Nintendo comunica la morte di Hiroshi Yamauchi, ex-presidente della casa giapponese che ha trasformato un’azienda produttrice di giochi di carte in un colosso dell’allora nascente mercato videoludico. Yamauchi si è spento all’età di 85 anni il mattino del 19 settembre.
Divenuto presidente di Nintendo nel lontano 1949, Yamauchi ha provveduto prima di tutto a diversificare il business dell’azienda mettendo in piedi una compagnia di taxi, un network televisivo e persino una catena di love hotel prima di entrare nel settore dei giocattoli nel 1966.
Dai giocattoli si è passati poi agli handheld elettronici della linea Game & Watch , un tipo di prodotto in voga negli anni ’80. È a questo punto che Nintendo entra nel mercato videoludico grazie al contributo di creativi del calibro di Shigeru Miyamoto, realizzando pietre miliari come Donkey Kong – arcade che in un solo colpo ha introdotto due dei più importanti personaggi della scuderia Nintendo (Donkey Kong e Mario).
A Yamauchi si deve poi la gestione del progetto Famicon, meglio noto al di fuori del Giappone come Nintendo Entertainment System e responsabile, nella metà degli anni ’80, della rinascita di un’industria videoludica che sembrava sul punto di collassare con l’implosione del business degli arcade e gli insuccessi storici di Atari .
Yamauchi ha continuato a mantenere il ruolo di presidente Nintendo anche in seguito gestendo il lancio di macchine videoludiche del calibro di Super Nintendo, Game Boy, Nintendo 64 e Gamecube. L’insuccesso di quest’ultima console ha segnato la fine della sua lunga carriera il 31 maggio del 2002, quando Yamauchi-san ha passato il testimone all’attuale presidente Satoru Iwata.
Alfonso Maruccia