Gli LCD perdono l'NF3 inquinante

Gli LCD perdono l'NF3 inquinante

Il Gruppo Linde ha sviluppato la tecnologia per impiegare fluoro al posto di trifluoruro di azoto nella produzione di LCD e pannelli solari. LG, Samsung e Toshiba-Matsushita sono già pronte al cambiamento
Il Gruppo Linde ha sviluppato la tecnologia per impiegare fluoro al posto di trifluoruro di azoto nella produzione di LCD e pannelli solari. LG, Samsung e Toshiba-Matsushita sono già pronte al cambiamento

Costruire LCD e pannelli solari è un processo che prevede l’impiego di trifluoruro di azoto ( NF3 ) per terminare la fase di fabbricazione. Si tratta, purtroppo, di un composto dannoso, perché alimenta l’effetto serra . Ora, grazie al nuovo processo curato dal Gruppo Linde , è possibile sostituire il trifluoruro di azoto con semplice fluoro, che secondo gli esperti di Linde ha un effetto sul riscaldamento globale in nessun modo comparabile al NF3.

No NF3 “Eliminare l’NF3 dalla fabbricazione di pannelli solari e LCD ha senso sia dal punto di vista ambientale che economico”, dice Dean ÒConnor, direttore di Solar Business, divisione di Linde Gases .

L’azienda ha venduto ed installato i suoi generatori di fluoro on-site ad oltre 20 siti di produzione tra semiconduttori, pannelli solari ed LCD, compresi grandi nomi quali LG, Samsung e Toshiba-Matsushita Display.

Secondo le Geophysical Research Letters l’NF3 è 17mila volte più denso del biossido di carbonio, al punto da etichettarlo “il gas serra che mancava a Kyoto” e che potrebbe raggiungere una concentrazione atmosferica di 8mila tonnellate nel 2009. E il fluoro ? Non si tratta di una sostanza del tutto innocua, evidentemente, soprattutto per chi si trova nei pressi delle officine di produzione, tuttavia – insistono alla Linde – rappresenta un passo avanti rispetto alla precedente scelta, il cui impatto sull’atmosfera ha raggiunto valori preoccupanti.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
24 lug 2008
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