Googlemail è morto, viva Gmail

Googlemail è morto, viva Gmail

Si conclude con un accordo tra le parti la vicenda che precludeva agli utenti britannici l'utilizzo del suffisso compatto nell'indirizzo del servizio di webmail
Si conclude con un accordo tra le parti la vicenda che precludeva agli utenti britannici l'utilizzo del suffisso compatto nell'indirizzo del servizio di webmail

Gli utenti britannici del servizio di webmail offerto da Mountain View potranno cambiare il proprio precedente indirizzo @googlemail.com in gmail.com .

A differenza degli utenti del servizio pressoché nel resto del mondo, era loro precluso il suffisso “gmail” per una causa relativa a un marchio registrato durata cinque anni.

Era iniziato tutto nel 2005, quando Independent International Investment Research aveva affermato di utilizzare il suffisso incriminato da prima di Google. E aveva chiesto per l’utilizzo quella che è stata definita da Mountain View “una somma esorbitante” (si parla di 50 milioni di dollari), che ha fatto decidere di trasformare il servizio gratuito di posta nel Regno Unito in Google Mail.

Ora le parti sembrano finalmente aver raggiunto un accordo e agli utenti sarà data la possibilità di restare con l’alternativo googlemail o di convertirsi all’originale. In entrambi i casi le mail saranno ricevute con entrambi gli indirizzi. Analoghi problemi ha avuto il dominio in Germania dove allo stesso modo è stato adottato Googlemail.

Il ritorno a gmail (molte meno lettere di googlemail), si scherza a Mountain View, “permetterà di risparmiare circa 60 milioni di battiture al giorno”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
5 mag 2010
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