Tokyo (Giappone) – Honda ha tolto i veli ad un prototipo di scooter alimentato da un sistema a fuel-cell a idrogeno che, originariamente progettato per le automobili, è stato riadattato per equipaggiare veicoli a due ruote.
La nota casa giapponese ha definito il suo prototipo come “il primo scooter a idrogeno sulla cui sella è già possibile montare”, un’affermazione che potrebbe però essere messa in discussione dall’italiana Aprilia , che già lo scorso aprile, presso la fiera di Hannover, ha presentato uno scooter elettrico sperimentale progettato in collaborazione con la svizzera MES-DEA.
La stessa Honda ha ammesso di non essere l’unico produttore impegnato nello sviluppo degli scooter a idrogeno, tuttavia ritiene di essere la più vicina all’introduzione sul mercato dei primi modelli commerciali.
Come l’Atlantic Zero Emission di Aprilia, che monta un generatore fuel cell ad idrogeno da 6 kWatt, anche lo scooter elettrico da 125cc di Honda non richiede la presenza di sistemi ausiliari quali umidificatori e compressori e, secondo alcune stime, dovrebbe garantire un’autonomia di oltre 150 Km.
La caratteristica più importante delle fuel cell a idrogeno è, come noto, quella di generare elettricità senza rilasciare nell’ambiente sostanze inquinanti: l’unico residuo della reazione fra idrogeno e ossigeno è infatti costituito da acqua.
La sfida dei produttori di motocicli è ora quella di minimizzare gli ingombri e il peso delle fuel cell e, soprattutto, renderle sempre più competitive con le altre forme di propulsione, primo fra tutti il tradizionale motore a scoppio. In realtà oggi il maggiore ostacolo alla diffusione dei veicoli a idrogeno è la mancanza di una infrastruttura funzionale di produzione, trasporto, distribuzione e deposito dell’idrogeno.
Honda ha anche svelato uno scooter da 50cc con un motore ibrido, benzina-elettricità, che verrà probabilmente commercializzato già entro la fine di quest’anno. Questo genere di scooter può essere utilizzato con il più lento motore elettrico nei centri cittadini e con il tradizionale motore a scoppio nelle aree interurbane: quando si utilizza quest’ultimo, le batterie del motore elettrico vengono ricaricate.