chi riparla di diskless PC con applicazioni disponibili in rete, uguali per tutti (che significa lente per tutti, ferme per tutti quando cade il server, alla faccia di tutti quando decidono che la versione corrente, con la quale ti trovi “taanto beene” è vecchia e deve essere aggiornata), chi ciancia di reti neurali e sistemi che si alimentano tramite il pulviscolo atmosferico, chi invoca l’intervento di Fox Mulder, chi ha fatto incetta di Vic 20 e li vende al mercato nero, chi si droga dopo l’ultimo crash dell’Active Desktop (quello che doveva integrare il mutimedia nei PC del futuro, vi ricordate? Si incarta nel tentativo di tenere un misero jpeg come sfondo).

Utenti sì, fessi no. Ma ora vi lascio, devo andare in cantina a vedere se il mio Sapientino ha le pile cariche…

Giuda.com

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Pubblicato il
30 ott 2000
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