Google: occhio agli occhiali

Google: occhio agli occhiali

Consigli di utilizzo per gli explorer dei suoi Glass: che, oltre a mettere alla prova la tecnologia, si trovano a dover affrontare le diffidenze della società
Consigli di utilizzo per gli explorer dei suoi Glass: che, oltre a mettere alla prova la tecnologia, si trovano a dover affrontare le diffidenze della società

Una bozza di codice di condotta per i possessori di Google Glass, una serie di cose da fare e da evitare: Mountain View vuole in questo modo rendere la loro prova il più fluida possibile. Non si tratta di consigli a sfondo tecnologico ma di suggerimenti di utilizzo, in modo tale da non straniare la società che si trova a dover considerare il nuovo gadget ed i suoi possibili scenari d’uso.

Scrivendo agli explorer , i primi utenti degli occhiali smart prodotti da Mountain View per portare le possibilità offerte dalla connettività mobile davanti agli occhi delle persone, Google ha cercato di consigliare loro linee guida per una nuova buona educazione.

Sia per i presunti problemi di mal di testa legati all’uso prolungato che alla stranezza di vedere una persona indossarli costantemente, Mountain View parte dal raccomandarsi di non impiegarli tutto il giorno ma solo per specifici periodi di tempo e con uno scopo .

Secondo, se ce fosse bisogno, Google chiede che non vengano utilizzati mentre si fanno sport particolarmente movimentati ; terzo, che chi li indossa si possa aspettare domande indiscrete sul loro funzionamento (sarà necessario capire, dunque, quando è il momento per indossarli e quando è opportuno toglierli); quarto, che si abbia sempre rispetto per le regole legate agli smartphone (spegnere entrambi quando richiesto dalla situazione) e per chi li circonda, non dimenticando che è sempre meglio essere educati.

“Con nuove tecnologie arrivano nuove domande ed i nostri explorer ci aiutano a trovare una risposta”, scrive Google. I pionieri dei Glass, d’altronde, oltre ad essere beta tester della nuova tecnologia, si trovano anche ad affrontare i dubbi delle autorità e della società civile: i primi dubbi hanno riguardato la privacy, ma – da ultimo – sono sorti problemi per gli utenti degli occhiali anche alla guida di un’automobile e al cinema.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 19 feb 2014
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