Google regala Picasa 2

Google regala Picasa 2

Diverse le novità per il software per la gestione di immagini regalato a tutti, quello che i blogger usano per postare foto online. Chiuse allo stesso tempo le falle di Froogle
Diverse le novità per il software per la gestione di immagini regalato a tutti, quello che i blogger usano per postare foto online. Chiuse allo stesso tempo le falle di Froogle


Roma – Google ha rilasciato gratuitamente sul Web una nuova versione di Picasa , la 2, che lima le funzionalità preesistenti e ne introduce di nuove. Il software, che permette di organizzare, modificare e pubblicare on-line le proprie foto, fa parte dei prodotti ereditati da Google con l’acquisizione, nel 2004, della società Picasa.

A differenza di quest’ultima, che vendeva il proprio software per la gestione delle foto ad una trentina di dollari, il portalone dalla grande G come noto ha preferito distribuirlo gratuitamente nella speranza di spingerne la diffusione. L’obiettivo di Google sembra infatti quello di guadagnare dai servizi a pagamento integrati in Picasa, tra cui quelli che permettono di ordinare stampe su carta o acquistare spazi per la pubblicazione delle foto.

Google ha reso gratuito anche un altro software di Picasa, chiamato Hello, che utilizza la tecnologia P2P per condividere e scambiare immagini. Con questo programma, che si integra con Picasa, è anche possibile pubblicare le foto su di un blog creato con il servizio Blogger di Google.

Come la versione precedente, Picasa 2 è in grado di cercare e organizzare automaticamente in album le immagini su disco, mette a disposizione strumenti per la stampa, la masterizzazione e la modifica delle immagini: è ad esempio possibile correggere automaticamente colore, e luminosità, cambiare la nitidezza dello sfondo e dei primi piani, e raddrizzare le immagini non perfettamente allineate al piano orizzontale.

Picasa 2, della dimensione di circa 3 MB, può essere scaricato da qui .

Nei giorni scorsi Google ha anche dovuto sistemare una seria falla di sicurezza in Froogle, il proprio servizio per la comparazione dei prezzi, che un abile cracker avrebbe potuto sfruttare per rubare i cookie utilizzati per l’accesso a Gmail. I particolari si trovano qui .

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Pubblicato il
19 gen 2005
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