Guerra tra nazioni... su Google

Guerra tra nazioni... su Google

Niente proiettili, ma pubblicità su Google. Le tensioni tra Canada e Danimarca per la sovranità sulla minuscola Isola di Hans sbarcano sul maggiore motore di ricerca: una guerra sul web?
Niente proiettili, ma pubblicità su Google. Le tensioni tra Canada e Danimarca per la sovranità sulla minuscola Isola di Hans sbarcano sul maggiore motore di ricerca: una guerra sul web?


Copenhagen – E’ scoppiata una guerra tra Canada e Danimarca: il fronte è il web, le pallottole sono pagine HTML. La disputa tra nazioni per la sovranità sulla microscopica Isola di Hans verrà combattuta a suon di parole-chiave e pubblicità su Google : alcuni utenti nazionalisti, provenienti da entrambi gli schieramenti, hanno iniziato a creare pagine web che reclamano sovranità – pagando Google per aumentarne la visibilità.

Il “conflitto” è iniziato quando il grande motore di ricerca ha iniziato a pubblicare un annuncio insolito – uno slogan che punta direttamente al sito del ministero degli esteri di Copenhagen: “Hans suona come un nome canadese? Il nome è danese, l’isola pure”. Il risultato è un putiferio mediatico, sproporzionato per le ridottissime dimensioni dell’Isola di Hans – un microscopico lembo di terra situato tra il Canada e la gelida Groenlandia.

Un cittadino di Toronto, in Canada, ha immediatamente creato alcune pagine web per promuovere una campagna patriottica basata sul programma AdWords di Google. Il nazionalista canadese Rick Broadhead è convinto che “200 dollari al mese, ovvero otto centesimi per click, sono un prezzo più che accettabile per reclamare la sovranità sopra l’Isola di Hans”. Broadhead, attento conoscitore dei nuovi media, è convinto che Google possa essere “un incredibile strumento di propaganda politica”.

La mossa, probabilmente finanziata dal governo di Ottawa, ha causato ulteriori complicazioni: il ministero della difesa canadese ha approfittato del momento per occupare il territorio conteso. Per tutta risposta il governo danese ha richiamato in patria l’ambasciatore in Canada. Che la prossima fase del conflitto, completamente immerso nella dimensione del web, sia una controcampagna da parte dei cittadini danesi? C’è da aspettarselo.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
2 ago 2005
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