Las Vegas (USA) – Dopo aver parlato dello stato di salute del Blu-ray , ci occupiamo oggi del suo acerrimo concorrente HD DVD che sembra non voler abbandonare, fino all’ultimo, l’estenuante guerra dei formati .
Nel classico bagno di sangue tra HD DVD e Blu-ray interviene Hisashi Yamada, dirigente di Toshiba , che sdrammatizza la posizione, definita critica da alcuni esponenti del consorzio rivale, del proprio standard. Yamada ha difatti rilasciato una recente intervista in cui accende i toni del conflitto in atto attaccando il consorzio Blu-ray e difendendo il proprio progetto. Il dirigente di Toshiba, una delle aziende più fermamente convinte, assieme a Microsoft e Intel, della tecnologia HD DVD, ha risposto colpo su colpo alla stampa rassicurando tutti sullo stato di salute del proprio DVD di seconda generazione. “HD DVD non ha l’urgente bisogno di mostrarsi, come sta avvenendo in questi tempi con il formato Blu-ray; il nostro standard è pronto ed è già realtà “, ha affermato Yamada. “Se Blu-ray è veramente pronto, se più dell’80% delle linee di produzione è occupata dai loro dischi, se veramente non ci temono, perché allora non cominciano a distribuire il loro prodotto?”. Yamada ha spiegato anche che la decisione di non tendere la mano agli avversari, per unificare i formati, è stata dettata soprattutto dal fatto che, stando alle sue dichiarazioni, il proprio formato è già pronto mentre Blu-ray non ancora.
Tra verità e menzogne, indiscrezioni e proclamazioni, una sola cosa è certa: l’invasione in massa delle aziende produttrici di dispositivi al laser blu nel corso del CES è stata notevole e difficilmente riuscirebbe a non impressionare. Il dirigente di Toshiba è stato a suo tempo uno dei progenitori del formato DVD che è riuscito a portare alla vittoria, ora però i numeri non sembrano essere dalla sua parte. Le parole del manager giapponese riecheggiano nell’aria e svaniscono nel momento in cui si devono tramutare in realtà. Infatti, il numero di prodotti presentati al CES sotto il marchio del laser blu ha surclassato di gran lunga quello relativo ai dispositivi HD DVD.
Il fattore può essere ricercabile nella maggiore visibilità lasciata agli stand delle aziende aderenti al consorzio BDA o al maggior numero di società impegnate nel progetto, certo è che HD DVD non sembra proprio trionfare .
Non del tutto assente, il marchio sostenuto dai tre big, Microsoft, Intel e Toshiba ha portato a Las Vegas vari prodotti ma sicuramente non nella stessa quantità dei concorrenti.
Toshiba è riuscita a presentare HD-A1 e HD-XA1, due player HD DVD ovviamente ancora in fase embrionale, e un notebook dotato di lettore dischi ad alta risoluzione integrato. I player dovrebbero essere presentati entro marzo e porterebbero un prezzo decisamente interessante come new-entry: 500 e 800 dollari. I lettori in questione potrebbero quindi colpire un mercato diverso rispetto a quelli presentati dalle aziende che supportano il Blu-ray, che hanno come prezzo di partenza 1000 dollari. Anche NEC , fidata alleata del trio dei big, ha svelato il proprio lettore HR-1100A, che supporta anche i vecchi standard e sarà presto in vendita al prezzo di 500 dollari. LG , che non si è voluta schierare con nessun consorzio in particolare, ha presentato, assieme ad un player Blu-ray, anche l’HD-199, capace di leggere dischi HD DVD, ma purtroppo non ha comunicato il prezzo.
Infine, anche Thomson non ha voluto mancare alla festa con il suo RCA HDV5000, prezzato 500 dollari.
Per quello che riguarda i supporti ottici, non vi è stata una grande presenza di dischi HD DVD nel corso della fiera. Tra le poche, l’azienda californiana Memorex , Hitachi Maxell e Verbatim hanno mostrato i propri dischi HD DVD da 15 e 30 GB che saranno disponibili sul mercato entro aprile.
La scarsità di prodotti presentati nel corso della fiera non ha preoccupato Yamada che, grazie alle fidate compagne Intel e Microsoft , si sente al sicuro. La sicurezza del manager di Toshiba potrebbe derivare anche dalle conoscenza delle caratteristiche tecniche insite nel proprio marchio, che sarebbero capaci di battere il laser blu. Quindi per Sony tanto fumo e niente arrosto? Non proprio, la lucidità e la disarmante sicurezza di Yamada inquietano sicuramente ma non possono far dimenticare che il consorzio Blu-ray per il momento ha dalla sua la maggior parte delle industrie di IT, gli studi cinematografici e le major musicali, dispositivi tecnologicamente più avanzati (basti pensare alla densità permessa dagli strati) e infine un buon capitale da poter investire.
La competizione continua e molti consumatori non vedono l’ora che i prodotti arrivino sul mercato. Anche Hollywood e i produttori di elettronica di consumo non chiedono altro se non l’uscita di almeno uno dei due nuovi standard. Il DVD ha già saturato il mercato e vende sempre di meno. Difatti, almeno un player per il vecchio formato è presente nell’85% delle case americane e il mercato dei DVD per l’home entertainment ha conosciuto ribassi continui di questi tempi (una flessione del 10% in meno di un anno). Qualcosa che appassioni di nuovo il mercato e gli utenti potrebbe essere la panacea per tutte le aziende che hanno creduto nei nuovi progetti e hanno investito pesantemente su di uno od entrambi gli standard.
Dario Panzeri