Google evangelizza contro gli spyware

Google evangelizza contro gli spyware

Il motorone di ricerca stila delle linee guida per lo sviluppo di software basati su meccanismi di adware e spyware. Principi attraverso cui spera di influenzare le normative proposte negli USA
Il motorone di ricerca stila delle linee guida per lo sviluppo di software basati su meccanismi di adware e spyware. Principi attraverso cui spera di influenzare le normative proposte negli USA


Roma – Google sembra temere che le proposte di legge anti-spyware presentate di recente negli USA possano mettere il cappio ad un’importante sviluppo del proprio business, quello legato alla raccolta di informazioni attraverso strumenti quali la propria Toolbar o la Deskbar. Una pratica che, se passassero le idee più restrittive proposte da alcuni, potrebbe divenire illegale.

Dato che queste normative sono ancora in fase di discussione, e il dibattito appare del tutto aperto, il celebre motore di ricerca sta tentando di tracciare una rotta che possa mettere d’accordo l’industria e influenzare da vicino le decisioni del Governo. Ed è forse la prima volta che Google, dall’alto del proprio ruolo di mercato, si muove in moodo così esplicito su un fronte tanto delicato.

Negli scorsi giorni Google ha pubblicato un documento , intitolato “Una proposta per aiutare a combattere i software Internet ingannevoli”, che elenca una serie di linee guida a cui tutti gli sviluppatori di software per Internet dovrebbero attenersi affinché i loro prodotti non vengano bollati come “spioni”, o spyware.

Nel proprio documento, Google elenca alcune regole di buon senso, fra cui quella di non trasmettere su Internet dati personali dell’utente, di fornire sempre la possibilità di disintallare ogni componente adware e, più in generale, di agire sempre nella massima trasparenza.

Secondo molti osservatori, con questa mossa Google sembra aver voluto mettere le mani avanti, proponendo guidelines che, mediando fra gli interessi delle dot com e quelli degli utenti, possano continuare a tenere in vita un business legato all’adware e alla raccolta di informazioni sugli utenti. Un business su cui il celebre spider sta tentando di far leva, pur fra molti ostacoli, anche con Gmail e, nel prossimo futuro, con Puffin, nome in codice di un tool di ricerca capace di integrarsi con il desktop di Windows e di migliorare la ricerca di file e informazioni presenti sui dischi locali del PC.

Secondo quanto riportato da diverse fonti, Puffin ha l’obiettivo di rivaleggiare con gli strumenti di ricerca che Microsoft integrerà nella prossima major release di Windows, Longhorn, e attraverso cui potrebbe tentare di tagliar fuori Google unformando le ricerche in locale con quelle sul Web.

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Pubblicato il
21 mag 2004
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