Google Gemini: nuovo modello AI per le immagini

Google Gemini: nuovo modello AI per le immagini

Google ha migliorato generazione e modifica delle immagini con l'app Gemini utilizzando il nuovo modello Gemini 2.5 Flash Image (gratis per tutti).
Google Gemini: nuovo modello AI per le immagini
Google ha migliorato generazione e modifica delle immagini con l'app Gemini utilizzando il nuovo modello Gemini 2.5 Flash Image (gratis per tutti).

Da fine aprile è disponibile la funzionalità di editing delle immagini nell’app Gemini. Google ha annunciato oggi un importante aggiornamento. Tutti gli utenti (quindi anche quelli senza abbonamento) possono utilizzare il nuovo modello Gemini 2.5 Flash Image per modificare le immagini.

Migliore modello text-to-image del mondo

L’editing delle immagini nell’app Gemini è stato introdotto il 30 aprile. In precedenza era accessibile solo agli sviluppatori tramite AI Studio e Gemini API. Sfruttava il modello Gemini 2.0 Flash. Il nuovo modello Gemini 2.5 Flash Image, che attualmente occupa il primo posto in LMArea, offre un notevole miglioramento sia per generazione che modifica delle immagini.

Per sfruttare il nuovo modello deve essere solo caricata un’immagine e dare sfogo alla propria fantasia e creatività, inserendo il prompt testuale per indicare il risultato finale desiderato. L’obiettivo principale degli esperti di Google DeepMind è mantenere inalterato il soggetto (persona o animale) nell’immagine originale.

L’utente può eseguire le tradizionali modifiche, come cambiare lo sfondo o aggiungere un oggetto, scrivendo un prompt testuale dettagliato. Google ha pubblicato alcuni esempi più complessi. È possibile chiedere a Gemini di cambiare l’abbigliamento o il luogo in cui si trova il soggetto nella foto:

È anche possibile chiedere di generare una nuova immagine dalla combinazione di due foto. Questo è il risultato finale:

Il nuovo modello permette inoltre le modifiche in serie sulla stessa foto caricata in Gemini. L’utente può ad esempio partire con la foto di una stanza vuota e chiedere in sequenza di cambiare il colore delle pareti e aggiungere una libreria, un divano, un tappetto e un tavolino.

L’ultimo esempio mostra l’applicazione dello stile di un’immagine all’oggetto presente in un’altra immagine:

A tutte le immagini create o modificate verrà applicato un watermark invisibile con la tecnologia SynthID. Google ha implementato un filtro che impedisce la generazione di immagini intime non consensuali.

Fonte: Google
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Pubblicato il
26 ago 2025
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