Google limita Nano Banana Pro, da 3 a 2 immagini al giorno

Google limita Nano Banana Pro, da 3 a 2 immagini al giorno

Google ha limitato l'uso gratuito di Nano Banana Pro, il nuovo generatore di immagini AI: da 3 a 2 immagini al giorno.
Google limita Nano Banana Pro, da 3 a 2 immagini al giorno
Google ha limitato l'uso gratuito di Nano Banana Pro, il nuovo generatore di immagini AI: da 3 a 2 immagini al giorno.

Quando un prodotto ha così tanto successo da dover essere limitato poco dopo il lancio, significa due cose: o ha colpito nel segno in modo eccezionale, o la voracità del pubblico è stata clamorosamente sottovalutata. Nel caso di Google e del suo nuovo generatore di immagini Nano Banana Pro, probabilmente entrambe.

Google limita Nano Banana Pro, da 3 a 2 immagini al giorno

Appena una settimana fa Mountain View aveva svelato con orgoglio Nano Banana Pro, promettendo agli utenti la possibilità di dare forma ai loro deliri creativi più assurdi. Tre immagini al giorno, gratis, per chiunque. Un’offerta che sembrava generosa, finché non si è scontrata con la dura realtà dei data center sempre più sotto sforzo. Risultato? Big G ha fatto marcia indietro. La pagina di supporto è stata aggiornata, e ora è possibile generare solo due immagini al giorno.

In pratica l’infrastruttura non regge il carico. I server sono già sotto forte pressione per via dell’enorme volume di richieste, e Google non può permettersi di soddisfarle tutte senza far lievitare i costi o peggiorare la qualità del servizio.

Anche l’accesso gratuito a Gemini 3 Pro è stato ridotto. Chi non paga si ritrova con un’esperienza base. È, di fatto, una forma di razionamento delle risorse, quando la domanda esplode, Google chiude i rubinetti. Per gli abbonati paganti, ovviamente, tutto rimane invariato. Possono continuare a generare 100 immagini al giorno con la versione Pro, o addirittura 500 con l’Ultra.

La fame insaziabile dell’AI

Il problema di fondo è sempre lo stesso, l’intelligenza artificiale generativa è un mostro affamato di risorse computazionali. Più persone la usano, più i data center devono lavorare a pieno regime. È lo stesso identico problema che OpenAI si è trovata ad affrontare con ChatGPT, tanto che ha dovuto rallentare l’integrazione di nuove funzionalità perché i loro server semplicemente non ce la facevano. Problema che ora stanno risolvendo grazie alle partnership con AMD e Nvidia.

Ma per ora, chi vuole sperimentare con Nano Banana Pro senza limitazioni, dovrà mettere mano al portafogli… Perché l’AI generativa è fantastica, finché non costa troppo mantenerla in vita.

Fonte: Google
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Pubblicato il
28 nov 2025
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