Berlino – Rendere inaccessibili i siti dell’odio, chiudere le pagine razziste e quelle che incitano alla violenza etnica o al nazismo: questo l’obiettivo di una campagna appena lanciata dal Consiglio centrale delle associazioni ebraiche tedesche. Una campagna che non esiterà a chiamare in causa i provider Internet.
Il Consiglio ritiene che il Governo si stia muovendo troppo lentamente, che in Germania e fuori dalla Germania operino ormai centinaia di siti, di pagine sulle quali vengono pubblicati prodotti dell’odio, manifesti della violenza antisemita e razzista.
Il vicepresidente del Consiglio ebraico, Michel Friedman, ha spiegato che si sta valutando l’ipotesi di un’azione legale contro i provider Internet che ospitano pagine di siti razzisti i cui contenuti sono considerati illegali dalla legge tedesca. Secondo Friedman, il Governo non applica le leggi che vietano la pubblicazione di materiali che inneggiano al nazismo e al Terzo Reich: “Stiamo valutando tutte le situazioni di provider in Germania che offrono spazio ai siti dell’odio. Ma il nostro scopo è scuotere il Governo”.
Secondo Friedman, il riferimento per il Consiglio ebraico è la lotta condotta in Francia dagli studenti ebraici, che sono riusciti a imporre all’americana Yahoo! di impedire l’accesso dei francesi alle aste naziste (che Yahoo! ha deciso di rimuovere del tutto dopo la sentenza di un giudice di Parigi).
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"IIS 4.0 non e` un granche'"
A dire il vero il testo in inglese era unpochino piu' "colorito" :) ...Con gli ultimi attacchi, chi avra' ancoracoraggio ad utilizzare prodotti microsoft ?AnonimoRe:
Io- Scritto da: Prophet> A dire il vero il testo in inglese era un> pochino piu' "colorito" :) ...> > Con gli ultimi attacchi, chi avra' ancora> coraggio ad utilizzare prodotti microsoft ?AnonimoRe:
E col Ramen, chi avra' ancora coraggio di usare sistemi linux? :>- Scritto da: Prophet> A dire il vero il testo in inglese era un> pochino piu' "colorito" :) ...> > Con gli ultimi attacchi, chi avra' ancora> coraggio ad utilizzare prodotti microsoft ?AnonimoCyber conflict!?!
I PentaGuard non hanno fatto altro che distogliere dall'attenzione quello che in realtà sta succedendo sulla scena dei crack internazionali: vi sarete accorti che su Attrition.org, a cominciare dal mese di novembre 2000, la novità riguarda soprattutto i defacement del cyber conflitto tra Palestinesi e Israeliani!WFD e GForce Pakistan spadroneggiano sicuramente... bisogna riflettere: tutti conosciamo la filosofia hacker, pervenutaci dagli USA dei gloriosi anni 80, che identifica l'hacker tipo come un ragazzo che segue la via della conoscenza (prettamente e solo informatica).Lungi dall'essere un criminale è solo un ragazzetto che con i propri sforzi (un bel contratto di formazione senza spese), accumola conoscenze per poi utilizzarle per... per comunicare ai vari Sys Admin incompetenti di tutto il mondo, di salvaguardare la sicurezza del proprio Server (e chiudi quelle porte, e scarica i patch del nuovo Send Mail, e usa Linux...).. Bravi, in questo modo non fanno altro che garantire ad Internet il suo reale futuro, cioè quello di essere gestito da aziende che non faranno altro che limitare sempre di più la libertà della rete! (Vedi i furbetti di Napster)... un hacker è un hacker anche nella vita e non solo di fronte ad un pc e gli hacker islamici fanno sicuramente più paura di questi Pentaguard..AnonimoRe: Cyber conflict!?! <== un mare di kazzate
Hai scritto solo un mare di kazzate.- Scritto da: st3in> I PentaGuard non hanno fatto altro che....>AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 19 02 2001
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