Gli sparamessaggini saranno tutti... uguali

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I creatori dell'instant messaging open source Jabber svilupperanno con la benedizone di IETF uno standard evoluto per l'IM basato su XML e in grado di fare da ponte fra servizi concorrenti
I creatori dell'instant messaging open source Jabber svilupperanno con la benedizone di IETF uno standard evoluto per l'IM basato su XML e in grado di fare da ponte fra servizi concorrenti


Roma – L’Internet Engineering Task Force ( IETF ), la stessa che in passato ha già partorito – pur raccogliendo scarse adesioni nel mondo industriale – alcuni standard per la messaggistica istantanea, ha ora dato il suo benestare alla creazione di un gruppo di lavoro che, sotto la guida dei creatori del sistema di IM open source Jabber, possa dar vita ad un nuovo ed evoluto standard per la messaggistica istantanea.

La speranza dello IETF e di parte dell’industria è che il nuovo standard, chiamato Extensible Messaging and Presence Protocol (XMPP) e basato su XML, possa essere adottato dai maggiori fornitori di servizi di IM, come AOL, Microsoft e Yahoo, per rendere i loro prodotti interoperabili.

Il nuovo gruppo di lavoro si preoccuperà anche di sviluppare tecnologie di sicurezza, fra cui sistemi di autenticazione, privacy e controllo degli accessi, che possano meglio proteggere gli utenti dei network di IM. La sicurezza è divenuta un fattore fondamentale da quando la messaggistica istantanea è uscita dagli ambiti d’utilizzo prettamente personali per divenire uno dei principali strumenti di comunicazione a livello aziendale.

Negli ultimi tre anni la IETF ha portato avanti lo sviluppo di tre standard per l’IM come il Presence and Instant Messaging (PRIM), che è un nuovo protocollo di messaggistica istantanea che lavora su TCP/IP; il Session Initiation Protocol (SIP), che si preoccupa del trasferimento delle e-mail; e l’Instant Messaging Exchange Protocol (IMXP), che si preoccupa di definire tutto ciò che non rientra nel PRIM, come scambio file, URL, ecc. Fino ad oggi questi standard sono stati adottati, e spesso solo in modo parziale, da pochi produttori: fra questi vi sono Microsoft e IBM, che hanno implementato il SIP nel loro standard SIMPLE.

Presto o tardi AOL, che detiene nelle sue mani la fetta più grossa di questo mercato, dovrà rendere il proprio network di IM interoperabile con quello dei concorrenti. Questa è una delle condizioni imposte ad AOL dalla Federal Communications Commission americana in seguito alla sua fusione con il colosso mediatico Time Warner. Lo scorso anno AOL presentò alla FCC un piano per l’implementazione di una tecnologia in grado di permettere la condivisione fra il proprio network e quelli dei concorrenti di messaggi e altri servizi: alla base del suo piano vi è l’adozione di alcuni standard della IETF supportati anche dal consorzio IMUnified , a cui partecipano i maggiori concorrenti di AOL, fra cui Microsoft, Yahoo! e Excite@Home.

Secondo AOL, l’interoperabilità fra diverse piattaforme di IM è una meta che potrà essere raggiunta non senza grandi difficoltà. I problemi tecnici da superare sembrano parecchi, come anche quelli più prettamente “politici”, derivanti soprattutto dalla grande rivalità fra AOL e Microsoft.

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Pubblicato il
4 nov 2002
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