Gresso, dalla Russia con stupore

Gresso, dalla Russia con stupore

Materiali e design esclusivi sono le peculiarità di questo nuovo lussuoso telefonino, che alcuni rumors vogliono attribuire ad un'iniziativa di Motorola
Materiali e design esclusivi sono le peculiarità di questo nuovo lussuoso telefonino, che alcuni rumors vogliono attribuire ad un'iniziativa di Motorola

Vertu , Mobiado e Goldvish stanno per vedersi gettare addosso un gelido guanto di sfida: tra i marchi di lusso del mondo della telefonia sta per intrufolarsi l’outsider che viene dal freddo. Il suo nome è Gresso ed è in procinto di lanciare sul mercato telefonini esclusivi, caratterizzati dall’impiego di materiali originali come metalli e legni pregiati.

Il Gresso Luxury Phone, per la precisione, si contraddistingue per la sua scocca in oro e African Blackwood (un legno impiegato, tra l’altro, nella produzione di cornamuse) e proprio la parte “lignea” dell’involucro, in particolare, rende ogni esemplare un pezzo unico, giacchè – come sottolinea il produttore – non esistono in natura due alberi identici.

Il nuovo device A protezione del display, un vetro in cristallo zaffiro antigraffio, mentre la tastiera è provvista di un rivestimento brevettato che – sempre stando alle dichiarazioni dell’azienda – non ha nulla da invidiare alla resistenza di un diamante.

Le sole informazioni aggiuntive finora rilasciate dall’azienda sono lo spessore dell’apparecchio, di 10 mm, il supporto “all ranges” alle reti mobili di tutto il mondo e “un buon equipaggiamento tecnico”. La collezione che sta per essere lanciata sul mercato consterà di cinque modelli, per il cui design Gresso dichiara di essersi affidata ad un famoso nome italiano.

Sull’origine del nuovo brand rimane comunque un alone di mistero e in rete circolano alcuni rumors (riportati da Esato e Sybarites.org ) che, alle spalle di Gresso, intravedono nientemeno che Motorola . Probabilmente in occasione della presentazione ufficiale saranno rese note le informazioni non ancora svelate.

Dario Bonacina

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Pubblicato il 16 nov 2006
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